lunedì 30 dicembre 2013

La decadenza degli Studios di Papigno

La decadenza degli Studios di Papigno

Siamo giunti alla fine della convenzione con Cinecittà sulla gestione degli Studios di Papigno e quello che temevamo già nella scorsa primavera, purtroppo per la città, si sta concretizzando.
Cioè, ad oggi, alla scadenza del contratto, non è assolutamente chiaro ciò che ne sarà degli Studios. I recenti articoli di stampa, infatti, se da un lato evidenziano la volontà dell'Amministrazione Comunale di interrompere finalmente il rapporto con Cinecittà, dall'altro portano in luce ritardi ed inadempienze da parte di entrambi i soggetti che probabilmente condurranno verso un contenzioso dall'incerto esito. Probabilmente, una chiarezza nelle scelte politiche di gestione del luogo, avrebbe avuto anche come risultato una maggiore efficienza nelle procedure amministrative ad esse collegate.
L'ipotesi ventilata qualche mese fa di un rinnovo del contratto con Cinecittà sembra superata dai fatti. La ex potente industria cinematografica romana versa in uno stato di crisi tale che difficilmente potrebbe essere interessata ad una continuazione del rapporto. Inoltre, considerando la gestione molto deficitaria degli Studios di Papigno, sarebbe insensato dare di nuovo in mano a Cinecittà un luogo che merita ben altra valorizzazione.
Noi abbiamo ripetutamente avanzato in questi mesi una soluzione di alto profilo: un concorso di idee di respiro europeo, una commissione d'alto livello con presenze significative rappresentanti il mondo della cultura, dell'architettura e dell'urbanistica; su questo tema importante abbiamo indicato all'AC la strada del confronto con la città.
Non vi è stata alcuna risposta né è stato avviato alcun serio e trasparente dibattito.
Noi crediamo fortemente che la città di Terni abbia bisogno di idee coraggiose, innovative, che guardino all'Europa piuttosto che all'ombelico della Conca.
E crediamo che le prossime elezioni amministrative si misureranno anche sulla capacità di coinvolgere i cittadini in qualcosa che vada ben al di là della gestione ragionieristica e quotidiana della città. Ripetiamo ancora una volta che Terni ha bisogno di un progetto, di una visione di città almeno decennale che vada oltre le scadenze elettorali. In altri termini, come vorremmo Terni tra dieci, vent'anni: compito della politica è anche immaginare...
Sinistra Ecologia Libertà di Terni è pronta a questa sfida.
Il sindaco, le altre forze del centrosinistra, la città sono pronti?
Più volte abbiamo invocato un colpo d'ala da parte dell'attuale amministrazione.
La vicenda di Papigno dimostra, ancora una volta - ahi noi, che questo cambio di passo tarda ad arrivare. E Terni non lo merita.

Sinistra Ecologia Libertà
Circolo di Terni
30 dicembre 2013

sabato 28 dicembre 2013

70 anni fa la fucilazione dei fratelli Cervi

Ma io scrivo ancora parole d'amore,
e anche questa è una lettera d'amore,
alla mia terra. Scrivo ai fratelli Cervi
non alle sette stelle dell'Orsa: ai sette emiliani
dei campi. Avevano nel cuore pochi libri,
morirono tirando dadi d'amore nel silenzio.
(Salvatore Quasimodo)




venerdì 20 dicembre 2013

SEL TERNI su coalizione centrosinistra

L’anno che sta per terminare ha reso ancor più fragile il sistema economico e produttivo nazionale, accentuando drammaticamente le difficili condizioni di vita di milioni di italiani. Ci sono stati inoltre tre passaggi che hanno rappresentato per la politica e più precisamente per  la sinistra, un segnale forte di distacco  dalle istituzioni che rischia di divenire irrecuperabile.
 Tre momenti tra loro molto diversi, elezioni politiche 2013, primarie del PD, proteste e manifestazioni di questi giorni,  che hanno però un filo comune rappresentato da una forte insofferenza nei confronti della politica e dalla richiesta di un profondo cambiamento.
Siamo perciò convinti che il centrosinistra, che si appresta a costruire anche a Terni una proposta di governo per la prossima scadenza elettorale, debba ripartire da qui, per costruire un progetto che guarda al futuro con la consapevolezza che la Terni di oggi è molto diversa da quella di cinque anni fa. Se a Terni, infatti,  non ci sono state ancora le manifestazioni  che hanno interessato tante città italiane, non significa che non sia presente anche da noi esasperazione e disperazione.
 L’ampia partecipazione alle primarie del PD per la scelta del Segretario è senz’altro un fatto positivo. E’ indubbio che i risultati ottenuti  in Umbria e a Terni da Renzi e, con meno forza, da Civati dimostrano in maniera evidente che essi sono stati percepiti come forti attori di cambiamento. Raccogliere questa sfida nei territori è certamente complesso, ma è da qui che la coalizione dovrà ripartire per ricondurre con maggior incisività le istituzioni al servizio della città. Un cambiamento che riguardi innanzitutto  il rapporto tra politica ed istituzioni ed i meccanismi di regolazione tra  potere e cittadini, favorendo una partecipazione attiva e permanente.
 Di fronte alla gravissima crisi economica ed alle conseguenze sulla capacità di tenuta della città, occorrono parole nuove, un’altra agenda politica ed una diversa scala di priorità. Una politica sociale che sappia dare risposte sulla casa , sulle precarietà, sulle vecchie e nuove povertà attraverso una rete di protezione sociale per tutti, dalla donna che lavora al giovane disoccupato, dal bambino che ha diritto a vivere in una città che favorisca la sua crescita agli anziani sempre più numerosi;  una riqualificazione urbana dell’esistente e degli spazi abbandonati , che rilanci un’ edilizia sostenibile e di qualità e nello stesso tempo riconnetta lo spazio urbano come luogo di socialità; una forte politica ambientale che sappia gestire in maniera sostenibile rifiuti e mobilità, prendendo ad esempio quanto di meglio è stato realizzato in Italia ed in Europa; la difesa ed il rilancio dei presidi del sapere e della cultura ad iniziare dall’Università, volano indispensabile per una presenza industriale che vede oggi messi in discussione i punti di eccellenza , acciai speciali e chimica verde, che dovranno essere anche per il futuro fulcro di uno sviluppo manufatturiero sempre più rispettoso del territorio, dell’ambiente e della salute, per dare risposte al tema principale che rimane quello del lavoro .
Insomma, il centrosinistra a Terni deve proporre un forte, ambizioso e radicale progetto riformatore per ritrovare il suo popolo, altro che inseguire forze moderate, espressioni di quell’ideologia neoliberista  che è fra le cause scatenanti della crisi che stiamo vivendo. Pensavamo che la sconfitta subita alle elezioni di Febbraio avesse insegnato qualche cosa.
E’ sbagliato affermare che noi poniamo paletti, vogliamo invece aiutare la sinistra ternana a rinnovare se stessa per riscrivere un patto con le donne e gli uomini della nostra città, promuovendo un confronto sulle idee e sulle linee guida programmatiche, attorno alle quali costruire una nuova coalizione di centrosinistra con un quadro chiaro e ben definito nelle alleanze e nei programmi, con un percorso che preveda anche il ricorso alle primarie.
 Per questo occorre, con molta umiltà da parte di tutte le forze del centrosinistra,  aprire una fase di ascolto e di confronto che coinvolga l’intera città, facendo della partecipazione il fulcro centrale non solo di questa fase politica, ma l’essenza dell’agire della coalizione di centrosinistra per una nuova stagione di Governo di Terni.
Da alcuni mesi noi stiamo facendo questo,  sui temi del decentramento , di un diverso sviluppo urbano, del commercio, della mobilità e del diritto all’abitazione, con incontri che continueranno nelle prossime settimane anche su altri temi. Noi ci siamo, come partito di sinistra, con le nostre idee e le nostre esperienze,  con la consapevolezza che da qui passa la costruzione di una sinistra utile per  una città più giusta e vivibile. A questa sfida siamo interessati a partecipare, ad alchimie politiciste fatte di conti a tavolino e di liste inventate per forme di riciclaggio di ceto politico, francamente no.

