COMUNICATO STAMPA: PIANO CASA E CONSUMO DI TERRITORIO
Tra pochi giorni, il C.C. di Terni sarà chiamato ad approvare la delibera di Giunta che ha
recepito i contenuti della Legge Regionale 27 del 2010 contenente alcune integrazioni al
cosiddetto “Piano casa”. L’obiettivo è di rilanciare l’economia attraverso la riqualificazione
del patrimonio edilizio esistente, verso una maggior efficienza energetica e una migliore
qualità architettonica. Si vogliono così incentivare ulteriormente gli interventi edilizi
prevedendo in particolare aumenti di cubatura per alcune tipologie d’intervento: bioedilizia,
sostenibilità ambientale degli edifici, smantellamento di coperture di amianto, demolizione
e ricostruzione. Ciò può avere effetti positivi per la riqualificazione urbana, proseguendo il
positivo lavoro di recupero del centro storico avviato anni fa. E’ giusto intervenire per
ricucire il tessuto cittadino prevedendo in quest’ambito anche l’intervento dell’Ater, in
alternativa alla vecchia cultura che ha portato a costruire case popolari solo in periferia.
Terni pertanto deve dotarsi di tutti gli strumenti normativi per favorire un intervento edilizio
di qualità che conservi il buon livello di vivibilità raggiunto.
C’è tuttavia un aspetto della proposta che la Giunta presenterà al consiglio su cui siamo
contrari: le premialità concesse agli interventi nelle zone agricole. Infatti la Giunta
ternana ha previsto il massimo di aumento di cubatura, presentandolo addirittura come “la
novità più rilevante”. Questo mentre la L.R. lascia ai comuni margini decisionali sulle
norme applicative, sia in termini di deroga alle altezze massime che alla possibilità di
escludere alcune aree dall’applicazione delle norme o di stabilire limiti inferiori per gli
ampliamenti, in ragione delle caratteristiche paesaggistiche e ambientali del territorio.
A noi questo sembra in contraddizione con la volontà di aumentare la qualità architettonica
e ambientale che intravediamo nel resto del provvedimento e lo consideriamo un
cedimento alla vecchia logica del consumo indiscriminato del territorio. Auspichiamo
pertanto che il Consiglio, in sede di approvazione, ponga rimedio a quest’aspetto poco
comprensibile, che rischia di svilire un provvedimento nell’insieme condivisibile.
Coordinamento circolo di Terni Sinistra Ecologia Libertà - 8 aprile 2011
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