venerdì 12 dicembre 2014

ZTL: un nuovo piano organico per la mobilità, stop all'abusivismo e no a inutili "sperimentazioni"



In una recente intervista l'Assessore Giacchetti annuncia un giro di vite sulla ZTL: nuove telecamere anti furbetti, nuovo meccanismo per i permessi disabili, nuovi arredi e nuovi percorsi.
Tutto condivisibile e apprezzabile, ma, dall'intervento, emergono almeno tre elementi su cui riflettere.
Il primo riguarda la mancanza di un progetto per un nuovo piano della mobilità, organico e condiviso, che non renda la ZTL un'isola regolamentata avulsa dal contesto della viabilità cittadina, ma ne sia piuttosto elemento qualificato portante, connesso in modo intelligente (piste ciclabili, trasporto pubblico, zone 30, parcheggi con tariffe differenziate). Per SEL tale pianificazione non è più differibile.
Parcheggio abusivo a Piazza della Repubblica
Il secondo riguarda il periodo di transizione da qui al termine dei lavori di adeguamento annunciati (almeno un anno). L'Amministrazione deve da subito adottare provvedimenti  per evitare lo spettacolo delle vie e delle piazze del centro cittadino trasformate in un parcheggio selvaggio da cittadini senza alcun senso civico che, con il loro comportamento, ostacolano e rendono pericolosa la mobilità specialmente dei bambini, degli anziani e dei disabili.
Un ultimo elemento di riflessione è sul tema, ricorrente a dire il vero, di ipotesi di sperimentazione di aperture parziali col fine di favorire le attività commerciali presenti nella zona, che Giacchetti differisce, eventualmente, alla conclusione dei lavori di adeguamento.
Da sempre ripetiamo, non da soli per fortuna, che le cause della crisi del commercio non sono riconducibili alla ZTL, che, anzi, se ben gestita, è capace di aumentare l'appeal per uno shopping di qualità, ma al perdurare della situazione di crisi e al mutamento, in parte a essa collegato, dei comportamenti dei consumatori (dati Censis).
Inoltre, e non ultimo, l'eventuale riapertura della ZTL, con l'inevitabile aumento della circolazione, in particolare per la ricerca di un parcheggio che non c'è, non farebbe che aggravare lo stato di inquinamento dell'aria andando nella direzione opposta, da più parti auspicata, della riduzione complessiva delle emissioni.

giovedì 11 dicembre 2014

12 dicembre sciopero generale nazionale

Il 12 dicembre fermiamo l’Umbria

SEL Terni aderisce allo sciopero generale di venerdì 12 dicembre contro il Jobs Act e la legge di stabilità.Perché il Paese ha bisogno di tutto tranne che delle ricette/slogan di questo Governo.


Concentramento ore 10 in piazza Mascio (davanti al centro per l’impiego). Intervengono Gino Venturi, segretario generale della Uil di Terni, e Fabrizio Solari, della segreteria nazionale Cgil.

mercoledì 10 dicembre 2014

Basell: intervenire in modo ultimativo per la vendita dell'area



Quelli appena trascorsi sono stati mesi di forte preoccupazione per la vicenda AST, per i lavoratori coinvolti e per quello che essa rappresenta per l’economia della città e dell’intera regione. Al pronunciamento dei lavoratori circa l’ipotesi di accordo sottoscritto dovrà seguire un serrato pressing affinché l’azienda, il Governo e le istituzioni rispettino gli impegni presi.
Tutto questo però non deve far passare sotto traccia le problematiche di un altro comparto produttivo importantissimo per il rilancio dell'economia manifatturiera del comprensorio ternano, quello della chimica avanzata.
Il primo impegno della giunta Marini, ormai cinque anni fa, era stato proprio quello dello sviluppo del polo della chimica verde a Terni e per questo è già stato assegnato un primo finanziamento di 40 milioni da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca per un progetto di studio e sviluppo sperimentale legato alla chimica da materie prime rinnovabili. Sono presenti, inoltre, soggetti economici pronti a impegnarsi in progetti industriali compatibili con la vocazione che è stata individuata per il sito.
L'annosa controversia con la Basell che, dopo avere cessato l’attività, rifiuta di vendere l’area, sta invece bloccando pericolosamente le possibilità di sviluppo industriale del sito, mettendone a rischio il futuro. Si tratta quindi di intervenire in maniera ultimativa nei confronti della multinazionale.
E' giunto il momento che le istituzioni locali, la Regione, la politica tutta e le rappresentanze imprenditoriali sostengano fattivamente le richieste avanzate in tal senso dai sindacati e pongano la multinazionale di fronte a un ultimatum, prevedendo, in caso del perdurare dell’atteggiamento sfuggente della stessa, anche un intervento teso a rilevare la proprietà dell’area.

sabato 6 dicembre 2014

Accordo all'AST: il merito è dei lavoratori



In attesa del referendum sull'accordo della vertenza AST, SEL Terni esprime la più profonda gratitudine ai lavoratori e alle loro rappresentanza sindacali per la coraggiosa e intelligente difesa non solo del loro posto di lavoro, della loro fabbrica, ma delle prospettive di una città intera e di un comparto, quello degli acciai speciali, unico in Italia.
Sono stati i lavoratori i veri protagonisti di questa vertenza, e ad essi va il merito dei risultati raggiunti. Sono stati i lavoratori a doversi spesso fare carico dei silenzi e delle assenze della politica umbra e nazionale, sono stati loro a trascorrere giorni e notti ai presidi davanti allo stabilimento (non ad attendere in trepidante attesa davanti ai siti internet...), sono stati loro a subire le cariche della polizia durante la manifestazione per i propri diritti (mentre nelle aule parlamentari si è assistito alla patetica difesa delle bugie del ministro degli interni...).
Vogliamo quindi ringraziarli per avere creduto alle proprie ragioni e lottato fino in fondo, resistendo uniti alle forti pressioni di chi voleva accontentarsi di “mediazioni” governative al ribasso, accusando i lavoratori di eccessiva rigidità (e sembrando più preoccupato della forza e della determinazione dello sciopero e delle proteste, che delle reali prospettive di rilancio delle acciaierie).
In questi lunghi giorni abbiamo cercato, e con noi i nostri parlamentari Fratoianni, Airaudo e Ferrara, di essere vicino a chi scioperava, a chi manifestava, a chi era costretto a occupare autostrade per farsi sentire. L'attuazione dell’accordo richiede da ora una costante attenzione affinché tutti i soggetti (istituzioni, governo e proprietà) rispettino gli impegni sottoscritti, ci auguriamo che tutti coloro che oggi fanno a gara per assegnarsi meriti non scompaiano nuovamente lasciando ancora una volta soli i lavoratori e i sindacati.
SEL continuerà a essere al loro fianco, in città e nelle sede istituzionali con i propri rappresentanti parlamentari, a cominciare dallo sciopero generale del prossimo 12 dicembre.

