venerdì 30 marzo 2012

10 Aprile ad Alfonsine

in occasione della Festa per il 67° anniversario della Liberazione della Città di Alfonsine, l'ANPI di Terni organizza un pullman per partecipare alla giornata di festeggiamenti. Durante il comizio in piazza interverrà anche CLAUDIO FAVA, Coordinatore nazionale di SEL.


Per Partecipare tel. 333/3536044




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Anche SEL Terni ha partecipato alla manifestazione ad Alfonsine. Nelle foto: Claudio Fava e il gonfalone del Comune di Terni




giovedì 29 marzo 2012

Pietro Ingrao compie 97 anni

Venerdì 30 Marzo Pietro Ingrao compie 97 anni

Voglio mandare i miei auguri più affettuosi al migliore maestro che io abbia mai avuto pubblicando qui alcuni suoi scritti ancora attualissimi.

Fulvia Bandoli 


Chiamata
C’è un rombo
Un sordo rullo di tamburo
Che avanza all’alba dal fondo
Delle metropoli;
                   senza trombe né squilli
dilaga il lungo
scalpiccio;lente, pesanti,
al suo scuro clamore
in alto si schiudono
le palpebre grevi delle serrande:
fugge il notturno sospirando,
s’alza l’alta febbre
del fare.



Da Discorso alle Acciaierie di Terni
 10 febbraio 1978(  30 anni della Costituzione)
 (dattiloscritto)
Credo che sia la prima volta nella storia d’Italia che un presidente della Camera dei deputati, su invito del Consiglio di fabbrica, viene a parlare della Coatituzione della Repubblica dentro il grande capannone di un complesso siderurgico. (…)
 Credo ci sia una ragione di questa innovazione. Io parlo a gente non lontana dalla Carta costituzionale, non estranea, parlo a gente che sta alla radice delle norme solenni scritte in quella Carta; parlo a “fondatori”, a “costituenti” (…)
In questo legame profondo tra le parole, le norme della Costituzione e le masse operaie del nostro paese, riconosciuto da ogni storico serio, si esprime un fatto ancora più profondo, un  travaglio, un csmmino che ha visto via via il mondo operaio, più in generale il mondo del lavoro prendere nelle proprie mani, sempre con maggiore consapevolezza e portare avanti la rivendicazione, la bandiera della libertà, dei diritti civili, dello sviluppo del regime democratico(…)
La Costituzione ha parlato di una libertà che doveva essere costruita, ha detto che per votare e pensare bisognava che l’operaio potesse partecipare al sapere, alla cultura, all’istruzione e che la scuola fosse aperta a lui. (…)
Domandava perciò grandi riforme strutturali, non si fermava solo a vedere come doveva essere organizzato lo Stato e il Parlamento e le leggi elettorali, ma voleva che lo Stato mettesse l’occhio nel modo in cui  era  organizzata la produzione e domandava perciò –ecco la grande novità – una programmazione, una capacità dello Stato repubblicano di saper realizzare l’uso sociale della  proprietà, ma contemporaneamente domandava che questo diritto di proprietà non venisse usato contro l’interesse generale. (…)
Erano solo promesse, parole al vento? No, è stato importante che quelle parole fossero state scritte, ricordatevi che furono importanti anche quando non furono realizzate, anche quando venivano calpestate (…) consentì a voi di dire a chi faceva il sopruso: la Costituzione sta dalla mia parte (…) non dimentichiamo che abbiamo potuto dare vita a quella carta importante rappresentata dallo Statuto dei lavoratori, che ha  accompagnato tante  lotte vostre ed ha dato il quadro in cui lo stesso consiglio di fabbrica poteva realizzarsi, perché abbiamo potuto dire che era concorde alla legge fondamentale dello Stato. (…)
Questa maturità della classe operaia la intendano coloro che hanno le levi fondamentali del grande padronato e ciò non deve consentire a nessuno libertà di licenziare come e quando vuole (…) Mai di fronte a questa storia e a questo passato, di fronte a questa classe operaia può essere consentito che vengano compiuti atti arroganti e unilaterali. Non c’è uno solo in questo paese che possa pensare di decidere da solo, dall’alto, queste questioni e comandare dicendo:io faccio così. Questo potrebbe produrre solo lacerazioni difficili e allora pagherebbe tutta l’economia.
Noi ci auguriamo che forze responsabili comprendano come non sia possibile discutere ciò che deve essere discusso, risanare ciò che deve essere risanato –e noi vogliamo che sia risanato- senza tenere conto della volontà, dei diritti, del dialogo necessario, del metodo che domanda la classe operaia. (…)
Ho tenuto questa assemblea in un capannone e se la paragono non solo fisicamente, all’assemblea cui partecipo a Montecitorio, seduto sul mio seggio,come sono diverse, l’aria, i volti, le esperienze! Forse abbiamo bisogno tutti  di intrecciare queste assemblee, ne abbiamo bisogno noi che stiamo là per ascoltarvi, per capire cosa volete voi che siete presidio della democrazia, per non restare lontani, isolati. (…)
Io domando che noi dialoghiamo, convitnto che non che mi verrete a portare soltanto la vostra protesta. Penso ad un dialogo in cui si possa discutere insieme problemi gravi, difficili e complicati. Voi mi raccontate delle vostre difficoltà e dei vostri problemi ed anch’io vorrei raccontarvi delle mie difficoltà, dei miei problemi a far funzionare in modo moderno e nuovo questo Parlamento e questo Stato.