Terni, 19,12,2013

SEL TERNI su Delibera Giunta di adesione a rifiuti zero

Con l'approvazione avvenuta mercoledì scorso da parte della Giunta Comunale di Terni della delibera di adesione alla strategia Rifiuti Zero entro il 2020 si conclude una parte significativa di un percorso lungo e dagli esiti inizialmente non scontati che ha visto Sinistra Ecologia Libertà in prima fila, insieme ad altre forze politiche e associative, per un rovesciamento delle logiche di gestione dei rifiuti che avevano caratterizzato le precedenti amministrazioni cittadine.
L'eliminazione dell'incenerimento dal ciclo di chiusura dei rifiuti era stato già acquisito nel dicembre scorso con le modifiche apportate al Piano d'ambito dell'ATI 4. Adesso il percorso si qualifica ulteriormente con la previsione di realizzare finalmente un impianto per il trattamento dei rifiuti a freddo e con il rinnovato impegno dell'Amministrazione Comunale affinché il nuovo soggetto gestore del servizio estenda il sistema di raccolta “porta a porta” approntando, nel contempo, una campagna di informazione efficace da integrare con sistemi premianti per gli utenti virtuosi e sanzionatori per quelli inadempienti.
Abbiamo sempre detto che quella dei rifiuti era una battaglia che si poteva vincere concretamente solo se prima si fossero ribaltate vecchie logiche amministrative. Questo atto, che segue atti analoghi adottati dal Consiglio Comunale, va nella giusta direzione.
Adesso resta la sfida della realizzazione concreta degli obiettivi previsti. Ci auguriamo che la nuova amministrazione sappia far propri questi impegni, proseguendo su questa strada senza tentennamenti e ambiguità e che riesca a coinvolgere i cittadini affinché riducano, recuperino, riutilizzino e riciclino i rifiuti, senza questa collaborazione nessun obiettivi potrà infatti essere raggiunto.

Circolo Sinistra Ecologia Libertà Terni

martedì 10 dicembre 2013

2° congresso SEL Terni: la relazione di Federica Porfidi

La strada giusta

Ce l’eravamo detto la volta scorsa: far nascere un nuovo movimento, un nuovo partito: Sinistra Ecologia e Libertà, farlo nascere nell’Italia in decadenza del XXI° secolo, nel mondo globalizzato della crisi economica e finanziaria, nella crisi della politica ed insieme della sinistra, sarebbe stata una bella partita . Una partita che  richiedeva coraggio, ambizione e anche un po’ di insana follia. Eppure eccoci qua , nel pieno della partita  a guardarci in faccia, a tirare le somme di queste prime battute, mentre tutto intorno a noi ed insieme a noi è cambiato e sta cambiando, eccoci qua per tracciare ed imboccare insieme la strada giusta.
Non possiamo nasconderci che il percorso è ancor più impervio di quanto l’avessimo immaginato. Alcune difficoltà le avevamo intraviste, lette ed anche purtroppo preconizzate.

2° Congresso SEL Terni: odg approvati, documenti ed eletti

il verbale della commissione che convalida il congresso

lunedì 2 dicembre 2013

Concluso il Secondo Congresso di SEL Terni

Si è tenuto sabato 30 Novembre il secondo congresso della Federazione ternana di Sinistra Ecologia Libertà che ha eletto i delegati ai congressi regionale e nazionale  previsti nel prossimo mese di gennaio.
Sono stati eletti, inoltre, la Commissione di Garanzia e l’Assemblea Provinciale che dovrà,  a sua volta, nominare il coordinatore provinciale.
Il congresso si è svolto in un momento particolarmente complesso della vicenda politica nazionale, con il nostro partito all'opposizione del governo delle larghe intese e con ormai prossime importanti scadenze elettorali per il rinnovo del Parlamento Europeo e dei Consigli Comunali,  che nella nostra Provincia riguarderanno ventiquattro comuni, con Terni e Orvieto su tutti.
Il confronto è quindi ruotato, inevitabilmente, su questi due cardini, alimentato anche dal contributo dei rappresentanti delle altre forze politiche e delle associazioni invitate per un congresso che non è stato solo un momento di confronto e di bilancio interno e ha rappresentato un'occasione di apertura più ampia a tutte le realtà del territorio.
Molto partecipato, in tempi in cui questo non è un elemento scontato, il dibattito seguito alla relazione della coordinatrice uscente Federica Porfidi che ha fatto emergere la chiara volontà di Sinistra Ecologia Libertà di lavorare con convinzione a costruire su solide basi un'alleanza di centrosinistra dai confini chiari e definiti  che, pur riconoscendo un valore positivo alle esperienze amministrative in scadenza di mandato, sia in grado di rappresentare una nuova fase di cambiamento e innovazione per le nostre città. Il nuovo centrosinistra potrà nascere solo se si riporteranno con convinzione al centro del dibattito e dell'azione amministrativa i temi sociali, il lavoro, la tutela dell'ambiente, i diritti, la cultura e la partecipazione . Un cambio di passo chiaro e privo di ambiguità è la sola risposta credibile che si può dare per contrastare qualunquismi e tentazioni di maggioranze alternative valide sulla carta, ma opache perché deboli di contenuti e di efficacia.
Un congresso che ha ribadito, anche nelle conclusioni di Maria Luisa Boccia, presidente dell’Assemblea Nazionale,  una linea autonoma e caratterizzante di Sinistra Ecologia Libertà che resta nell'alveo di un'alleanza di centrosinistra solo se capace di incidere fattivamente nella definizione delle strategie e delle azioni di tale alleanza.