martedì 2 dicembre 2014

Trasparenza, chiarezza e coraggio per gli studios di Papigno



Si è riaperto, per l'ennesima volta, il dibattito sugli studios di Papigno, ma, come sempre, a regnare è la confusione fra i vari attori in campo. Segnale evidente, questo, di una mancanza di progettualità e, al tempo stesso, di un'incapacità di coinvolgere la cittadinanza in scelte che pure, per capitali pubblici investiti e importanza del luogo, la dovrebbero vedere protagonista.
Gli scontri all'interno della maggioranza e della stessa giunta comunale e i balbettii sul ruolo dell'attuale gestore evidenziano plasticamente una mancanza di trasparenza sulle scelte immediate e sulle strategie future.
Nella precedente consiliatura avevamo più volte affrontato il problema e richiesto con forza - e, visto lo stato dei fatti, con lungimiranza - un concorso di idee di respiro europeo, garantito da una commissione d'alto profilo con presenze significative rappresentanti il mondo della cultura, dell'architettura e dell'urbanistica, capace di aprire un confronto con la città e di scongiurare un approccio provinciale dalle prospettive asfittiche. Lo stesso Sindaco aveva ripreso questa proposta inserendola nelle linee programmatiche per i prossimi cinque anni.
Sollecitiamo quindi l'Amministrazione Comunale ad affrontare, finalmente, il tema con coraggio e modalità nuove, a partire dall'immediata cessazione dei rapporti con Cinecittà. Se si vuole che il sito di Papigno diventi una risorsa per il territorio c'è bisogno di attenzione e cura, non di battibecchi interni o di decisioni rimandate sine die.

giovedì 20 novembre 2014

RIMANDATO Incontro con Giorgio Airaudo a Terni



L'incontro in programma stasera con l'On.Airaudo è stato rimandato a data da destinarsi a causa dei lavori parlamentari  che vedono SEL e lo stesso Airaudo (responsabile lavoro del partito) impegnati  in una forte opposizione nella discussione sul c.d. jobs act.

Ci scusiamo per l'accaduto e provvederemo a comunicare quanto prima la nuova data.



SEL Terni


LA ROTTAMAZIONE DEI DIRITTI: IL LAVORO AI TEMPI DEL JOBS ACT

Lunedì 24 novembre, presso la "Sala dei Cento Passi" di Via del Leone 44, Terni, incontro con Giorgio Airaudo, responsabile nazionale lavoro e deputato di Sinistra Ecologia Libertà. Interverranno i lavoratori e le rappresentanze sindacali del territorio

mercoledì 19 novembre 2014

E' scomparso Sandro Angelici

Ognuno di noi ha di Sandro un proprio ricordo: chi ne sottolinea la generosità, chi la lucidità, chi la disponibilità, chi l'entusiasmo, chi la forza di volontà. Per noi, un amico e un compagno di strada, con cui confrontarsi e discutere. Non interverrà più in assemblee, in segreterie o in conferenze. E per tutti noi, come lo era stato per lui, questo è tutt'altro che poco. Anzi.
Alla prossima, compagno, e grazie di tutto.


I funerali si terranno giovedì 20 novembre alle 14,30 presso la Chiesa della Madonna di Corvaiano a Vascigliano di Stroncone.

venerdì 14 novembre 2014

E’ ricomparsa la Confindustria ternana


E’ ricomparsa la Confindustria ternana: peccato l'abbia fatto con dichiarazioni, quelle del proprio presidente, che travisano completamente la portata della vertenza Ast; e in questo è, purtroppo, in buona compagnia.
I lavoratori e le rappresentanze sindacali non stanno effettuando una lotta per questioni di turnistica e di contratto integrativo, bensì stanno contrastando il punto focale del piano originale di ThyssenKrupp, chiudere l’area a caldo del sito ternano nell’arco di due anni, giusto il tempo della ristrutturazione dei due stabilimenti tedeschi che Outokumpu sta effettuando.

Sinistra Ecologia Libertà è per la difesa ed il rilancio del sito integrato ternano, perché solo un azienda che controlla l’intero ciclo produttivo, dalla fusione all’aspetto commerciale, è in grado di garantire il futuro dell’unico stabilimento che produce acciaio inossidabile in Italia.
Per questi obiettivi sosteniamo i lavoratori dell’Ast e il sindacato territoriale e nazionale, che non possono essere accusati di rigidità contrapposta a quella della azienda: da una parte si sta difendendo un interesse nazionale, dall'altra l’interesse della sola ThyssenKrupp e del sistema produttivo tedesco.


Terni, 14 Novembre 2014

Coordinamento Circolo Sinistra Ecologia Libertà

martedì 11 novembre 2014

Un'indagine trasparente sulla situazione ambientale



Il continuo susseguirsi di notizie e prese di posizione, spesso discordanti, circa la situazione di inquinamento nel territorio ternano sta alimentando un clima di allarme e di sfiducia nelle istituzioni che dovrebbero tutelare e garantire la salute dei cittadini e l'integrità dell'ambiente.
SEL ritiene quindi arrivato il momento che tutti i soggetti coinvolti, in primis il Comune, il cui Sindaco responsabile della salute della popolazione, si facciano portatori di un progetto globale di monitoraggio e indagine, approfondito e scientificamente elevato, che, coinvolgendo tutti gli organismi responsabili (Arpa, ASL, Istituto Superiore di Sanità, etc.) avvii un'indagine a tutto campo che possa, al termine, fornire dati certi sulla situazione ambientale della nostra città.
Un'indagine basata sulla trasparenza (principio più volte reclamato da SEL Terni e che dovrebbe essere cardine di ogni amministrazione pubblica) e che sia in grado di sfatare gli allarmismi inutili da un lato e di affrontare con strumenti nuovi le problematiche invece realmente presenti.
E se si parla di problematiche presenti, invitiamo le amministrazioni pubbliche coinvolte in questi giorni nella fase di valutazione dei progetti di adeguamento presentati dalle proprietà dei due inceneritori presenti in città (Aria Srl e Terni Biomasse) a tenere conto che un territorio, come quello ternano, già pesantemente provato, non può farsi carico di ulteriori emissioni inquinanti che andrebbero a incidere su di un equilibrio già sufficientemente delicato e in parte compromesso.
Riteniamo, invece, opportuno che le Amministrazioni facciano tutto ciò che è in loro potere affinché i due impianti in questione possano riconvertire la loro attività all’interno della filiera del riuso e del recupero, in un giusto e sostenibile ciclo del rifiuto.

