TERNI - Ieri, con la consegna ai vertici della Regione Umbria delle 6345 firme raccolte in calce alla petizione “Non bruciateci il futuro”, promossa da Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia Libertà, si è conclusa la prima parte di un percorso iniziato più di un anno fa.
Un anno di convegni, contatti con cittadini ed associazioni, incontri con rappresentanti istituzionali per chiedere una virtuosa gestione dello smaltimento dei rifiuti che preveda il recupero ed il riciclo al posto dell’incenerimento e dello smaltimento in discarica.
In questo lavoro non siamo stati soli: abbiamo incontrato oltre a tanti cittadini, associazioni come Cittadinanzattiva, alcuni circoli del PD Ternano, i Giovani Democratici, il Comitato No inceneritori. Anche la Filctem-Cgil con il recente convegno sul futuro "green" di questo territorio ha dato il suo contributo nell'elaborazione di uno sviluppo industriale che tenga insieme le componenti sociale, economica ed ambientale.
Tutti, con le loro iniziative pure diverse, hanno permesso il rafforzamento dell’idea che uno sviluppo ecocompatibile dovrà essere l’asse portante del futuro di Terni e dell’Umbria.
Abbiamo apprezzato una accresciuta consapevolezza anche dei rappresentanti delle Istituzioni Locali, con le dichiarazioni dell’assessore provinciale Fabrizio Bellini e soprattutto del Sindaco di Terni (nonché Presidente dell’ATI 4) Leopoldo Di Girolamo circa la verifica che l’assemblea dell’Ati della Provincia di Terni sta attuando per una chiusura del ciclo di smaltimento dei rifiuti nel ternano che escluda di fatto l’incenerimento a favore di tecnologie avanzate ed innovative.
Anche l’attenzione che la Presidente della Regione Catiuscia Marini e l’Assessore Silvano Rometti prima e successivamente il Presidente del Consiglio Eros Brega hanno posto alle nostre argomentazioni, ci fanno credere che ci sia una reale volontà circa l’individuazione di una moderno trattamento per lo smaltimento finale dei rifiuti.
Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia Libertà ritengono che Terni e l’Umbria non debbano lasciarsi sfuggire l’opportunità di mettere in pratica l’idea che i rifiuti sono una risorsa e non un problema, attuando pienamente le direttive dell’UE, ossia lavorando per diminuire i rifiuti alla fonte, riutilizzando e riciclando tutti gli scarti prodotti. Tutto ciò, creando posti di lavoro nel rispetto dell'ambiente e della salute umana.
In questo lavoro non siamo stati soli: abbiamo incontrato oltre a tanti cittadini, associazioni come Cittadinanzattiva, alcuni circoli del PD Ternano, i Giovani Democratici, il Comitato No inceneritori. Anche la Filctem-Cgil con il recente convegno sul futuro "green" di questo territorio ha dato il suo contributo nell'elaborazione di uno sviluppo industriale che tenga insieme le componenti sociale, economica ed ambientale.
Tutti, con le loro iniziative pure diverse, hanno permesso il rafforzamento dell’idea che uno sviluppo ecocompatibile dovrà essere l’asse portante del futuro di Terni e dell’Umbria.
Abbiamo apprezzato una accresciuta consapevolezza anche dei rappresentanti delle Istituzioni Locali, con le dichiarazioni dell’assessore provinciale Fabrizio Bellini e soprattutto del Sindaco di Terni (nonché Presidente dell’ATI 4) Leopoldo Di Girolamo circa la verifica che l’assemblea dell’Ati della Provincia di Terni sta attuando per una chiusura del ciclo di smaltimento dei rifiuti nel ternano che escluda di fatto l’incenerimento a favore di tecnologie avanzate ed innovative.
Anche l’attenzione che la Presidente della Regione Catiuscia Marini e l’Assessore Silvano Rometti prima e successivamente il Presidente del Consiglio Eros Brega hanno posto alle nostre argomentazioni, ci fanno credere che ci sia una reale volontà circa l’individuazione di una moderno trattamento per lo smaltimento finale dei rifiuti.
Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e Sinistra Ecologia Libertà ritengono che Terni e l’Umbria non debbano lasciarsi sfuggire l’opportunità di mettere in pratica l’idea che i rifiuti sono una risorsa e non un problema, attuando pienamente le direttive dell’UE, ossia lavorando per diminuire i rifiuti alla fonte, riutilizzando e riciclando tutti gli scarti prodotti. Tutto ciò, creando posti di lavoro nel rispetto dell'ambiente e della salute umana.
Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia Libertà di Terni.
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