martedì 20 marzo 2012

“Non bruciateci il futuro” conclusa prima parte del percorso iniziato 1 anno fa

TERNI - Ieri, con la consegna ai vertici della Regione Umbria delle 6345 firme raccolte in calce alla petizione “Non bruciateci il futuro”, promossa da Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia Libertà, si è conclusa la prima parte di un percorso iniziato più di un anno fa.
Un anno di convegni, contatti con cittadini ed associazioni, incontri con rappresentanti istituzionali per chiedere una virtuosa gestione dello smaltimento dei rifiuti che preveda il recupero ed il riciclo al posto dell’incenerimento e dello smaltimento in discarica.
In questo lavoro non siamo stati soli: abbiamo incontrato oltre a tanti cittadini, associazioni come Cittadinanzattiva, alcuni circoli del PD Ternano, i Giovani Democratici, il Comitato No inceneritori. Anche la Filctem-Cgil con il recente convegno sul futuro "green" di questo territorio ha dato il suo contributo nell'elaborazione di uno sviluppo industriale che tenga insieme le componenti sociale, economica ed ambientale.
Tutti, con le loro iniziative pure diverse, hanno permesso il rafforzamento dell’idea che uno sviluppo ecocompatibile dovrà essere l’asse portante del futuro di Terni e dell’Umbria.
Abbiamo apprezzato una accresciuta consapevolezza anche dei rappresentanti delle Istituzioni Locali, con le dichiarazioni dell’assessore provinciale Fabrizio Bellini e soprattutto del Sindaco di Terni (nonché Presidente dell’ATI 4) Leopoldo Di Girolamo circa la verifica che l’assemblea dell’Ati della Provincia di Terni sta attuando per una chiusura del ciclo di smaltimento dei rifiuti nel ternano che escluda di fatto l’incenerimento a favore di tecnologie avanzate ed innovative.
Anche l’attenzione che la Presidente della Regione Catiuscia Marini e l’Assessore Silvano Rometti prima e successivamente il Presidente del Consiglio Eros Brega hanno posto alle nostre argomentazioni, ci fanno credere che ci sia una reale volontà circa l’individuazione di una moderno trattamento per lo smaltimento finale dei rifiuti.
Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia Libertà ritengono che Terni e l’Umbria non debbano lasciarsi sfuggire l’opportunità di mettere in pratica l’idea che i rifiuti sono una risorsa e non un problema, attuando pienamente le direttive dell’UE, ossia lavorando per diminuire i rifiuti alla fonte, riutilizzando e riciclando tutti gli scarti prodotti. Tutto ciò, creando posti di lavoro nel rispetto dell'ambiente e della salute umana.
Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia Libertà di Terni.