Coordinamento Circolo SEL Terni

mercoledì 5 novembre 2014

Discarica AST: da problema ad opportunità



Discarica AST: da problema ad opportunità


Terni e, con essa, l'Acciaieria stanno vivendo momenti fondamentali per il loro futuro.
Abbiamo più volte detto che la crisi del settore sconta la totale assenza di un piano industriale nazionale, aggravata dal ruolo ambiguo delle istituzioni europee, e dalla preponderanza delle logiche finanziarie su quelle produttive nelle decisioni dei soggetti economici, in primis le multinazionali.
In realtà, l'acciaieria di Terni potrebbe essere un modello avanzato a livello mondiale sia per l'alta qualità dei prodotti che per l'attenzione concreta alle problematiche ambientali in grado di garantire anche una riduzione in termini di costi gestionali.
Oltre al teleriscaldamento dei quartieri limitrofi l'acciaieria (troppe “annunciazioni” e poche realizzazioni...), si prenda ad esempio la gestione delle scorie residue delle lavorazioni.
Le scorie delle acciaierie da grave problema ambientale della conca ternana possono diventare opportunitadi sviluppo per il sito stesso.
Difatti, uno studio promosso dall'Arpa e sviluppato dall'Università di Trieste e da un gruppo di imprenditori ternani, ha permesso la costruzione di un macchinario prototipo in grado di recuperare materiali ferrosi ed inerti dagli scarti di lavorazione che attualmente finiscono nella discarica di Pentima, contribuendo ad alimentare le problematiche connesse.
La parte ferrosa, infatti, potrebbe essere restituita alla stessa Ast, mentre la parte inerte potrebbe essere impiegata per la realizzazione di composti per il manto stradale o altri usi.
Il progetto c'è, e c'era anche un accordo di massima con la precedente direzione della Thyssenkrupp, con l'investimento economico sostenuto da una cordata di imprenditori locali.
Oltre ad evitare nuovi ingressi nella discarica, in una seconda fase di sviluppo del progetto si potrebbe intervenire direttamente sui rifiuti giacenti nel sito, andando a diminuire sensibilmente il problema dell'inquinamento relativo.
Tale piano può e deve essere inserito nelle trattative che si stanno faticosamente portando avanti in questi giorni e deve essere sostenuto con forza dall'Amministrazione Comunale e dalla Regione Umbria anche perché insiste sul fronte della riduzione dei costi, uno dei punti maggiormente critici in campo.
Questa è una cartina al tornasole del futuro delle acciaierie di Terni: solo con un serio piano di investimenti anche da un punto di vista ambientale si può seriamente credere ad un futuro dell'Acciaio a Terni.

venerdì 24 ottobre 2014

AST: Federica Porfidi sull'intervento dell'eurodeputata Bonafé (PD) a Servizio Pubblico del 23/10/14

Ieri sera nella trasmissione Servizio Pubblico si è messo in luce il motivo per il quale nella trattativa Thyssen i sindacati ed i lavoratori di Terni rischiano di trovarsi abbandonati. Gravissimo e del tutto sbagliato è il punto di vista espresso dall'eurodeputata del PD, tra l'altro eletta anche dall'Umbria, Simona Bonafé. Oltre a dimostrarsi estremamente disinformata, affermando che nella trattativa siano stati messi in campo dal governo misure come quelle dei contratti di solidarietà, mai messi sul tavolo, nonostante sia stato richiesto dalle parti sindacali, la Bonafé ha accusato Landini di essere responsabile della mancata sottoscrizione dell'accordo e che i lavoratori sarebbero invece "contenti" di andarsene con una buonuscita. Dimostrando così di non conoscere minimamente la realtà e di non aver capito nulla della vertenza, sposando in pieno il punto di vista dell'Azienda e del suo piano. Quel piano è da rigettare non soltanto perché mette a rischio i posti di lavoro a discapito dei singoli, e delle loro famiglie, ma perché apre la strada al ridimensionamento dell'impianto stesso ed alla centralità di uno degli snodi più importanti del sistema siderurgico italiano. Se il governo non assume questo punto di vista, ma affronta la trattative con le idee della Bonafé, niente potrà uscire di buono dai tavoli ministeriali, come niente è uscito finora. La Bonafé non si crogioli sulle contestazione ricevute in parte dai sindacati, che hanno dimostrato di non temerle e di essere accanto ai lavoratori anche nei momenti di difficoltà e tensione. Faccia invece il suo lavoro in Europa e venga lei ed il suo Presidente del Consiglio ad affrontare la piazza. Vedremo se riceveranno applausi ed abbracci. Ci porti però idee diverse, perché se quello che abbiamo ascoltato ieri sera è la posizione del Pd nazionale è il caso che i rappresentanti nelle Istituzioni Locali e gli esponenti del Partito Democratico a livello locale si dissocino o parlino chiaro, per far capire a Roma la portata delle questioni di cui stiamo discutendo, per consigliarli di smetterla di dire sciocchezze e per modificare le posizioni del Governo prima che riapra il tavolo della trattativa.
Federica Porfidi
Coordinatrice Provinciale Sel Terni

giovedì 16 ottobre 2014

Adesione allo sciopero generale, in difesa del lavoro, delle acciaierie e del futuro di questo territorio

Il circolo di Terni di Sinistra Ecologia e Libertà aderisce allo sciopero generale provinciale del 17 ottobre.
Non possiamo e non vogliamo rassegnarci a un sistema nel quale, in nome del profitto, una multinazionale possa liberamente giocare col destino di un’intera comunità, all’arroganza con la quale la dirigenza della TK-AST ha gestito la trattativa, senza prendere in alcuna considerazione le proposte di chi in quella fabbrica ci lavora tutti i giorni, con azioni unilaterali e apertamente provocatorie, come da ultimo la vicenda della Ilserv. Né accettiamo una politica che pensa che la sua unica funzione sia quella di “facilitatrice”, in nome di una presunta equidistanza pilatesca, che diventa quanto mai ipocrita quando al contempo ci si riempie la bocca con la necessità di rilanciare l’occupazione e incrementare i salari.
Svolgere la funzione di governo significa porsi dalla parte dei lavoratori, avere una politica industriale che vada oltre gli annunci, esercitare tutta la propria influenza, in ogni sede, in difesa del settore siderurgico e di tutti i comparti produttivi, creando le condizioni per un rilancio che non deve passare attraverso la riduzione dei salari e dei diritti.
Diversamente da altri, non abbiamo soluzioni in tasca per risolvere questa vertenza. Sappiamo soltanto che siamo a un momento cruciale per il futuro di Terni, già piegata dalla crisi economica che si riflette in ogni settore economico e dall’incertezza delle molte altre crisi industriali del territorio (polo chimico, SGL Carbon, Sangemini), e che i lavoratori e la cittadinanza hanno di fronte una lotta difficilissima, di tutti, e non di qualcuno, da affrontare, per avere qualche speranza di successo, con la massima coesione. E che oggi non è sotto attacco soltanto il domani delle nostre industrie, ma la dignità stessa del lavoro, che si vuole piegare ad essere una semplice merce, un numero.
Come Circolo SEL di Terni, insieme al nostro gruppo parlamentare e a tutti i livelli del nostro partito, saremo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della AST e dell’indotto, allo sciopero generale del 17 ottobre, così come in tutte le iniziative che seguiranno. Auspichiamo e invitiamo la cittadinanza tutti ad una larga partecipazione popolare, in difesa del lavoro, delle acciaierie e del futuro di questo territorio.
                                                                    