Sinistra Ecologia Libertà Terni

Terni, 02/12/2013

giovedì 28 novembre 2013

Zara (SEL) su situazione lavoratori Provincia Terni


Luciano Zara

Le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori della Provincia di Terni, rappresentano il frutto avvelenato delle politiche populiste avviate dal Governo Monti e proseguite da Letta.
Tra riordino, accorpamenti o taglio delle Provincie, siamo arrivati ad averne 26 per le quali non ci sono stati rinnovi elettorali nei mesi scorsi e sono state quindi commissariate, in attesa di una legge che definisse il futuro dell’Ente Provincia, i compiti che devono rimanere e quelli da trasferire, insieme al personale,  ad altri Enti.
Ora, a pochi mesi dalla scadenza della consiliatura per altre 45 Provincie, compresa quella di Terni, il Governo decide di rinviarne il rinnovo, con un provvedimento tampone, senza certezze  per il futuro  tranne che il dimezzamento delle risorse trasferite agli Enti.
In questo quadro, alcuni mesi fà, chiedemmo al Presidente Polli una rigorosa azione di risparmi da destinare alle attività più urgenti, manutenzione strade e scuole soprattutto.

Cento: "Autostrada E45: opera dannosa e inutile"

"Il progetto di trasformazione della E45 in autostrada Orte-Mestre si configura come un'altra opera dannosa e sbagliata.
Dannosa per il pesante impatto ambientale ed economico, sbagliata perché ripropone una mobilità fondata sui mezzi pesanti e altamente inquinanti.
Gli stessi costi di questa opera ricadranno sui cittadini altro che esenzione dai pedaggi per i residenti locali.
Il governo Letta infatti sta forzando la mano per mettere a pagamento tutto i raccordi autostradali utilizzati dai residenti :basta vedere i tentativi di introdurre pedaggi obbligatori sul GRA di Roma.
Il coordinamento nazionale di SEL è fortemente contrario a questo progetto, attiva i propri gruppi parlamentari a una dura opposizione, sostiene nei territori interessati le mobilitazioni dei cittadini e dei lori comitati."
Paolo Cento (coord.naz.le sel e resp.le ambiente)

il comunicato di SEL TERNI
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domenica 24 novembre 2013

"La Strada Giusta" Congresso della Federazione SEL di Terni


“La strada Giusta” è  questo lo Slogan scelto per il II congresso di Sinistra Ecologia e Libertà, che si terrà a anche a Terni nella sede provinciale di Via del leone 44, il 30 novembre a partire dalle ore 9,00.


Una discussione  congressuale che potrà indicare la strada giusta per portare l'Italia fuori dal declino in cui è imprigionata, i temi centrali della discussione saranno la visione nuova del mondo, della politica e della sinistra. In una fase cosi complessa ribadiamo la nostra contrarietà al governo delle larghe intese, un governo che “galleggia” sui problemi drammatici del paese  senza trovare soluzioni  realmente valide.  Dobbiamo essere   pronti al cambio di fase, abbiamo il dovere, con questo congresso, di collocarci in maniera efficace dentro la crisi,  riuscendo a fare due cose contemporaneamente: contribuire alla ricostruzione di un orizzonte di valori e non rinunciare all'esercizio quotidiano della politica. 

Attraverso l’ascolto e la condivisione, pratiche proprie del dna di Sel, dobbiamo  continuare a favorire la costruzione di reti, la costruzione di pratiche sociali, di alleanze e di mediazioni continuando ad aprirci verso il “mondo esterno” . I temi come la centralità del lavoro, la sua dignità, il suo peso simbolico sulla scena pubblica dovranno diventare gli ingredienti per una conversione ecologica dell’economia,  innescando così un processo virtuoso e reale che garantisca la fuoriuscita dalla crisi. Il congresso vuole sviluppare  una forte azione politica verso un’altra Europa e con queste argomentazioni Sel dovrà inserirsi nel campo del Socialismo Europeo; uno spazio largo e inclusivo, capace di dialogare con altre forze politiche come i Verdi e la sinistra Europea e con tutte le culture politiche che si muovono in senso progressista, ecologista ed europeista.

Su queste linee guida  espresse anche nel documento di Nichi Vendola  si aprono i lavori congressuali della provincia Terni il 30 novembre e per non tradire quei principi di apertura e di condivisione verso  la società e il mondo  politico, la giornata inizierà alle 9.00 con i contributi delle associazioni territoriali, delle categorie sindacali e delle forze politiche. Si proseguirà poi con la presentazione delle varie proposte congressuali e i contributi degli iscritti, per poi avviarsi  verso le votazioni finali nel pomeriggio per la nomina della segreteria provinciale , i delegati che andranno all’assemblea regionale e quella nazionale, concluderà i lavori congressuali  Maria  Luisa Boccia, presidente dell’assemblea nazionale di Sinistra Ecologia e libertà.

  • IL PROGRAMMA DEL CONGRESSO


domenica 17 novembre 2013

Ancora autostrade...

Comunicato Stampa SEL Terni

Le larghe intese del Governo nazionale sbarcano anche nella nostra regione con i toni trionfanti che accompagnano la notizia che il CIPE ha sbloccato il progetto che prevede la trasformazione del tratto umbro della E45 in autostrada nell'ambito di un piano di intervento più esteso che prevede il collegamento autostradale A1-A4 da Orte a Mestre.

Cosa ci sia da esultare, veramente, non riusciamo a comprenderlo.

I costi sono esorbitanti, oltre 9 miliardi preventivati (e siamo in Italia...), a carico in parte dello Stato e in parte del soggetto privato che realizzerà l'opera (project financing); il rischio, per effetto dei crediti di imposta, è che il costo ricada, alla fine, totalmente sulle spalle dei contribuenti. E proprio la mancanza di fondi aveva per molto tempo tenuto bloccata l'opera in questione. Una volta realizzata, via al pedaggio (al di là di quanto sbandierato anni fa, forse per pura propaganda...), con l'effetto che l'unica strada di grande comunicazione presente in Umbria diventerà a pagamento.

Tralasciando, come riportano alcuni organi di stampa, i presunti legami politici vantati dalla società che appare favorita nell'appalto per la realizzazione dei lavori, crediamo che bastino alcune semplici riflessioni per definire folle tale progetto.

L'adeguamento (leggasi allargamento della sede stradale, viadotti, svincoli, apertura di cave, etc.) avrà un impatto ambientale imponente in territori già in parte compromessi sotto il punto di vista idrogeologico come anche la cronaca di questi ultimi giorni ha evidenziato. Se ci sono soldi, non sarebbe il caso di investirli nella tutela di un territorio che l'uomo ha reso sempre più fragile? Da anni sosteniamo che la maggiore e la più importante opera pubblica di cui l'Italia ha veramente bisogno è la sistemazione e la messa in sicurezza del territorio. Tante piccole opere pubbliche invece di faraoniche, roboanti e inutilmente costose Grandi Opere.
L'ANAS in questi avrebbe dovuto investire nella manutenzione e adeguamento della E45 più di quanto abbia fatto: volutamente?
Il mito dell'autostrada come modernità è oggi superato, reso obsoleto da uno sviluppo che o è sostenibile o non può più essere. La tanto citata Europa va in una direzione opposta rispetto alla viabilità: alternativa, dolce, ossia sostenibile. Inoltre, recenti dati indicano un calo del traffico autostradale di circa il 2% su base annua.