venerdì 16 marzo 2012

SEL Terni su disservizi raccolta rifiuti

COMUNICATO STAMPA

Da qualche settimana si  stanno ripetendo evidenti disservizi nella raccolta dei rifiuti in alcune strade del quartiere di Città Giardino ed anche in alcune zone periferiche come Marmore. Il passaggio dei mezzi per lo svuotamento automatico dei cassonetti dei rifiuti indifferenziati avviene con periodicità insufficiente, tanto che per qualche giorno l'immondizia resta in strada, ammassata anche in modo pericoloso per la circolazione. Allo svuotamento automatico, inoltre, non segue sempre la rimozione dei rifiuti rimasti nei pressi dei cassonetti nelle c.d. isole ecologiche. È evidente che senza una buona informazione, un buon servizio e i mezzi per controllare e sanzionare chi non fa una buona raccolta differenziata (per esempio, bidoni dell'umido usati come "cestini" in cui gettare di tutto, anche il sacchetto dell'indifferenziato...), si vanifica ogni buona politica sui rifiuti.
Questo disservizio recente si aggiunge al cronico ritardo con cui l'ASM provvede allo svuotamento dei cassonetti per la raccolta differenziata di carta, plastica e vetro che restano abitualmente per giorni pieni e quindi inservibili, situazione, questa, che oltretutto disincentiva oltremodo la già pur debole politica della raccolta differenziata adottata dal Comune nelle periferie. A detta delle istituzioni, invece, procede molto bene (oltre il 60% in pochi mesi) il porta a porta adottato dalla fine del 2011 nel centro storico, segno che non bisogna indugiare oltre nell'estendere all'intera città tale buona pratica.
Siamo quasi a primavera, le temperature si stanno alzando, prima che la situazione diventi allarmante chiediamo che l'ASM provveda a ripristinare la normalità della raccolta e, magari, a prendersi maggiore cure delle aree ecologiche che sono lasciate, al di là dello svuotamento dei cassonetti, in uno stato di costante degrado.

Circolo SEL Terni, 16/03/2012
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mercoledì 14 marzo 2012

SEL Terni ricorda Luigi Trastulli

Sabato 17 Marzo alle ore 9.00 SEL Terni parteciperà alla cerimonia in ricordo di Luigi Trastulli, operaio delle acciaierie ucciso il 17 marzo 1949 dalla Polizia durante una manifestazione contro l'adesione dell'Italia al Patto Atlantico.
L'appuntamento è a Viale Brin, presso la lapide che ricorda Trastulli.


 in memoria di Luigi Trastulli, parla Amerigo Matteucci(il video)

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Rifiuti, tavolo in Provincia sull'attuazione del piano regionale

"Giornale dell'Umbria" 14 marzo 2012

Comunicato Stampa SEL Terni su Afsm

                                                                        COMUNICATO STAMPA

In merito alle notizie circa il prossimo avvio della privatizzazione dell’Azienda  Farmaceutica, riteniamo vadano date alcune risposte.
1) Quando a Maggio il Sindaco ritirò le dimissioni sulla base della ricostituzione della maggioranza di centrosinistra, venne approvato un documento programmatico in qui era scritto: “L’ASFM è stata interessatan egli ultimi anni di forti criticità con una progressiva perdita di ruolo e ripetute perdite di bilancio.....Il 2011è l’anno nel quale portare a concretizzazione la scelta della creazione di una S.p.A. .... sostenuta da un piano industriale che affronti e dia risposte a nodi irrisolti quali la riduzione dei costi aziendali, il sistema di approvvigionamento dei farmaci, la localizzazione di alcune sedi farmaceutiche, l’attivazione nelle farmacie comunali di nuovi servizi in ambito sanitario e socio assistenziale.....Al termine di questo percorso di risanamento, rilancio e valorizzazione dell’azienda si potrà tornare a riflettere, sulla base anche delle auspicabili evoluzioni normative del futuro dell’azienda e del suo ruolo nella realtà cittadina.”
2) Nel “Piano Strategico” presentato dal Sindaco a Dicembre, in discussione con la città in queste settimane vi è riportato “Per quando riguarda l’azienda speciale ASFM si avvierà il percorso di trasformazione in S.p.A. con l’elaborazione contestuale di un piano industriale di risanamento e di rilancio.”
Ora invece si annuncia la possibile vendita totale o parziale (o l'affitto?) ai privati, senza che siano state affrontate le criticità dell’azienda ben note a tutti e in parte già indicate nel documento programmatico del maggio 2011:
a) bilanci ancora in rosso.
b) una presenza di personale amministrativo eccessiva nell’organico dell’azienda senza che sia stato avviato nessun percorso per favorirne la parziale mobilità verso altri enti.
c) una localizzazione poco strategica di alcune sedi farmaceutiche con l'aggravante che nessuna proprietà dei locali  sia comunale.
Questo, in una realtà cittadina dove tutte le farmacie private hanno vicino un ambulatorio medico convenzionato con il S.S.N., con le farmacie pubbliche a cui non è stato consentito di sfruttare le possibili “sinergie” con le strutture sanitarie quali i distretti o la sede dell’ASL, avendo tra l’altro per contratto nazionale un costo dei dipendenti maggiore del settore privato.
Come si può, in questo quadro, parlare di privatizzazione e di affitto a privati? Cosa si vende o si affitta?
Sarebbe una svendita di un patrimonio dell’intera città e di un regalo a pochi. E svendere il proprio patrimonio, seppur in una fase di indiscussa difficoltà, è una politica miope, specialmente a fronte di benefici per la collettività (servizi sociali)  vaghi e non chiaramente identificati.
Riteniamo perciò che tutta la vicenda debba avvenire nella massima chiarezza, evitando precipitazioni sapendo che dobbiamo tutelare esclusivamente gli interessi della collettività.