Coordinamento Circolo SEL Terni

mercoledì 15 ottobre 2014

Airaudo SEL question time su iniziative urgenti Acciaierie

Segnaliamo stamattina, nel corso del question time alla Camera dei Deputati, l'intervento del deputato Airaudo, che ha esposto l'interrogazione urgente presentata dal gruppo parlamentare di SEL al Governo, al fine di conoscere quali interventi, urgenti e concreti, di politica industriale e di tutela occupazionale esso intenda porre in atto.
Dobbiamo purtroppo sottolineare l'assoluta inadeguatezza della risposta ricevuta da parte del Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento Boschi (anziché da un rappresentante dei ministeri competenti, se non dello stesso Presidente del Consiglio, vista l'importanza del tema), che si è limitatata a riferire nulla più di un ruolo di generico interessamento e facilitazione da parte del Governo, senza alcun cambiamento nell'atteggiamento di mera neutralità svolta sinora tra azienda e lavoratori: un atteggiamento questo tanto più ipocrita quando, a parole, non si fa altro che sbandierare la strategicità delle "3 T" della siderurgia, del rilancio dell'occupazione e dei salari.
Circolo SEL Terni


Qui l'intervento di Airaudo  http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0310&tipo=stenografico#sed0310.stenografico.tit00060 e il testo dell'interrogazione mozione http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0310&tipo=documenti_seduta&pag=allegato_a#si.3-01090



sabato 11 ottobre 2014

Vertenza AST, il Governo abbandoni la finta neutralità


Sinistra Ecologia Libertà è impegnata, sia a livello locale che con il gruppo parlamentare, a difesa del lavoro, delle acciaierie e del futuro di questo territorio. Saremo vicini ai lavoratori dell’AST, a quelli dell’indotto e alla città intera che in questa battaglia, data la posta in palio, deve essere coesa nella sua azione.
Ma è indispensabile che il Governo cambi radicalmente la posizione tenuta in questi mesi e che si è concretizzata con il piano proposto nella notte di mercoledì. Un piano irricevibile, che non solo avrebbe scaricato tutto il peso sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici, ma che avrebbe segnato il futuro dello stabilimento, riducendolo a un solo reparto di laminazione a freddo, con meno della metà dei lavoratori attuali, condannando questo territorio e la regione tutta a un veloce declino. Il Governo deve abbandonare questa posizione di finta neutralità, che avalla non solo centinaia di licenziamenti nell'immediato, ma che, sopratutto, apre la strada al devastante piano industriale della multinazionale. Alle parole sul ruolo strategico del sito ternano devono seguire comportamenti conseguenti. Qui, soprattutto qui, non bastano annunci.
Per questo stupisce e preoccupa la posizione tenuta dalla Presidente della Regione Marini e dal Sindaco del Comune di Terni Di Girolamo al tavolo della trattativa, e ribadita successivamente, di appoggio al piano proposto del Governo. Prima che posizioni politiche di difesa del Governo Renzi deve venire, da parte degli amministratori locali, il pensiero al futuro della città e della regione. Chiediamo quindi anche alle istituzioni locali di abbandonare la strada senza uscita proposta dal Governo e di schierarsi dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici. L'unica che possa garantire quel futuro.
Circolo SEL Terni

venerdì 10 ottobre 2014

SEL Terni su elezioni nuova provincia

Tra pochi giorni saranno rinnovati gli organismi della nuova Provincia (Presidente e Consiglio) che affiancheranno l’Assemblea dei Sindaci nella gestione delle deleghe che la legge gli affida.
Quindi, al netto della propaganda di questi anni, l’ente Provincia continua ad operare, pur in un quadro di incertezze normative ed economiche; la riforma che le ha riorganizzate lascia, infatti, alle Provincie compiti significativi senza chiarire, ancora oggi, quali saranno le risorse per adempiervi.
L’unica certezza è che i cittadini saranno espropriati del diritto di scegliere i propri rappresentanti.
Una riforma fatta male, che non semplifica i livelli di governo, non riduce significativamente i costi ma taglia spazi di rappresentanza e quindi di democrazia.
Gestiranno comunque servizi  importanti per i cittadini, quali ad esempio l’edilizia scolastica per gli Istituti superiori, la manutenzione delle strade extraurbane e l’ambiente e dovranno farlo valorizzando al meglio le professionalità esistenti all’interno dell’Ente.
Per questo abbiamo inteso partecipare attivamente candidando nella lista del centrosinistra Marco Rosati, dirigente provinciale di Sinistra Ecologia Libertà, nonchè consigliere provinciale uscente che in questa veste si è già distinto particolarmente per l’impegno nel lavoro di rappresentanza delle comunità più piccole e periferiche, come sul fronte della lotta alle spese inutili ed alla necessità di razionalizzare i costi.
Quella di Rosati è una candidatura che sta raccogliendo consensi che vanno oltre il nostro Partito; lavoreremo fino all’ultimo per un ampio sostegno,  perchè riteniamo importante che nella prossima assemblea,  vi sia una presenza politica plurale in grado di rappresentare l’intera  coalizione di centrosinistra che amministra tante realtà della nostra provincia.

Luciano Zara  
Responsabile Enti Locali Federazione Provinciale Sinistra Ecologia Libertà

Terni, 8 Ottobre 2014

lunedì 6 ottobre 2014

Ritirare e ridiscutere il piano di riordino scolastico della giunta comunale

La scuola pubblica italiana è sottoposta ormai da molti anni a provvedimenti che ne minano la credibilità e funzionalità. I tagli di materie, di ore di insegnamento, di personale docente e ATA, l’aumento dell’affollamento nelle aule, le difficoltà di manutenzione, sono diventati la regola. Un paese che vuole uscire dalla crisi dovrebbe invece partire dal rafforzare  la sua scuola.
Per questo crediamo che ogni provvedimento delle istituzioni dovrebbe essere preso con il massimo coinvolgimento del mondo della scuola, in ogni suo comparto, ed avere come stella polare il progetto formativo e non il pallottoliere.
La delibera della giunta comunale sul ridimensionamento scolastico purtroppo va esattamente nella direzione contraria.
Anzitutto va evidenziato un punto fondamentale: le istituzioni scolastiche dell’obbligo del comune di Terni rispettano già  adesso tutti i limiti previsti sia dalla legge nazionale che dalle linee guida regionali, ovvero sono tutti dimensionati e rispondenti al progetto formativo definito dalla regione. Quindi non esiste nessun obbligo normativo alla presentazione di tale atto, che prevede una serie accorpamenti, spostamento di classi da una scuola all’altra, soppressioni di istituti (con probabile conseguenza perdita di posti di lavoro) e molto altro ancora. Il tutto senza il necessario coinvolgimento delle scuole stesse, delle parti sociali e dei genitori. Coinvolgimento obbligatorio per legge oltre che necessario per mero buon senso.
La commissione comunale che ha partorito il piano ha lavorato infatti per pochissimi giorni e ha previsto come unica presenza delle dirigenze delle scuole l’assessore al ramo ufficialmente (come riportato nella delibera) nella doppia veste di assessore e dirigente dell’Istituto De Filis.
Il piano approvato, è stato inviato ufficialmente alla provincia e alla regione senza un minimo di confronto e senza l’obbligatorio parere degli organi collegiali della scuola.
SEL Terni chiede che l’amministrazione comunale di Terni annulli l’atto, e che costruisca un vero percorso partecipativo con le scuole e il territorio.

venerdì 26 settembre 2014

A SINISTRA E DAL BASSO. CENTO SGUARDI SULL'UMBRIA DELLA CRISI.