Quei soldi, se ci sono, vadano alla modernizzazione della rete ferroviaria e al sostegno del suo sistema di trasporto regionale che è al collasso e costringe i pendolari a condizioni di vita indecenti. O alla manutenzione del percorso attuale della E45.

Sinistra Ecologia Libertà ritiene che un nuovo centrosinistra che si candida alla guida del territorio abbia bisogno di nuove idee e fantastici colpi d'ala. E l'autostrada, certamente, non è una nuova idea.

Terni, 13/11/2013


Circolo SEL Terni

giovedì 14 novembre 2013

Congresso della Federazione di Terni


Si svolgerà sabato 30 novembre con inizio alle ore 9,00 presso la Sala dei Centopassi in Via del Leone 44 a Terni il secondo Congresso della Federazione di Terni di Sinistra Ecologia Libertà.

martedì 29 ottobre 2013

SEL Terni su ricandidatura Di Girolamo

COMUNICATO STAMPA

Sono trascorsi dieci giorni dall’annuncio del Sindaco Di Girolamo in riferimento alla sua disponibilità a ricandidarsi per il secondo mandato amministrativo.
Annuncio  che ha introdotto  un elemento di chiarezza nel dibattito politico cittadino, sviluppatosi  nelle ultime settimane sui continui annunci di liste civiche, molte delle quali vere e proprie “foglie di fico”.
Il Sindaco, in una conferenza stampa, ha fatto un bilancio dell’attività di questi cinque anni, dei risultati raggiunti e delle difficoltà che si incontrano  ad amministrare oggi le istituzioni locali.

lunedì 21 ottobre 2013

Precisazione su articolo Umbria24 su Studios Papigno


  • Alla Redazione di Umbria24.it

Nota in riferimento al vostro articolo di domenica 20 ottobre sugli Studios di Papigno 


Sinistra ecologia libertà è impegnata quotidianamente in un attento lavoro politico, in relazione con il suo amministratore attualmente impegnato, per lo sviluppo del territorio e il lancio di nuovi progetti che sappiano trovare nuove soluzioni a vecchi problemi.Per questo eravamo naturalmente a conoscenza del bando regionale, bando interessante ma non esaustivo della complessità del sito di Papigno.


Il bando regionale a cui si fa riferimento, secondo noi, incide poco nella sostanza della questione da noi sollevata, primo perché il bando, che mira principalmente al recupero architettonico/strutturale del sito non riguarda gli studios cinematografici e inoltre perché non vincola le scelte dell'Amministrazione Comunale nella scelta dei soggetti con cui attivare partenrships. Oltre al fatto che la tempistica del bando, naturalmente, mal si coniuga con la scelta dell'eventuale rinnovo della convenzione con Cinecittà che, lo ricordiamo, è in scadenza a dicembre di quest'anno.


Ultima nota a margine, è il Sindaco Di Girolamo il referente per la gestione degli studios e non, come l'articolo sembrerebbe far intendere, l'assessore Guerra.


Apprezzando l'attenzione per il nostro comunicato e altresì lo sforzo di arricchirlo con osservazioni  “terze”, che non sempre, ci mancherebbe, debbono coincidere con quelle da noi espresse, ma riteniamo che le nostre ragioni siano corrispondenti allo stato dei fatti e crediamo che si debbano evitare letture forzate


Certi che vogliate dare il giusto rilievo alle nostre osservazioni, porgiamo distinti saluti.


21/10/2013 Circolo SEL Terni
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lunedì 7 ottobre 2013

Per una nuova fase della partecipazione e del decentramento a Terni - Le proposte di SEL

 E' stato presentato stamattina il documento di SEL con le proposte per la riorganizzazione degli strumenti di decentramento e partecipazione che dovranno sostituire le Circoscrizioni.
Non si tratta di un progetto organico e completo, ma il punto di avvio di una discussione su questi temi che vorremmo allargare non solo all'Amministrazione Comunale, ma anche agli attuali consigli di Circoscrizione, alle associazioni e ai cittadini. Un percorso che secondo noi andava già avviato da parte dell'Amministrazione Comunale, visto che la legge che abroga le Circoscrizioni nelle città sotto i duecento mila abitanti è del 2010. Non avendo rappresentanti nel consiglio comunale, nei prossimi giorni presenteremo la proposta al presidente del consiglio comunale e all'Assessore al decentramento, con la richiesta di avviare da subito una discussione sul tema.

SEL Terni comunica anche la propria adesione alla manifestazione "Costituzione: la via maestra" che si svolgerà a Roma Sabato 12 ottobre. Per partecipare ci stiamo organizzando in treno, l'appuntamento è alla stazione di Terni la mattina di sabato 12 alle ore 11, per prendere poi il treno delle ore 11.23.


CIRCOLO SEL TERNI



Segue il testo del documento:

La democrazia può resistere alla minaccia autoritaria soltanto a patto che si trasformi, da “democrazia di spettatori passivi”, in “democrazia di partecipanti attivi”, nella quale cioè i problemi della comunità siano familiari al singolo e per lui importanti quanto le sue faccende private.

(E.Fromm, Avere o essere?, 1976)



DECENTRAMENTO E PARTECIPAZIONE: UNA STORIA TERNANA

L’esperienza del decentramento a Terni ha costituito un aspetto importante degli ultimi 40 anni di vita politico-istituzionale della città.

Terni è stata una delle prime città d’Italia a costituire i Consigli di Quartiere, nei primi anni 70, innestandosi in quella forte richiesta che cresceva nel Paese, che portò a importanti esperienze di partecipazione diretta nel mondo del lavoro, nella scuola oltre che nel governo delle città.
Essi, pur non avendo deleghe né risorse da gestire direttamente, hanno rappresentato un innovativo strumento di coinvolgimento popolare al governo cittadino, partecipando alle scelte dell’Amministrazione Comunale con un ruolo attivo e propositivo.

martedì 1 ottobre 2013

La crisi ternana

Comunicato stampa

Le notizie circolate e poi smentite circa l’ennesimo slittamento dei termini della vendita dell’Ast non fanno che accrescere l’incertezza, aumentando le preoccupazioni sul futuro del polo siderurgico ternano, unico produttore italiano di acciaio inossidabile e polo estremamente significativo per la qualità ed il carattre integrato delle produzioni nella più ampia dimensione mondiale dei mercati siderurgici.