Circolo SEL Terni 15/03/2012 

martedì 13 marzo 2012

Placido Rizzotto: "Il Comune di Terni chieda i Funerali di Stato e contribuisca alla sua tomba"

COMUNICATO STAMPA
Placido Rizzotto

A distanza di 64 anni la polizia Scientifica di Palermo ha risolto uno dei misteri più inquietanti legati alla mafia di Corleone: la scomparsa del sindacalista della Cgil Placido Rizzotto, il 10 marzo del 1948. Quella sera il giovane sindacalista venne rapito e poi ucciso dalla mafia per il suo impegno a favore del movimento contadino per l’occupazione delle terre. Il suo corpo fu gettato in una foiba a pochi chilometri dal suo paese natale. Le indagini sull’omicidio furono condotte dall’allora capitano dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa. Finalmente a distanza di oltre sessant’anni, i resti delle ossa di Rizzotto sono stati ritrovati. Gli esami effettuati sui resti di uno scheletro recuperato tre anni fa a Rocca Busambra, frazione nelle campagne limitrofe al paese in provincia di Palermo, hanno accertato infatti che quelle ossa appartengono proprio al sindacalista ucciso per la sua avversione alla criminalità organizzata.

In questi giorni dal quotidiano “L’Unità” è partito un’appello, lanciato dall’eurodeputato David Sassoli , per celebrare con funerali di Stato le esequie del giovane sindacalista corleonese. All’appello aderisco già migliaia di cittadini, esponenti politici come Nichi Vendola, Walter Veltroni, Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti per l’Associazione “Articolo 21”. Placido Rizzotto è un eroe civile che ci ricorda come l’antimafia nasca proprio dalle battaglie per il lavoro, per il superamento di forme selvagge e arcaiche di sfruttamento, anche per queste ragioni merita di essere ricordato con i massimi onori dalla nostra Repubblica.

SEL Terni Chiede al Sindaco e al Consiglio Comunale di sostenere la richiesta dei Funerali di Stato per Placido Rizzotto e di aderire alla proposta avanzata dalla CGIL Siciliana per contribuire alla costruzione della tomba del giovane sindacalista corleonese, inviando una pietra da ogni Comune d'Italia tipica del luogo di provenienza. La città di Terni potrebbe, secondo noi, fornire della pietra sponga della nostra Cascata, un materiale che in città ritroviamo spesso nei palazzi progettati dall’architetto Mario Ridolfi.


Circolo Comunale SEL Terni
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giovedì 8 marzo 2012

"Terni Senza Fili" - il WiFi a Terni


"Terni Senza Fili" 5 nuove arre WiFi Gratuite a Terni. Abbiamo chiesto alla Circoscrizione "Est" di richiedere l'estensione del servizio anche al Parco Campacci e all'area Canottieri - Campeggio di Piediluco.


Progetto TERNI SENZA FILI Comune di Terni
E' Ufficiale, da oggi a Terni sono attive 5 nuove aree WiFi GRATUITE che si vanno ad aggiungere a quelle già funzionanti del Parco giochi le grazie e a quella della Biblioteca.
Quindi si potrà navigare con i portatili, tablet e smartphone in modalità gratuita in Piazza Tacito, Piazza della Repubblica, Piazza Solferino, Giardini di Via Martiri della Libertà, ...Area Museo archeologico/Caos
per utilizzare appieno le aree è necessario registrarsi in alcune sedi comunali (ufficio Dematerializzazione/protocollo, URP in Piazza San Francesco).
Il servizio è erogato dal Comune di Terni Attraversi l'operatore telefonico INIT.
E' anche possibile la navigazione senza autenticazione esclusivamente su una decina di siti istituzionali territoriali.
Si sta già pensando all'espansione delle aree WiFi in altre zone.
Chi vuole già provare è attiva un'attivazione temporanea di un ora attraverso una semplice procedura web eseguibile direttamente dalle aree wifi.
Buona navigazione nomade a tutti!

martedì 6 marzo 2012

Un successo la Campagna "L'Italia Sono Anch' Io"

Ancora una volta la società civile si è dimostrata più matura della classe politica che la rappresenta. Oggi sono state depositate alla Camera dei Deputati le firme che i cittadini hanno raccolto nella campagna “L’Italia sono anch’Io”.
Più di 200.000 firme  a sostegno dei due progetti di legge che mirano a nuove “norme sulla cittadinanza” nel nostro paese e a favore di una maggiore “partecipazione politica e amministrativa e per il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalità”.
E’ interessante constatare ancora che, ma di questo non avevamo dubbi, come i cittadini del nord Italia siano impegnati nella lotta all’uguaglianza tra i popoli, a differenza di quello che esponenti politici xenofobi vorrebbero farci credere. Quasi 40.000 delle firme raccolte arrivano infatti da cittadini di Lombardia, Piemonte e Veneto.