A SINISTRA E DAL BASSO. CENTO SGUARDI SULL'UMBRIA DELLA CRISI.

Il progetto ambizioso di una nuova politica non può prescindere dalla riscoperta di alcune virtù fondamentali della politica stessa, abbandonate o smarrite in azioni di governo spesso riduttive e approssimative.
Una di queste virtù Sinistra Ecologia Libertà vuole riproporla: l'ascolto.
L'iniziativa porta un titolo carico di volontà e abbraccia l'intera Regione: "Da sinistra e dal basso. Cento sguardi sull'Umbria della crisi.". Già, perché è da qui che vogliamo ripartire e a Terni, dopo l'incontro già avvenuto tra i lavoratori della TK-AST, le segreteria locali di CGIL,CISL e UIL e i vertici nazionali del partito, abbiamo intenzione di continuare un cammino che ci porti direttamente a confronto con realtà territoriali: associazioni, circoli, comitati, cittadini. Tutti soggetti e gruppi di soggettività a cui vorremmo chiedere la disponibilità per un dialogo informale, diretto alla creazione di una progettualità politica propositiva e di affermazione di bisogni inascoltati nel territorio.
E' un passo impegnativo per il Circolo Ternano, ma una Sinistra che non ascolta è una Sinistra che non rappresenta e di questo noi oggi vogliamo assumerci la responsabilità, per tornare a essere voce di una maggioranza azzittita e isolata; la maggioranza di un popolo, quello umbro, che sta soffrendo pesantemente e direttamente gli sviluppi di una crisi economica, politica e democratica.
Se vogliamo uscirne dobbiamo ritornare ad ascoltarci e insieme, oltre a fare le giuste domande, dobbiamo impegnarci nella formulazione di risposte complete ed efficienti che riportino la politica ad essere "cosa pubblica."

Circolo SEL Terni

martedì 23 settembre 2014

Eletto il nuovo coordinamento di SEL Terni

Il 22 settembre, presso la sede di Via del Leone, si è riunito il nuovo coordinamento del Circolo SEL Terni, composto, oltre al coordinatore, Andrea Pellegrini, eletto dall'assemblea degli iscritti del 13 settembre, da Sandro Angelici, Fabio Barbini (resp. ambiente e urbanistica), Massimo Biondini, Carla Ciuchini, Giorgia Chiolli, Roberto Desi (resp. politiche sociali), Angelo Ferretti, Francesco Fioriello, Simone Guerra, Maura Mauri (resp. organizzazione), Davide Ministro, Pierluigi Piccirilli, Alessio Rosignoli, Manuela Taddei, Luciano Zara, Nicola Zingarelli (resp. comunicazione).

Nel corso della riunione si è discusso delle iniziative da mettere in campo nei prossimi giorni e settimane, a partire dall'iniziativa regionale "A sinistra e dal basso. Cento sguardi sull'Umbria della crisi.", la partecipazione alla manifestazione nazionale a Roma del 4 ottobre (http://www.sinistraecologialiberta.it/notizie/bisogna-passare-dallausterita-al-new-deal-sociale-ed-ecologico/) e la mobilitazione contro il progetto di trasformazione dell'E45 in autostrada.
Ricordiamo inoltre che sono gli ultimi giorni per potere firmare i quesiti referendari Stop Austerità http://www.referendumstopausterita.it/ e per destinare il 2x1000 al finanziamento del nostro partito http://www.sinistraecologialiberta.it/notizie/sei-ancora-in-tempo-il-tuo-2xmille-a-sel/, mentre tra pochi giorni inizierà la campagna per la proposta di legge di iniziativa popolare per l'abolizione del pareggio di bilancio dalla Costituzione. Infine, per chi ancora non l'avesse fatto, è possibile ancora effettuare o rinnovare il tesseramento per l'anno 2014.

lunedì 15 settembre 2014

Andrea Pellegrini è il nuovo Segretario di SEL Terni

Andrea Pellegrini
L'assemblea dei Circolo comunale di Sinistra Ecologia Libertà di Terni, riunitasi sabato 13 settembre alla presenza del coordinatore regionale Fausto Gentili, ha eletto Andrea Pellegrini come nuovo coordinatore. Pellegrini, 41 anni, imprenditore, succede a Luciano Zara che era alla guida del Circolo dal 2010. L'assemblea ha rivolto un caloroso ringraziamento a Zara per il grande lavoro svolto in questi anni. Il nuovo coordinatore ha ringraziato gli iscritti del Circolo ternano per la fiducia concessagli e ha illustrato gli impegni principali del partito per i prossimi mesi a partire dalla conferenza programmatica e dalla campagna regionale di SEL "Da sinistra e dal basso. Cento sguardi sull'Umbria della crisi." che si è aperta proprio a Terni con l'incontro tra i lavoratori della TK-AST, le segreteria locali di CGIL,CISL e UIL e i vertici nazionali del partito. Nei prossimi giorni saranno nominati anche i membri del coordinamento comunale che affiancheranno Pellegrini .

venerdì 8 agosto 2014

AIRAUDO: GOVERNO EQUIDISTANTE TRA AZIENDA E LAVORATORI IMPEDISCA LICENZIAMENTI E VENDITA STABILIMENTO

Aprire un tavolo sulla siderurgia

Non siamo soddisfatti della risposta che ci ha dato il governo nel question time in commissione lavoro a Montecitorio sulla AST di Terni (Acciai Speciali Terni), azienda della ThyssenKrupp. Il governo si presenta equidistante, parla di due posizioni estreme mettendo sullo stesso piano i lavoratori e la gestione della multinazionale tedesca. Il governo oggi non ci ha convinto e il 4 settembre i lavoratori, e noi saremo insieme a loro, proveranno a convincerlo.

Lo afferma il responsabile nazionale lavoro di Sel Giorgio Airaudo al termine del question time in commissione lavoro sulla AST di Terni.

Non abbiamo capito, e il governo non ha chiarito, se i 580 licenziamenti proposti dall'azienda sono tecnicamente sospesi o solo burocraticamente sospesi. Noi pensiamo che il governo Renzi debba intervenire sulla multinazionale tedesca affinché ritiri i licenziamenti. La Thyssen presenti un piano di investimenti e receda dall’idea secondo la quale visto che non è riuscita a venderla, la voglia ripulire dei costi per poi riprovare a rimetterla sul mercato.