La vendita dell’Ast, imposta ad Outukumpu dalla Commissione antitrust Europea, si trascina oramai da più di un anno.
Quali sono le ragioni? Noi pensiamo non siano solo finanziarie.
Lo stabilimento ternano rischia di pagare un rischio altissimo, se sono vere anche le recenti notizie sulla modifica dei rapporti commerciali con Messico ed Alabama.
Non si capisce più se i criteri per cui era stata imposta la vendita rimangono validi oppure no.
C’è, di fatto, che nei tempi previsti è stata presentata una sola offerta vincolante, rispetto alla quale Outukumpu gioca al rinvio, con avvertimenti e manovre poco trasparenti.
Il sito ternano, per mantenere il livello di eccellenza raggiunto negli anni, ha bisogno di essere inserito integralmente in un grande gruppo industriale che continui negli investimenti necessari a garantire la sua permanenza nei mercati internazionali e l’utilizzo pieno delle capacità produttive.
E’ assolutamente necessario, quindi che il Governo Italiano ed il Vice-Commissario Europeo On. Tajani, dopo le assicurazioni date nei mesi scorsi, portino a casa rapidamente il risultato, poichè il tempo non gioca a favore di una soluzione positiva.
Questa vicenda si inserisce in un quadro preoccupante di dinamiche che gravano sull’assetto industriale della conca ternana, per cui è necessario arrivare ad una lettura unitaria di questa realtà produttiva così importante per l’Umbria e per l’Italia.
C’è un’altra vertenza in questo contesto, che ha una forte urgenza per le questioni occupazionali e le prospettive che vi sono connesse.
La Regione, insieme alle Istituzioni locali ed al sindacato, pur tra contraddizioni ha prodotto una utile iniziativa.
Sosteniamo in modo convinto il proseguimento di questo impegno, finchè esso non arriverà a conclusione.
L’ISRIM rappresenta uno snodo fondamentale della ricerca scientifica ternana ed umbra, assai significativo per i suoi asset tecnologici, malgrado la parziale privatizzazione degli anni passati non ha dato esiti positivi.
Considerato l’alto livello tecnologico e le potenzialità di ricerca della struttura, riteniamo possibile una prospettiva di rilancio, fondata sulla ricerca di partner industriale di valore umbro e nazionale.
Chiediamo alle istituzioni di continuare ad impegnarsi in questa direzione con tenacia e lungimiranza.

Luciano Zara - Coordinatore del circolo S.E.L. di Terni


Terni, 27/09/2013

venerdì 27 settembre 2013

Papigno: un dibattito è impossibile?

Gli articoli recentemente apparsi sulla stampa che riportano l'intervento del Sindaco Di Girolamo sulla questione di degli Studios di Papigno sembrerebbero dimostrare, ancora una volta, la volontà da parte dell'Amministrazione Comunale di differire la ricerca di una soluzione concreta per la gestione di quell'area e la perseveranza nel non riconoscere una gestione pressoché fallimentare dell'attuale gestore, ossia Cinecittà.
Ventilare l'ipotesi di una proroga alla scadenza del contratto di gestione (prevista per il 31 dicembre 2013) senza avere di fronte alcun serio e realistico piano industriale dell'area è, riteniamo, profondamente sbagliato. Nella sostanza e nella forma.
Della sostanza abbiamo appena scritto: perché dare una proroga a chi non ha, per lunghi anni, ben gestito?
Nella forma, perché appare, nelle migliore delle ipotesi, come una ciambella di salvataggio gettata in mare ma non richiesta, poiché non risulta ad oggi alcuna proposta in tal senso da parte dell'attuale gestore. Quindi, tale ipotesi appare in realtà più tesa a salvare dal naufragio proprio l'A.C., completamente incapace di individuare un'ipotesi di reale rilancio dell'area.

Da tempo Sinistra Ecologia Libertà ha proposto una discussione sugli Studios di Papigno, avanzando proposte secondo noi innovative e trasparenti, come il concorso di idee di alto livello, in grado, forse, di lanciare l'area in un contesto europeo. E, forse, rispondenti a quelle “idee alternative” evocate dallo stesso Di Girolamo nel suo intervento. L'A.C. ha glissato sull'argomento.
Riteniamo che sia dovere dell'amministrazione aprire finalmente un dibattito pubblico su questo tema (come su altri), non lasciando che sia troppo tardi per scelte coraggiose e di interesse veramente pubblico.

Circolo SEL Terni

26/09/2013

venerdì 20 settembre 2013

Città Giardino europea

Lo scorso fine settimana, nell'ambito del festival d'architettura organizzato dai GATR, c'è stata la sperimentazione, in alcune vie di Città Giardino, di un'area “Zona 30”, che ha visto una riqualificazione del sistema di mobilità e dello spazio pubblico.
Con pochi e semplici accorgimenti, è stato “rivoluzionato” una parte di quartiere, rendendo la viabilità più sicura per ciclisti e automobilisti (riducendo la velocità e aumentando la visibilità agli incroci), garantendo maggiore vivibilità ai residenti degli spazi antistanti le proprie abitazioni e vivacizzando anche esteticamente delle vie altrimenti ridotte a semplici strade di passaggio e di parcheggio.
Ulteriori vantaggi sono l'abbattimento delle emissioni inquinanti in atmosfera (l'accelerazione, infatti, si riduce) e l'abbassamento della rumorosità del traffico.
L'intervento è stato oggetto di confronto spontaneo con gli abitanti della zona, ottenendo confortanti riscontri e qualche critica.
SEL Città Giardino lo ritiene un esperimento valido, assolutamente riuscito e invita l'Amministrazione Comunale a predisporre un piano “Zona 30” permanente per l'intero quartiere, tenuto conto che quello di Città Giardino più di altri si presta a questo tipo di sistemazione, anche in considerazione dei costi contenuti che tale tipo di intervento comporta. 
Sarebbe auspicabile, poi, che tale sperimentazione fosse esportata anche in altre zone della città, seguendo lo stesso metodo di partecipazione e di condivisione applicato a Città Giardino, in modo che Terni, almeno in questo, sia al passo con le migliori esperienze delle città europee più avanzate.

SEL Città Giardino

Terni, 19/09/2013

mercoledì 11 settembre 2013

SEL e i prezzi dei biglietti di Umbria Mobilità: «Annullare l’aumento e incrementare i controlli»


LA GATTA FRETTOLOSA.........

