mercoledì 5 novembre 2014

Discarica AST: da problema ad opportunità



Discarica AST: da problema ad opportunità


Terni e, con essa, l'Acciaieria stanno vivendo momenti fondamentali per il loro futuro.
Abbiamo più volte detto che la crisi del settore sconta la totale assenza di un piano industriale nazionale, aggravata dal ruolo ambiguo delle istituzioni europee, e dalla preponderanza delle logiche finanziarie su quelle produttive nelle decisioni dei soggetti economici, in primis le multinazionali.
In realtà, l'acciaieria di Terni potrebbe essere un modello avanzato a livello mondiale sia per l'alta qualità dei prodotti che per l'attenzione concreta alle problematiche ambientali in grado di garantire anche una riduzione in termini di costi gestionali.
Oltre al teleriscaldamento dei quartieri limitrofi l'acciaieria (troppe “annunciazioni” e poche realizzazioni...), si prenda ad esempio la gestione delle scorie residue delle lavorazioni.
Le scorie delle acciaierie da grave problema ambientale della conca ternana possono diventare opportunitadi sviluppo per il sito stesso.
Difatti, uno studio promosso dall'Arpa e sviluppato dall'Università di Trieste e da un gruppo di imprenditori ternani, ha permesso la costruzione di un macchinario prototipo in grado di recuperare materiali ferrosi ed inerti dagli scarti di lavorazione che attualmente finiscono nella discarica di Pentima, contribuendo ad alimentare le problematiche connesse.
La parte ferrosa, infatti, potrebbe essere restituita alla stessa Ast, mentre la parte inerte potrebbe essere impiegata per la realizzazione di composti per il manto stradale o altri usi.
Il progetto c'è, e c'era anche un accordo di massima con la precedente direzione della Thyssenkrupp, con l'investimento economico sostenuto da una cordata di imprenditori locali.
Oltre ad evitare nuovi ingressi nella discarica, in una seconda fase di sviluppo del progetto si potrebbe intervenire direttamente sui rifiuti giacenti nel sito, andando a diminuire sensibilmente il problema dell'inquinamento relativo.
Tale piano può e deve essere inserito nelle trattative che si stanno faticosamente portando avanti in questi giorni e deve essere sostenuto con forza dall'Amministrazione Comunale e dalla Regione Umbria anche perché insiste sul fronte della riduzione dei costi, uno dei punti maggiormente critici in campo.
Questa è una cartina al tornasole del futuro delle acciaierie di Terni: solo con un serio piano di investimenti anche da un punto di vista ambientale si può seriamente credere ad un futuro dell'Acciaio a Terni.

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