Il governo inserisca la vertenza della Thyssen in un tavolo più generale sulla siderurgia che metta insieme Terni, Piombino e Taranto evitando di perdere un settore strategico per la manifattura. Lo stabilimento di Terni è quello più nuovo e più moderno in termini di investimenti, e sarebbe grave se il governo non facesse di tutto per impedire alla multinazionale tedesca di venderlo, conclude Giorgio Airaudo.

Lo rende noto l’ufficio stampa nazionale di Sel
Roma 6 agosto 2014

martedì 5 agosto 2014

AIRAUDO: IL GOVERNO AGISCA CON PIU’ INCISIVITA’ PER SCONGIURARE I LICENZIAMENTI ALLA AST-TK DI TERNI

Già nei giorni scorsi, mentre erano in corso le mobilitazioni dei lavoratori a Terni, Giorgio Airaudo – Responsabile Nazionale Lavoro di Sel – era intervenuto per segnalare la necessità ‘che Palazzo Chigi si attivi per garantire l’occupazione e l’ambiente nelle tante crisi aperte, come stanno chiedendo i lavoratori delle acciaierie di Terni costretti ad importanti azioni di protesta per difendere il posto di lavoro.”
A seguito di quanto accaduto lo stesso Airaudo e il Senatore di Sel Antonio Placido, hanno depositato un’interrogazione a risposta immediata in Commissione Lavoro, rivolta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per conoscere “quali iniziative il Ministro del lavoro ha intrapreso o intenda intraprendere al fine di scongiurare la perdita di posti di lavoro diretti e nell'indotto presso la AST di Terni”.
Nella stessa interrogazione si rimarca che “L’amministratore delegato avrebbe accolto la richiesta del ministro di sospendere nel frattempo gli atti unilaterali riguardanti la contrattazione aziendale e l’annunciata procedura di mobilità […]: è un fatto positivo e un primo risultato della straordinaria mobilitazione messa in atto dai lavoratori e dai sindacati in questi giorni. Un atto necessario, ma di per sé non sufficiente ad offrire le necessarie garanzie per il futuro di Ast.
 La delicatezza che ha assunto la vicenda sia per la sua strategicità produttiva che per l’impatto occupazionale, ma anche per le vicende di ordine pubblico e di ricaduta sociale che si stanno realizzando, richiedono che dopo il primo intervento tampone del Ministro dello sviluppo economico, si realizzi un’azione più incisiva e complessiva del Governo tesa a rimuovere le posizioni oltranziste messe in campo dall’azienda e a operare ogni sforzo per scongiurare i licenziamenti.
In particolare è necessario che tale azione coinvolga direttamente il Ministro del lavoro,a partire dalla sua partecipazione al tavolo di confronto fissato per il 4 settembre.”
All’interrogazione sarà data risposta nel question-time di domani in Commissione Lavoro. Di seguito, il testo integrale depositato. 

Terni, lì 5 Agosto 2014


Interrogazione a risposta immediata in Commissione lavoro
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che: 
   ThyssenKruppha confermato a metà luglio che nell'ambito del nuovo piano industriale perla Acciai Speciali Terni (Ast) sono previsti una riduzione di costi in tutte le aree (operative, strutturali, vendita e organico) di oltre 100 milioni di euro l'anno e un ridimensionamento del personale di circa 550 dipendenti, prevedendo anche una chiusura del secondo forno entro il 2015-16; 
   i vertici di ThyssenKrupp Business Area Materials Services e Acciai Speciali Terni — viene scritto in una nota che ha annunciato i punti principali del piano — «hanno incontrato le istituzioni e le organizzazioni sindacali per un confronto in merito al piano industriale di Acciai Speciali Terni (Ast), che mira a un rilancio dell'azienda ternana come player sostenibile nell'industria dell'acciaio inossidabile»; 
   negli ultimi anni, viene quindi sottolineato, Ast «ha attraversato un periodo difficile, che ha comportato delle perdite significative attribuibili alle avverse condizioni di mercato e a inefficienze strutturali comprendenti il mix di prodotto e il contenimento del raggio di commercializzazione a livello territoriale». Per l'azienda, che è stata integrata nella divisione business area materialsservices «al fine di beneficiare nel miglior modo della presenza di ThyssenKrupp sul mercato internazionale», è stato deciso di intraprendere un «piano di azione strategico globale, in grado di ristabilire la profittabilità sostenibile dell'azienda, nonostante il difficile quadro del mercato caratterizzato da un'esistente sovraccapacità»; 
   il piano prevede anche «un maggiore focus sui laminati a freddo e un incremento delle vendite rivolte agli utenti finali. Questo nuovo approccio strettamente legato all'andamento del mercato — mette in evidenza TK — presuppone un cambiamento nella produzione che deve limitare i propri volumi in base alle vendite redditizie. Ciò comporta l'incremento delle capacità nella produzione dei laminati a freddo affiancata da un'ottimizzazione dell'efficienza nella fase liquida e una contemporanea chiusura del secondo forno entro il 2015/2016. La chiusura del secondo forno potrebbe essere riconsiderata — avverte l'azienda — solo se le condizioni di mercato miglioreranno notevolmente e tutti gli obiettivi saranno stati raggiunti»; 
   la società — conclude la nota — «è fermamente convinta che tali misure siano ben ponderate e indispensabili per garantire il futuro di Acciai Speciali Terni e il suo valore per i propri stakeholder»; 
   le istituzioni umbre hanno dichiarato che il piano dell'Ast «così come presentato è irricevibile». Per la presidente della regione e per i rappresentanti degli altri enti locali il piano «necessita di sostanziali e profonde modifiche a cominciare dalla questione dell'occupazione e delle prospettive industriali dell'intero sito di Terni»; 
  anche i sindacati dei metalmeccanici Fiom Fim e Uilm hanno definitivo inaccettabile il piano presentato da ThyssenKrupp per l'Ast di Terni e hanno avviato una mobilitazione immediata;
per tutta la notte del 31 luglio centinaia di operai, che nella mattinata avevano protestato bloccando per alcune ore l'autostrada del Sole nei pressi del casello di Orte, hanno assediato la palazzina degli uffici Tk-Ast dove dal pomeriggio era in corso il Consiglio di amministrazione aziendale;
tuttavia l'amministratore delegato di Tk-Ast, Lucia Morselli, sembra non aver mutato di una virgola le sue intenzioni riguardo il piano industriale che prevede 550 licenziamenti diretti in due anni. Tagli che si porterebbero dietro altrettante interruzioni di rapporti lavorativi tra le aziende dell'indotto;
anche l’Unione Europea è intervenuta, nell’ambito di un vertice tra sindacati e istituzioni, svoltosi a Roma. Il nuovo Commissario all'Industria, Ferdinando Nelli Feroci, ha annunciato l’intenzione di agire insieme a Joaquin Almunia, vicepresidente dell’esecutivo europeo e, soprattutto, responsabile della Commissione Concorrenza, nei confronti della quale Thyssen aveva dato garanzie sul piano industriale che avrebbe poi presentato per Ast;
la Commissione infatti aveva giudicato Thyssen con “suitable buyer”, cioè un acquirente idoneo proprio per quanto promesso in sede di proposta di acquisto del polo siderurgico ternano dalla finlandese Outokumpu;
a quanto si apprende da una nota del ministero dello Sviluppo economico, la mattina del 1 agosto il ministro Federica Guidi avrebbe incontrato l’amministratore delegato “per un esame della grave situazione che si è determinata nelle ultime ore”. Il ministro avrebbe confermato all’amministratore delegato la convocazione per il giorno 4 settembre 2014 del tavolo di confronto (già concordato anche con le organizzazioni sindacali), sul piano industriale illustrato dall’azienda nelle scorse settimane. L’amministratore delegato avrebbe “accolto la richiesta del ministro di sospendere nel frattempo gli atti unilaterali riguardanti la contrattazione aziendale e l’annunciata procedura di mobilità”;
secondo i sindacati umbri la notizia che l’ad avrebbe accolto la richiesta del ministro allo Sviluppo economico e avrebbe accettato di incontrare il 4 settembre i sindacati è un fatto positivo e un primo risultato della straordinaria mobilitazione messa in atto dai lavoratori e dai sindacati in questi giorni. Un atto necessario, ma di per sé non sufficiente ad offrire le necessarie garanzie per il futuro di Ast;
lo sforzo di lavoratori e sindacati per riaprire la partita è stato straordinario, arrivando a coinvolgere l’intera città di Terni;
la delicatezza che ha assunto la vicenda sia per la sua strategicità produttiva che per l’impatto occupazionale, ma anche per le vicende di ordine pubblico e di ricaduta sociale che si stanno realizzando, richiedono che dopo il primo intervento tampone del Ministro dello sviluppo economico, si realizzi un’azione più incisiva e complessiva del Governo tesa a rimuovere le posizioni oltranziste messe in campo dall’azienda e a operare ogni sforzo per scongiurare i licenziamenti,
in particolare è necessario che tale azione coinvolga direttamente il Ministro del lavoro,a partire dalla sua partecipazione al tavolo di confronto fissato per il 4 settembre –: 
quali iniziative il Ministro del lavoro ha intrapreso o intenda intraprendere, nell’ambito dell’azione del Governo e delle sue competenze, al fine di scongiurare la perdita di posti di lavoro diretti e nell’indotto presso la AST di Terni.
AIRAUDO, PLACIDO