La delibera della Giunta Comunale di Terni del 30 Agosto, con la quale è stato dato parere positivoalla proposta di Umbria Mobilità, ha alimentato tanta confusione e scatenato moltissime proteste.
È vero che la decisione della Giunta non ha accolto una parte delle richieste avanzate,  come è vero che su alcuni punti contestati ha spiegato meglio la propria posizione.
Rimangono però, alcuni punti su cui non siamo d’accordo.
Innanzitutto il metodo seguito.
Una decisione così significativa è stata assunta in solitaria, senza il coinvolgimento del Consiglio Comunale nè delle parti sociali rappresentanti degli utenti.
questo proposito crediamo sia ora che la Regione dell’Umbria si doti di una moderna e funzionale legge sulla partecipazione che preveda l’insieme delle procedure da attivare da parte di tutte le Istituzioni umbre, in tutte le occasioni in cui sia necessario un ampio coinvolgimento della società umbra.
Nel merito, riteniamo che l’aumento del 30% del costo del biglietto ordinario e quelli degli abbonamenti rischiano di rendere ancora meno attrattivo l’uso del trasporto pubblico.
Questo provvedimento, infatti, si somma a scelte come l’eliminazione di alcune corsie preferenziali attuata negli ultimi anni, alla vetustà dei mezzi impegnati nel ternano, (è abbastanza frequente incontrare mezzi di Umbria Mobilità bloccati lungo le strade durante il servizio) nonchè alla cattiva abitudine dei cittadini ternani ad usare di meno la propria auto.
Ci sembra velleitario  anche il proposito di far cassa per riequilibrqre i conti di U.M., perche il rischio che alla fine diminuiscano, appunto, gli utenti.
Forse allora le Istituzioni devono fare il “lavoro sporco” per favorire la vendita ai privati?
Andrebbero invece utilizzate meglio le risorse umane a disposizione, perchè insieme ad eventuali soluzioni tecnologiche si possa meglio combattere l’alto tasso di evasione del pagamento nelle tratte urbane.
Una maggior controllo a bordo, permetterebbe inoltre la psperimentazione di tariffe legate all’effettiva percorrenza.
Per queste ragioni pensiamo debba essere revocata la discussa delibera, attivato un veloce ma intenso confronto con con tutte le parti coinvolte e diluire l’eventuale aumento che si riterrà necessario nel triennio 2013/2015, con l’istituzione di una nuova taruffa di 70 centesimi per 30 minuti  di corsa.
Terni, 10 Settembre 2013

Sinistra Ecologia Libertà Circolo di Terni

giovedì 29 agosto 2013

SEL: "Diversificare le tariffe dei parcheggi"

Tra pochi giorni, a Terni, ci saranno due importanti novità nel settore del parcheggio a pagamento.
Dal 1° Settembre aumenterà di 10 centesimi la prima ora nei parcheggi coperti di Corso del Popolo e di Piazza San Francesco, i quali il rimarranno aperti fino a mezzanotte Venerdi, Sabato e Domenica.
Saranno infine trasformati a pagamento circa 150 spazi nelle vie adiacenti il Parcheggio di Corso del Popolo.
Riteniamo accettabile l’aumento di 10 centesimi  considerando che in molte città anche vicine le tariffe sono comunque più elevate, valutiamo positivamente inoltre che si sia aumentata solo la prima ora di sosta.
A tal proposito, avanziamo due proposte, partendo dall’idea che l’individuazione dei parcheggi a pagamento e la loro tariffazione non debba essere solo uno atto per far cassa, bensì uno strumento per governare la mobilità automobilistica nella città.
Avendo tre grandi parcheggi a pagamento attorno al centro cittadino chiuso al traffico veicolare, proponiamo che la diversificazione oraria che si creerà con le nuove tariffe, sia ancora più spinta, diminuendo il costo per le ore successive alla seconda.
Questo per invogliare a sostare più a lungo per passeggiare e fare acquisti chi, arrivando in auto dalle zone più esterne della città o da fuori, decide di utilizzare i parcheggi a pagamento per accedere al centro cittadino.
Sempre con lo stesso obiettivo si potrebbe intervenire sugli spazi blu a pagamento, diversificando la tariffa oraria in base alla vicinanza alla ZTL, lasciando la tariffa piena per le vie immediatamente adiacenti e scontandola per le vie più distanti, dove andrebbero anche aumentate le aree a parcheggio libero.
Per questo non ci piace, e chiediamo venga modificata,  l’istituzione di nuovi spazi a pagamento in Via Lungonera Savoia previsti nell’ordinanza del Sindaco.
Noi crediamo infatti, che un intervento sinergico, studiato complessivamente su tutta la città, potrebbe evitare i caroselli di auto che girano a vuoto alla ricerca di parcheggio, consentirebbe un miglior utilizzo degli attuali parcheggi a più piani, attualmente sottoutilizzati e chiuderebbe, almeno per un po’, la sterile polemica sulla riapertura della ZTL, perchè le città diventano più sicure e più vivibili portandoci le persone e non le automobili.

Terni, 29/08/2013

Circolo SEL Terni

giovedì 1 agosto 2013

Comunicato stampa sui fatti di Villa Maria Luisa

Sono ormai trascorsi più di venti giorni dall'intervento della Magistratura di Terni che ha posto sotto sequestro la casa di riposo Villa Maria Luisa per i maltrattamenti a cui erano sottoposti, da una parte del personale, gli anziani ricoverati.
Continuano le indagini che dovranno accertare le responsabilità individuali di episodi gravissimi ed inqualificabili.
Crediamo ora, a mente fredda, di poter avanzare alle istituzioni ed all'intera società umbra alcune riflessioni e qualche domanda, perché di fronte a ciò che è avvenuto, indignarsi non basta.
  1. Ci è stato detto più volte che in Umbria, nel settore socio-sanitario c’è una presenza pubblica troppo forte e che bisogna lasciare più spazio ai privati che sanno far meglio ed a minor costo. Non sempre è così, questo come tanti altri episodi avvenuti in altre parti d’Italia lo dimostra.
  2. Nel settore dell’assistenza alle persone non autosufficienti, la strada da seguire non può essere quella del ricovero. E’ vero che c’è una battaglia da fare nei confronti del Governo centrale che ha tagliato TUTTI i finanziamenti , ma l’Umbria deve porsi come obiettivo, quello di mettere in condizione le famiglie di poter accudire a casa i propri vecchi, limitando al minimo indispensabile la necessità di ricorrere all'ospizio.
  3. Vorremmo capire come la Regione concede l’accreditamento di strutture private per le cure ed il ricovero di persone anziane. Se cioè, tra i criteri adottati vi è anche un rigoroso controllo della professionalità del personale che viene poi coinvolto nella gestione, nonché una facile accessibilità delle strutture stesse.
  4. Quanti controlli vengono effettuati dall'Usl dopo l’accreditamento, con quanta frequenza e se avvengono con modalità di ispezioni a sorpresa.
  5. Allargando poi l’orizzonte, cogliamo l’occasione per suggerire agli Enti Locali umbri, la necessità di eliminare la pratica del massimo ribasso, non solo nell'assegnazione delle gare d’appalto che vengono effettuate per affidare lavori di manutenzioni o di realizzazione di nuove opere, ma soprattutto per l’erogazione di servizi nel settore socio-assistenziale. Questo perché in troppi casi a rimetterci sono i diritti dei lavoratori delle aziende appaltatrici e la qualità dei servizi erogati alle persone. Invitiamo intanto l'Usl di Terni ad intensificare i controlli in tutti i casi di appalti assegnati, per garantire qualità e professionalità costante nelle prestazione effettuate.
  6. Nei casi come quello verificatosi nella casa di riposo sotto inchiesta, riteniamo che, indipendentemente dall'accertamento delle responsabilità penali, di fronte all'evidenza di fatti così gravi, ci debba essere l’immediata revoca dell’ accreditamento.
Terni, 31 Luglio 2013

mercoledì 31 luglio 2013

Area ex-Hawaii e le "finestre rotte"

La “Teoria delle finestre rotte” ha da tempo spiegato che se un parco, un immobile o uno spazio comune in genere non vengono gestiti in modo tale da bloccare sul nascere fenomeni di vandalismo o incuria, gli stessi si amplificano portando in breve a un livello di degrado che si alimenta per emulazione e impunità.

