venerdì 12 dicembre 2014

ZTL: un nuovo piano organico per la mobilità, stop all'abusivismo e no a inutili "sperimentazioni"



In una recente intervista l'Assessore Giacchetti annuncia un giro di vite sulla ZTL: nuove telecamere anti furbetti, nuovo meccanismo per i permessi disabili, nuovi arredi e nuovi percorsi.
Tutto condivisibile e apprezzabile, ma, dall'intervento, emergono almeno tre elementi su cui riflettere.
Il primo riguarda la mancanza di un progetto per un nuovo piano della mobilità, organico e condiviso, che non renda la ZTL un'isola regolamentata avulsa dal contesto della viabilità cittadina, ma ne sia piuttosto elemento qualificato portante, connesso in modo intelligente (piste ciclabili, trasporto pubblico, zone 30, parcheggi con tariffe differenziate). Per SEL tale pianificazione non è più differibile.
Parcheggio abusivo a Piazza della Repubblica
Il secondo riguarda il periodo di transizione da qui al termine dei lavori di adeguamento annunciati (almeno un anno). L'Amministrazione deve da subito adottare provvedimenti  per evitare lo spettacolo delle vie e delle piazze del centro cittadino trasformate in un parcheggio selvaggio da cittadini senza alcun senso civico che, con il loro comportamento, ostacolano e rendono pericolosa la mobilità specialmente dei bambini, degli anziani e dei disabili.
Un ultimo elemento di riflessione è sul tema, ricorrente a dire il vero, di ipotesi di sperimentazione di aperture parziali col fine di favorire le attività commerciali presenti nella zona, che Giacchetti differisce, eventualmente, alla conclusione dei lavori di adeguamento.
Da sempre ripetiamo, non da soli per fortuna, che le cause della crisi del commercio non sono riconducibili alla ZTL, che, anzi, se ben gestita, è capace di aumentare l'appeal per uno shopping di qualità, ma al perdurare della situazione di crisi e al mutamento, in parte a essa collegato, dei comportamenti dei consumatori (dati Censis).
Inoltre, e non ultimo, l'eventuale riapertura della ZTL, con l'inevitabile aumento della circolazione, in particolare per la ricerca di un parcheggio che non c'è, non farebbe che aggravare lo stato di inquinamento dell'aria andando nella direzione opposta, da più parti auspicata, della riduzione complessiva delle emissioni.

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