venerdì 1 agosto 2014

AST: nota di Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale SEL


La situazione della Thyssenkrupp di Terni induce alla massima preoccupazione e reclama un intervento urgente delle istituzioni a partire dal Governo nazionale.
Si tratta innanzitutto della vita e del futuro di 550 lavoratori, per lo più giovani e non in condizione di accedere a prepensionamenti, direttamente minacciati dai licenziamenti. Ma al di là del dramma di queste famiglie ci sono le ricadute sull'indotto, l’incertezza sul futuro di un impianto di 2800 dipendenti, la minaccia agli equilibri sociali di un’intera città e della stessa regione: il piano presentato dall'AST infatti si concentra sugli aspetti finanziari (taglio dei costi, riduzione delle spese) e non avanza proposte convincenti sul futuro produttivo dell’impianto e sulle sue prospettive di mercato. Rischia così di passare anche da Terni quel declino industriale dell’Italia che sembra non interessare al Governo e al presidente Renzi, troppo impegnato forse a mostrare i muscoli a chiunque muova obiezioni alle sue sbrigative riforme istituzionali.
Sinistra Ecologia Libertà ed il suo gruppo parlamentare sono a disposizione dei lavoratori e delle istituzioni locali e impegnati a portare ogni possibile contributo affinché la vertenza possa avere il giusto rilievo nazionale ed internazionale ed approdare ad una soluzione positiva.

Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale Sinistra Ecologia Libertà

Roma, 1 Agosto 2014

giovedì 17 luglio 2014

AST e governo devono ascoltare la voce dei lavoratori sul piano industriale


SEL chiede al sindaco Di Girolamo e alla governatrice Marini di respingere con fermezza l’esclusione dei sindacati dall'incontro a Palazzo Chigi il 17 luglio

COMUNICATO STAMPA

Non bastava il cambio improvviso e non motivato in modo convincente della proprietà e della dirigenza della AST. La convocazione dei sindacati in azienda proprio giovedì 17 luglio, per discutere del piano industriale, suona come una beffa: proprio nello stesso giorno, infatti, i vertici aziendali incontreranno, sullo stesso tema, le istituzioni a Roma, a Palazzo Chigi, dove invece i lavoratori non sono stati” invitati”. La convocazione dell’incontro in azienda assume così il sapore del “contentino” e soprattutto della manovra per assicurarsi che i lavoratori se ne stiano ben lontani dal tavolo decisionale.

SEL Terni è con decisione al fianco dei sindacati, che respingono quello che definiscono, giustamente “un atto di provocazione nei confronti dei lavoratori”, nel timore, purtroppo tutt’altro che infondato, che le strategie che sivogliono andare a definire in loro assenza siano fatte soprattutto di lacrime e sangue. Il destino delle acciaierie ternane non costituisce solo una questione locale, ma anche e soprattutto una grande questione nazionale. E per questo SEL chiede alla governatrice  Marini di parlare anche lei forte e chiaro, soprattutto con il governo, a sostegno dei lavoratori e dei loro sindacati, per un dialogo vero che non escluda né releghi in secondo piano nessuno dei soggetti coinvolti e richiami il governo a svolgere il ruolo di garante che gli compete nei confronti di tutte le parti nessuna esclusa soprattutto se è quella dei lavoratori. Indichi anche il governo qual'e' la sua politica industriale e se intende intraprendere azioni a tutela della centralità del sito ternano. 