Monica Cerutti, Responsabile diritti e cittadinanza nazionale SEL

"Alcuni treni arrivano sempre in anticipo..."

Non so voi, ma a me 'sto fatto che «il tempo è galantuomo» pare un po' una truffa per passarla liscia. Voglio dire: non era una decina di anni fa (undici, per la precisione) che prendevamo un sacco di botte in quel di Genova? E, nel prenderne un sacco e una sporta, non eravamo noi (o nostri amigos) quelli che dicevano: perbacco, ci vorrebbe proprio una tassa sulle transazioni finanziarie, tipo Tobin Tax, per dirne una, che ci metta un po' al riparo da 'sti squali maledetti della finanza? O anche: ma non sarebbe il caso di ribadire chiaro e forte che certi beni comuni, tipo l'acqua, non debbano essere privatizzati? Mi pare di ricordare che sì, dicevamo proprio queste cose, e nel dirle - e proprio per il fatto che le dicevamo - abbiamo assistito in prima fila alle manganellate sulle suorine e sui boy scout, alle cariche, ai caroselli di blindati, al fumo e ai proiettili vaganti (si, vabbé, vaganti...).
Ora, passati dieci anni e più, portati a casa quei bernoccoli, e quelle contusioni, e quelle umiliazioni, sentiamo dire dai potenti del mondo (pure quelli che ai tempi deliravano di «finanza creativa», ah, ah!) che in effetti una Tobin Tax non sarebbe niente male, e quanto all'acqua pubblica, beh, il popolo bue non era poi tanto bue, come volevasi dimostrare. E ora, tanto per portarci avanti col lavoro, ci prendiamo altre manganellate e rastrellamenti e caroselli di blindati per 'sta cazzo di ferrovia veloce che tremare il mondo fa. Per poi magari (sicuro) sederci sul divano tra dieci, quindici anni, e vedere certe inchieste in tivù, che so, l'ottimo Iacona, l'eccellente Gabanelli, raccontarci che abbiamo buttato alcuni miliardi, avvelenato un po' di gente, ammazzato un po' di ambiente, per un'opera inutile, costosa, dannosa. Pare di sentirli in anticipo, quei reportage: era necessario? Era utile? Quali cricche ci si sono ingrassate? Chi ci ha guadagnato?
Ecco, sarà pure galantuomo, 'sto tempo, ma a dirla tutta pare un po' stronzo. Dopotutto, a pensarci, non sarebbe la prima volta che ci picchiano, ci sparano e ci rastrellano perché abbiamo ragione.

Alessandro Robecchi - "il manifesto" 4/3/2012

venerdì 2 marzo 2012

TAV, l’appello per una trattativa

Dossier TAV "il manifesto" CLICCA QUI

Appello al Governo Nazionale della società civile, della cultura e della politica per la riapertura di un dialogo in Valsusa.
I Firmatari dell’appello chiedono con forza che il Governo Italiano risponda positivamente alla richiesta d’incontro da parte dei Sindaci della Valsusa affinchè si possa svolgere un confronto democratico con i territori direttamente interessati dall’opera.
Richiedono inoltre al Governo dei tecnici che si apra un confronto tecnico sul merito dell’opera.
Primi firmatari:
1) don Luigi Ciotti (presidente Gruppo Abele e Libera)
2) Livio Pepino (giurista, già componente Consiglio superiore magistratura)
3) Michele Curto (capogruppo Sinistra, ecologia e libertà, Comune Torino)
4) Ugo Mattei (professore diritto civile, Università Torino)
5) Marco Revelli (professore Scienza Amministrazione, Università del Piemonte orientale)
6) Giorgio Airaudo (responsabile nazionale auto Fiom)
7) Nichi Vendola (presidente Sinistra Ecologia Libertà)
8 ) Monica Frassoni (presidente Verdi europei)
9) Michele Emiliano (sindaco di Bari)
10) Luigi De Magistris (sindaco di Napoli)
11) Tommaso Sodano (vicesindaco di Napoli)
12) Paolo Beni (presidente nazionale Arci)