Il Corriere dell'Umbria, 31/07/2013
E’ quello, temiamo, che sta avvenendo alla zona Ex-Hawaii, piccolo gioiello recente di recupero urbano che vive uno stato di perenne abbandono e che invece potrebbe avere una centralità sociale e urbanistica come alcune iniziative degli scorsi anni hanno dimostrato.

Il verde è incolto, i rifiuti non vengono raccolti, né quelli gettati in terra dalla maleducazione colpevole dei cittadini che frequentano il luogo né quelli traboccanti dai cestini che non vengono svuotati. Un cestino divelto giace abbandonato in terra e la rete di recinzione che separa l’area dal Ponte di Via Carrara è stata in gran parte rimossa. Lo stato di incuria è lo stesso in tutta l’area verde compresa fra Ponte Carrara, appunto, e Ponte Garibaldi.

Il Giornale dell'Umbria, 31/07/2013
Eppure si tratta di uno spazio limitato, facilmente manutentabile oltre che centralissimo.

Ricordando noi per primi le difficoltà di bilancio dell’Amministrazione Comunale, non possiamo però restare indifferenti di fronte a un caso di abbandono di un bene comune il cui recupero, ben riuscito, ha assorbito importanti risorse delle comunità.

Solo riconoscendo a quest’area (e a tutto il tratto urbano del fiume) una centralità nella progettazione di percorsi e servizi sarà possibile invertire la tendenza nel lungo periodo. Il nuovo bando comunale previsto per la gestione ventennale di un chiosco nell’area dovrebbe risolvere, almeno in parte, la situazione di abbandono. Nel breve, visto che le tempistiche del bando, necessariamente, presentano dei tempi tecnici per l’assegnazione e la realizzazione delle opere, si potrebbe iniziare con un taglio dell’erba e con il raccogliere i rifiuti, per evitare che la situazione nel frattempo degeneri come la sociologia insegna.

30/07/2013, Sinistra Ecologia Libertà Città Giardino Terni

martedì 16 luglio 2013

Lettera aperta sull'ineleggibilità di Berlusconi

Lettera aperta al coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia Libertà

Siamo elettori, militanti e dirigenti di Sinistra Ecologia Libertà e scriviamo questa lettera preoccupati per quella che alcuni organi di stampa definiscono un'ambiguità del Partito sul tema dell'ineleggibilità del Senatore Berlusconi.
Tutti i partiti hanno chiaramente espresso sull'argomento le proprie posizioni, anche prima che la Giunta per le elezioni del Senato iniziasse la discussione nel merito . Da Sinistra Ecologia Libertà, invece, solo dichiarazioni a titolo personale, comunque tutte favorevoli a ripristinare la legittimità calpestata in vent'anni di bizantine interpretazioni della legge, le stesse a cui lo stesso PD si appella tutt'ora. Comprendiamo il ruolo istituzionale che è chiamato a svolgere il nostro Senatore Stefàno, tuttavia riteniamo che una presa di posizione netta ed esplicita di SEL sia doverosa nei confronti dei militanti, degli elettori e dei dirigenti locali del partito nonché degli organi di informazione. Dobbiamo evitare il rischio che anche questa battaglia, come altre, diventi, di fronte all'opinione pubblica, di esclusivo appannaggio del M5S.
Battaglia che deve, invece, a nostro avviso, diventare centrale nell'azione politica del Partito, perché centrale è la difesa della legalità che sta alla base dell'Italia migliore per cui stiamo lavorando.
La cosa giusta è ribadire con fermezza, qui e ora, che il Senatore Berlusconi non è eleggibile.
Ed evitare di ripetere anche noi il mantra che questo “non è il problema prioritario per il Paese”. Non è di certo l'unico problema, ma una sinistra che ha l'ambizione di fare dell'Italia un Paese migliore non può fare a meno dei suoi principi.


Fabio Barbini, responsabile ambiente provinciale Terni
Tamara Bartolini, iscritta
Massimo Biondini, iscritto
Andrea Pellegrini, coordinamento Circolo Terni
Federica Porfidi, coordinatrice provinciale Terni
Umberto Ricci, assemblea provinciale Terni
Tommaso Sabatini, iscritto
Luciano Zara, coordinatore Circolo Terni
Davide Ministro, coordinamento Circolo Terni
Marco Carniani, coordinamento provinciale Terni
Maura Mauri, assemblea provinciale Terni
Giorgia Chiolli, iscritta
Nicola Zingarelli, coordinamento Circolo Terni
Marco Renzini, coordinamento Circolo Assisi
Valeria Cerasoli, coordinamento provinciale Terni
Alessio Rosignoli, iscritto
Afonso Morelli, assessore Comune di Narni
Tiziano Rosati, coordinatore Circolo Orvieto
Valentino Rocchigiani, Sindaco di Allerona
Giovanni Barbini, iscritto
Sandro Angelici, iscritto
Simone Guerra, assessore Comune di Terni
Maria Teresa Di Lernia, assessore Comune di Amelia
Luca Levantesi, coordinamento Circolo Terni
Giulio De Cristoforo, coordinamento Circolo Orvieto
Claudio Rocca, coordinamento Circolo Orvieto
Andrea Tosi, iscritto
Ottavia Cucchiarini, coordinamento Circolo Orvieto
Maria Luisa Salvatori, iscritta
Macello Materazzo, iscritto
Lorenzo Ricci, coordinamento Circolo Orvieto
Carla Ciuchini, coordinamento Circolo Terni

                                              Per aderire: circoloselterni@gmail.com

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martedì 9 luglio 2013

Centro di ascolto Cartitas: Terni mantenga il suo modello di accoglienza e integrazione

