Si è
riaperto, per l'ennesima volta, il dibattito sugli studios di Papigno, ma, come
sempre, a regnare è la confusione fra i vari attori in campo. Segnale evidente,
questo, di una mancanza di progettualità e, al tempo stesso, di un'incapacità
di coinvolgere la cittadinanza in scelte che pure, per capitali pubblici
investiti e importanza del luogo, la dovrebbero vedere protagonista.
Gli scontri
all'interno della maggioranza e della stessa giunta comunale e i balbettii sul
ruolo dell'attuale gestore evidenziano plasticamente una mancanza di
trasparenza sulle scelte immediate e sulle strategie future.
Nella
precedente consiliatura avevamo più volte affrontato il problema e richiesto
con forza - e, visto lo stato dei fatti, con lungimiranza - un concorso di idee
di respiro europeo, garantito da una commissione d'alto profilo con presenze
significative rappresentanti il mondo della cultura, dell'architettura e
dell'urbanistica, capace di aprire un confronto con la città e di scongiurare
un approccio provinciale dalle prospettive asfittiche. Lo stesso Sindaco aveva
ripreso questa proposta inserendola nelle linee programmatiche per i prossimi
cinque anni.
Sollecitiamo
quindi l'Amministrazione Comunale ad affrontare, finalmente, il tema con
coraggio e modalità nuove, a partire dall'immediata cessazione dei rapporti con
Cinecittà. Se si vuole che il sito di Papigno diventi una risorsa per il
territorio c'è bisogno di attenzione e cura, non di battibecchi interni o di
decisioni rimandate sine die.
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