Federica Porfidi
Coordinatrice Federazione di Terni

martedì 1 luglio 2014

SEL Terni sulla Giunta Di Girolamo



Inizia, in questi giorni, con uno strappo nei confronti di Sinistra Ecologia Libertà l'avventura della seconda Giunta Di Girolamo.
Abbiamo contribuito con lealtà a costruire la coalizione sin dall'inizio e, anche nei momenti di difficoltà che questo percorso ha incontrato, abbiamo generosamente lavorato per mantenere la ricchezza plurale di un centrosinistra da sempre radicato nella città.
Nelle settimane precedenti il voto del 25 Maggio ci siamo adoperati per presentare una lista aperta e inclusiva di un arco più ampio della sinistra ternana, dando vita alla lista Sinistra Ecologia Libertà - Sinistra per Terni, che rappresentava anche compagne e compagni usciti da Rifondazione Comunista non avendo condiviso il passaggio del loro partito fuori dal centrosinistra.
Avevamo fatto questa operazione con la volontà di rafforzare il profilo inclusivo di SEL nella città e contestualmente la coalizione, raccogliendo così le sollecitazioni, in questo senso, dello stesso Sindaco.
Definimmo allora una intesa forte e costruttiva tra le componenti della lista, alla presenza del Sindaco, per garantire la rappresentanza di tutte le articolazioni nella istituzione cittadina, nella sua espressione consiliare e di giunta, per far sì che il progetto politico per una sinistra più larga potesse continuare a svilupparsi nella città.
Questo, e niente di più, abbiamo rappresentato al Sindaco più volte in queste settimane, da ultimo nelle consultazioni in cui abbiamo consegnato le nostre proposte per la composizione della Giunta, certi che le cose dette due mesi prima non fossero parole scritte sull'acqua.
Invece, tutti i protagonisti dell'epoca hanno presto dimenticato, estromettendo Sinistra Ecologia Libertà dalla presenza nella massima istituzione ternana, con un atto di rottura politico la cui paternità va intestata al Sindaco e al PD, che scelgono così un profilo della coalizione diverso da quello che ha vinto le elezioni. La composizione della giunta denota un cambiamento di pelle delle forze in campo ed uno spostamento a destra del baricentro della coalizione. La presenza di alcuni assessori fa riferimento a mondi differenti da quelli che avevano composto il patto con il quale ci siamo presentati agli elettori, che non a caso hanno riscosso il consenso di chi, come il Prof. Guardalben, si era presentato alle elezioni in alternativa al Centro Sinistra. L’esclusione inoltre dalla giunta di personalità di riferimento della sinistra storica ternana, dal PDCI a personalità del PD espressione del mondo del lavoro, ci fanno temere che questo sia un disegno che porta a minimizzare la presenza della Sinistra nel governo della città. L’esclusione di SEL, come partito con un riferimento nazionale chiaro, ci sembra quindi non casuale, e la presenza della sola Francesca Malafoglia, seppur importante e di valore, non ci sembra sufficiente a rappresentare un puntello politico che garantisca la prosecuzione del progetto del Centro Sinistra a Terni ed in Umbria, ma rappresenti soltanto l’espressione civica di un legame che si vuole millantare a sinistra.
Tutte le decisioni del Sindaco e del PD sono legittime, ci mancherebbe, ma crediamo sia altrettanto legittimo sottolinearne l'assoluta mancanza di correttezza, umana, prima ancora che politica.
Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare in piena autonomia e coerentemente con le idee e il programma che avevamo presentato alla coalizione e alla città. Avevamo contribuito alla stesura di quel programma, mettendone al centro l'ambiente, l'urbanistica, la cultura e il sociale. Su questo, e su tutte le dinamiche politiche cittadine, in tutte le vicende che interessano la vita dei ternani, saremo presenti.
 Terni, 1 Luglio 2014
 Coordinamento Circolo Sinistra Ecologia Libertà Terni

martedì 3 giugno 2014

Nota di Sinistra Ecologia Libertà Terni sul voto per le amministrative

L’esito del voto del 25 maggio ha rappresentato un’importante tappa per la ricostituzione di un governo cittadino di centrosinistra. Di fronte ad una frammentazione dell’offerta politica mai vista a Terni, la coalizione ed il candidato Sindaco Leo Di Girolamo, hanno ottenuto un risultato senz'altro positivo.

La lista Sinistra Ecologia Libertà-Sinistra per Terni ha dato il proprio, importante contributo 
raccogliendo 2.123 voti, pari al 3,7%.

Vogliamo ringraziare le donne e gli uomini di Terni che ci hanno dato il loro consenso, permettendoci di portare le idee ed i valori della sinistra progressista e di governo nella coalizione e nell'istituzione cittadina.

Ma ciò non basta; occorre che l’8 giugno tutti tornino alle urne per il voto a Leo Di Girolamo, per consentire così al centrosinistra di guidare per i prossimi cinque anni la nostra città. Domenica si confronteranno due idee differenti di sviluppo della città, ma si sceglierà anche tra due storie personali dei candidati a Sindaco profondamente diverse tra loro. Non abbiamo dubbi che la maggioranza degli elettori ternani saprà riconoscersi nei valori democratici, progressisti ed antifascisti di Leo Di Girolamo.

Sinistra Ecologia Libertà-Sinistra per Terni è impegnata a fianco del Sindaco Di Girolamo, cosciente che i gravi problemi che investono la città hanno bisogno di una guida chiara ed autorevole, coerente con quanto espresso durante la campagna elettorale sbarrando la strada a maldestri tentativi di trasformismo dell’ultima ora.

Luciano Zara

Coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà Comune di Terni

sabato 10 maggio 2014

IV° Passeggiata "Lungo il sentiero dei nidi di ragno"


Domenica 18 maggio quarta passeggiata sui sentieri della Brigata "Gramsci".
L'appuntamento è per le ore 09.00 al Parco Campacci, l'escursione è adatta a tutti.
Si prega di comunicare la propria partecipazione entro venerdì 16 a Tommaso Sabatini (tel. 328/6536601 - tommo.sabatini@gmail.com)



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giovedì 8 maggio 2014

In Europa con Tsipras

Secondo alcuni è un eroe, secondo altri una minaccia. È giovane, è greco ed è il candidato della sinistra alla presidenza della Commissione di Bruxelles. Quella di Alexis Tsipras, classe 1974, è oggi la voce più forte che si leva dalle file dell'opposizione al governo di Atene.

https://www.youtube.com/watch?v=NyrVG-G1n24

Alexis Tsipras sarà a Bologna il 19 maggio. Vi aspettiamo in tanti, dobbiamo riempire piazza Maggiore e far sentire la nostra voce.

La realtà che l'informazione sembra ignorare, o meglio prova a nascondere è che una sinistra in Europa ci sarà che piaccia o no a Renzi, Grillo e Berlusconi.

Le liste che sostengono Alexis Tsipras registrano ottime tendenze di voto: la Linke tedesca è data all'8,5%, il Front de Gauche francese al 7,8%, la spagnola Izquierda Unida al'11,8. Per non dire del partito greco Syriza che molti ormai attestano come primo partito in Grecia.

Nel complesso, quello che emerge è che la sinistra in Europa potrebbe addirittura rappresentare il terzo raggruppamento del Parlamento europeo, dopo Popolari e Socialisti. Una presenza potenzialmente molto influente e che si aggiunge, tanto per capirsi, a quella consistente che si prepara a destra attorno alle idee di Marine Le Pen o di Nigel Farage.

Anche in Italia c'è una lista di sinistra: L'Altra Europa con Tsipras e Sinistra Ecologia Libertà ha scelto di stare da questa parte.

E di sinistra ce né sempre più bisogno. Questa settimana sarà decisiva per il mondo di lavoro: il Jobs Act arriva alla Camera per la sua approvazione finale. Una legge che va contro la civiltà del lavoro, la Costituzione e le direttive europee.
Seguiteci sui social media e sul sito, daremo battaglia. Incominciamo oggi con le partite Iva. ( Leggi Fermiamo il Jobs Act: le domande da una partita Iva sul sito di SEL)

Facciamo in modo che anche la sinistra italiana sia protagonista, per cambiare questa Europa. Prima le persone, tutto il resto e troika.