Terni, 06/07/2013

Non accennano a placarsi le polemiche nate a seguito della iniziativa della Caritas ternana di costruire in Via Vollusiano un luogo di accoglienza temporanea per le persone senza fissa dimora ed un centro di ascolto per le nuove povertà.
Questo tipo di iniziative rappresentano una risposta attiva alla crescente crisi economica. Crisi che produce ogni giorno “nuovi poveri”, anche tra persone che mai nel loro passato hanno avuto bisogno di aiuto.
Oggi i senza tetto non sono più solo coloro che fanno una scelta di vita libera e senza vincoli, purtroppo, anche a Terni, sono sempre di più le donne e gli uomini che all'improvviso si ritrovano senza lavoro e senza una abitazione ed hanno la necessità, anche temporanea, di un luogo dove ricevere un pasto, dove lavarsi e dove passare la notte.
Noi pensiamo che la città debba fare tutto il possibile per prevenire simili situazioni e, laddove esse si presentino, per limitarne gli effetti negativi.
Ora, nel caso specifico c’è la Caritas, già fortemente impegnata, insieme ad altre realtà locali, nella città che ha avanzato la proposta di realizzare un punto di ascolto e di prima accoglienza in uno stabile di sua proprietà.
I cittadini che abitano in quella via, sostengono che lì sono presenti delle strutture di culto in situazioni precarie, senza servizi minimi, che rappresentano una situazione di disagio. Questo disagio va affrontato. Potrebbe essere il centro di ascolto una risposta anche per i residenti. Mettere a disposizione personale, bagni pubblici, servizi, aiuta le persone a mantenere una dignità e riduce i rischi di degrado che i residenti temono. Spetta alla Giunta Comunale costruire il dialogo tra esigenze diverse, fornire le risposte che servono. Il centro di ascolto deve essere un “pronto soccorso per l’emergenza”, spetta poi all'Amministrazione Comunale mettere in campo tutte le risposte che servono ad evitare la creazione di una concentrazione del disagio. E’ necessario costruire una risposta articolata: implementare la rete dei centri di accoglienza diffusi nel territorio, potenziare i servizi per l’emergenza abitativa, attivare tutte le risorse non utilizzate (stabili dell’ATER, scuole chiuse…) per creare una rete di accoglienza diffusa e non concentrata in pochi punti della città.
Il Comune deve, inoltre, far sentire la sua voce nei confronti della Regione Umbria la quale, tenendo ancora fermo il Bando per le case Popolari non produce le adeguate politiche per il sostegno all'abitazione che in questo periodo di crisi sono necessarie.
Tutti insieme possiamo mantenere il modello Terni e superare il brutto episodio al quale abbiamo assistito che rischia di generare conflitti e tensioni simile a quelli, negativi, già visti nelle grandi città. A Terni non esistono ghetti, i cittadini ritirino quegli striscioni e l’Amministrazione svolga il ruolo di garanzia e governo che una situazione così delicata richiede.

Sinistra Ecologia Libertà. Circolo di Terni

lunedì 17 giugno 2013

Un concorso di idee di respiro europeo sui possibili scenari d'impiego delle strutture di Papigno

Interveniamo nuovamente, a distanza di qualche settimana, sul tema dell'utilizzo degli studios cinematografici di Papigno, tema che crediamo di aver contribuito a riportare al centro del dibattito cittadino visto il proliferare, almeno sulla stampa, di proposte e di idee di rilancio.
Proposte e idee che, in alcuni casi, sembrano viaggiare su binari e in direzioni contrastanti. Sempre dalla stampa leggiamo infatti da un lato la volontà dell'Amministrazione Comunale di non rinnovare l'accordo in scadenza a fine anno con Cinecittà Studios. Dall'altro l'assessore regionale Bracco parla invece di tentativi effettuati (con quali risultati non viene specificato) per ricucire i rapporti tra Comune e Cinecittà al fine di proseguire su di una strada che, aggiungiamo noi, ben poco ha prodotto in termini di ricadute per il territorio. Cui prodest?
Bracco parla anche, piuttosto genericamente e senza alcun impegno, di investimenti nel settore degli audiovisivi, ampliando, rendendolo ulteriormente complesso, il dibattito. A questo proposito chiediamo se e quale ruolo s' intenda far svolgere a Umbria Film Commission, agenzia regionale la cui attività non sembra mai essere decollata.
Analogamente sarebbe opportuno un intervento del Sindaco che chiarisca le intenzioni future circa i rapporti fra il Comune e Cinecittà Studios.
In ogni caso la questione è adesso sul tavolo, e la soluzione deve essere all'altezza degli investimenti fatti finora e dell'importanza del sito.
Altri soggetti non istituzionali hanno avanzato proposte: museo del Cantamaggio, dell'energia e dell'archeologia industriale o del motociclismo, parco degli sport collegati alla cascata e al fiume Nera e altro ancora. Tutte proposte degne di attenzione. Ma quali progetti di fattibilità e quali piani di investimento hanno alle spalle? Quali garanzie per un ritorno occupazionale e turistico sul territorio? Non mettiamo in dubbio l'interesse o la fattibilità di tali idee, solo ne consideriamo la visione parziale e disorganica.
Per questo siamo a rilanciare con forza la proposta di un concorso di idee di respiro europeo garantito da una commissione d'alto profilo sui possibili scenari d'impiego delle strutture di Papigno che possa ampliare prospettive e orizzonti e attrarre investimenti e ritorni per il territorio duraturi e, magari - perché no? -, inglobare e sviluppare anche alcune delle proposte già emerse.

Circolo SEL Terni 

(foto dal Corriere dell'Umbria 16/06/13)

venerdì 14 giugno 2013

SEL aderisce e sostiene lo sciopero generale del 18 giugno a Terni

SEL Terni aderisce e sostiene con forza la manifestazione per il lavoro a sostegno della vertenza AST e in difesa del tessuto industriale e manifatturiero del nostro Paese che prevede per martedì 18 giugno lo sciopero generale in tutta la provincia di Terni e la presenza dei vertici nazionali di CGIL, CISL e UIL (http://www.cgilumbria.it/la-risposta-della-terni-del-lavoro-il-18-giugno-sciopero-generale/).


L'appuntamento è alle ore 9,00 davanti all'ingresso dell'AST e la manifestazione si concluderà in Piazza della Repubblica con gli interventi di Guglielmo Loy (UIL), Pietro Cerrito (CISL) e Susanna Camusso (CGIL).


SEL, come gli altri partiti, chiuderà il corteo e sarà presente con una delegazione di SEL nazionale composta da Gennaro Migliore, Francesco Ferrara, Elisabetta Piccolotti e Tino Magni (responsabile nazionale lavoro). L'appuntamento è alle ore 9,00 davanti all'AST o alle ore 9,30 piazza Valnerina con le nostre bandiere.

Circolo SEL Terni

mercoledì 5 giugno 2013

Solidarietà di SEL ai lavoratori e al Sindaco Di Girolamo


Sinistra Ecologia Libertà Terni esprime la propria condanna in merito alla gestione dell'ordine pubblico attivata in occasione dello sciopero indetto dalle sigle sindacali per sottolineare le criticità della situazione del sito industriale più importante del nostro territorio. Esprimiamo la nostra solidarietà al Sindaco Di Girolamo e ai lavoratori coinvolti negli scontri.

Aspettiamo una spiegazione rispetto alle scelte operate dalle forze dell'ordine che di certo non hanno tenuto nella giusta considerazione la storia democratica del movimento sindacale ternano.


Di seguito l'intervento sulle vicende ternane di Sinistra Ecologia Libertà nazionale e dell'Onorevole Giorgio Airaudo in particolare: 

http://www.sinistraecologialiberta.it/notizie/terni-manganellate-contro-gli-operai-della-ast-e-al-sindaco-airaudo-fatto-grave-alfano-riferisca-in-aula/