giovedì 17 luglio 2014

AST e governo devono ascoltare la voce dei lavoratori sul piano industriale


SEL chiede al sindaco Di Girolamo e alla governatrice Marini di respingere con fermezza l’esclusione dei sindacati dall'incontro a Palazzo Chigi il 17 luglio

COMUNICATO STAMPA

Non bastava il cambio improvviso e non motivato in modo convincente della proprietà e della dirigenza della AST. La convocazione dei sindacati in azienda proprio giovedì 17 luglio, per discutere del piano industriale, suona come una beffa: proprio nello stesso giorno, infatti, i vertici aziendali incontreranno, sullo stesso tema, le istituzioni a Roma, a Palazzo Chigi, dove invece i lavoratori non sono stati” invitati”. La convocazione dell’incontro in azienda assume così il sapore del “contentino” e soprattutto della manovra per assicurarsi che i lavoratori se ne stiano ben lontani dal tavolo decisionale.

SEL Terni è con decisione al fianco dei sindacati, che respingono quello che definiscono, giustamente “un atto di provocazione nei confronti dei lavoratori”, nel timore, purtroppo tutt’altro che infondato, che le strategie che sivogliono andare a definire in loro assenza siano fatte soprattutto di lacrime e sangue. Il destino delle acciaierie ternane non costituisce solo una questione locale, ma anche e soprattutto una grande questione nazionale. E per questo SEL chiede alla governatrice  Marini di parlare anche lei forte e chiaro, soprattutto con il governo, a sostegno dei lavoratori e dei loro sindacati, per un dialogo vero che non escluda né releghi in secondo piano nessuno dei soggetti coinvolti e richiami il governo a svolgere il ruolo di garante che gli compete nei confronti di tutte le parti nessuna esclusa soprattutto se è quella dei lavoratori. Indichi anche il governo qual'e' la sua politica industriale e se intende intraprendere azioni a tutela della centralità del sito ternano. 

Federica Porfidi
Coordinatrice Federazione di Terni

martedì 1 luglio 2014

SEL Terni sulla Giunta Di Girolamo



Inizia, in questi giorni, con uno strappo nei confronti di Sinistra Ecologia Libertà l'avventura della seconda Giunta Di Girolamo.
Abbiamo contribuito con lealtà a costruire la coalizione sin dall'inizio e, anche nei momenti di difficoltà che questo percorso ha incontrato, abbiamo generosamente lavorato per mantenere la ricchezza plurale di un centrosinistra da sempre radicato nella città.
Nelle settimane precedenti il voto del 25 Maggio ci siamo adoperati per presentare una lista aperta e inclusiva di un arco più ampio della sinistra ternana, dando vita alla lista Sinistra Ecologia Libertà - Sinistra per Terni, che rappresentava anche compagne e compagni usciti da Rifondazione Comunista non avendo condiviso il passaggio del loro partito fuori dal centrosinistra.
Avevamo fatto questa operazione con la volontà di rafforzare il profilo inclusivo di SEL nella città e contestualmente la coalizione, raccogliendo così le sollecitazioni, in questo senso, dello stesso Sindaco.
Definimmo allora una intesa forte e costruttiva tra le componenti della lista, alla presenza del Sindaco, per garantire la rappresentanza di tutte le articolazioni nella istituzione cittadina, nella sua espressione consiliare e di giunta, per far sì che il progetto politico per una sinistra più larga potesse continuare a svilupparsi nella città.
Questo, e niente di più, abbiamo rappresentato al Sindaco più volte in queste settimane, da ultimo nelle consultazioni in cui abbiamo consegnato le nostre proposte per la composizione della Giunta, certi che le cose dette due mesi prima non fossero parole scritte sull'acqua.
Invece, tutti i protagonisti dell'epoca hanno presto dimenticato, estromettendo Sinistra Ecologia Libertà dalla presenza nella massima istituzione ternana, con un atto di rottura politico la cui paternità va intestata al Sindaco e al PD, che scelgono così un profilo della coalizione diverso da quello che ha vinto le elezioni. La composizione della giunta denota un cambiamento di pelle delle forze in campo ed uno spostamento a destra del baricentro della coalizione. La presenza di alcuni assessori fa riferimento a mondi differenti da quelli che avevano composto il patto con il quale ci siamo presentati agli elettori, che non a caso hanno riscosso il consenso di chi, come il Prof. Guardalben, si era presentato alle elezioni in alternativa al Centro Sinistra. L’esclusione inoltre dalla giunta di personalità di riferimento della sinistra storica ternana, dal PDCI a personalità del PD espressione del mondo del lavoro, ci fanno temere che questo sia un disegno che porta a minimizzare la presenza della Sinistra nel governo della città. L’esclusione di SEL, come partito con un riferimento nazionale chiaro, ci sembra quindi non casuale, e la presenza della sola Francesca Malafoglia, seppur importante e di valore, non ci sembra sufficiente a rappresentare un puntello politico che garantisca la prosecuzione del progetto del Centro Sinistra a Terni ed in Umbria, ma rappresenti soltanto l’espressione civica di un legame che si vuole millantare a sinistra.
Tutte le decisioni del Sindaco e del PD sono legittime, ci mancherebbe, ma crediamo sia altrettanto legittimo sottolinearne l'assoluta mancanza di correttezza, umana, prima ancora che politica.
Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare in piena autonomia e coerentemente con le idee e il programma che avevamo presentato alla coalizione e alla città. Avevamo contribuito alla stesura di quel programma, mettendone al centro l'ambiente, l'urbanistica, la cultura e il sociale. Su questo, e su tutte le dinamiche politiche cittadine, in tutte le vicende che interessano la vita dei ternani, saremo presenti.
 Terni, 1 Luglio 2014
 Coordinamento Circolo Sinistra Ecologia Libertà Terni