domenica 17 novembre 2013

Ancora autostrade...

Comunicato Stampa SEL Terni

Le larghe intese del Governo nazionale sbarcano anche nella nostra regione con i toni trionfanti che accompagnano la notizia che il CIPE ha sbloccato il progetto che prevede la trasformazione del tratto umbro della E45 in autostrada nell'ambito di un piano di intervento più esteso che prevede il collegamento autostradale A1-A4 da Orte a Mestre.

Cosa ci sia da esultare, veramente, non riusciamo a comprenderlo.

I costi sono esorbitanti, oltre 9 miliardi preventivati (e siamo in Italia...), a carico in parte dello Stato e in parte del soggetto privato che realizzerà l'opera (project financing); il rischio, per effetto dei crediti di imposta, è che il costo ricada, alla fine, totalmente sulle spalle dei contribuenti. E proprio la mancanza di fondi aveva per molto tempo tenuto bloccata l'opera in questione. Una volta realizzata, via al pedaggio (al di là di quanto sbandierato anni fa, forse per pura propaganda...), con l'effetto che l'unica strada di grande comunicazione presente in Umbria diventerà a pagamento.

Tralasciando, come riportano alcuni organi di stampa, i presunti legami politici vantati dalla società che appare favorita nell'appalto per la realizzazione dei lavori, crediamo che bastino alcune semplici riflessioni per definire folle tale progetto.

L'adeguamento (leggasi allargamento della sede stradale, viadotti, svincoli, apertura di cave, etc.) avrà un impatto ambientale imponente in territori già in parte compromessi sotto il punto di vista idrogeologico come anche la cronaca di questi ultimi giorni ha evidenziato. Se ci sono soldi, non sarebbe il caso di investirli nella tutela di un territorio che l'uomo ha reso sempre più fragile? Da anni sosteniamo che la maggiore e la più importante opera pubblica di cui l'Italia ha veramente bisogno è la sistemazione e la messa in sicurezza del territorio. Tante piccole opere pubbliche invece di faraoniche, roboanti e inutilmente costose Grandi Opere.
L'ANAS in questi avrebbe dovuto investire nella manutenzione e adeguamento della E45 più di quanto abbia fatto: volutamente?
Il mito dell'autostrada come modernità è oggi superato, reso obsoleto da uno sviluppo che o è sostenibile o non può più essere. La tanto citata Europa va in una direzione opposta rispetto alla viabilità: alternativa, dolce, ossia sostenibile. Inoltre, recenti dati indicano un calo del traffico autostradale di circa il 2% su base annua.

Quei soldi, se ci sono, vadano alla modernizzazione della rete ferroviaria e al sostegno del suo sistema di trasporto regionale che è al collasso e costringe i pendolari a condizioni di vita indecenti. O alla manutenzione del percorso attuale della E45.

Sinistra Ecologia Libertà ritiene che un nuovo centrosinistra che si candida alla guida del territorio abbia bisogno di nuove idee e fantastici colpi d'ala. E l'autostrada, certamente, non è una nuova idea.

Terni, 13/11/2013


Circolo SEL Terni

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