28 febbraio 2015, Park Hotel, Ponte San Giovanni Perugia.
Programma dei lavori
ore 9.30 - Apertura dei lavori
ore 9.45 – Sguardi
◦ I numeri dell'Umbria: Claudio Carnieri, presidente AUR
◦ Bambine e bambini, in Umbria (intervento in video): Franco Lorenzoni, maestro e pedagogista
◦ Limitare i danni del jobs act: Alessandro Rampiconi, Cgil
◦ Diventare italiani in Umbria: Isaura Puka, avvocato
◦ Ambiente e lavoro: una chimica verde per l'Umbria: Sergio Cardinali, Filctem Cgil
◦ Quanto è verde la verde Umbria?: Alessandra Paciotto, presidente Legambiente Umbria
◦ L'Umbria contro le mafie: Walter Cardinali, coordinatore regionale Libera Umbria
◦ L'Umbria, le donne, la violenza: Sara Pasquino, presidente Centro antiviolenza "Catia Doriana Bellini"
◦ L'Umbria e il mondo: accoglienza e cooperazione internazionale: Lucia Maddoli, esperta di cooperazione internazionale
◦ L'Umbria, la sicurezza, i diritti: Stefano Anastasia, ricercatore Università di Perugia
◦ L'Umbria e il valore aggiunto: Rita Castellani, professoressa Università di Perugia
◦ Difendere il lavoro (messaggio): Stefano Garzuglia, rsu acciaierie di Terni
ore 11.40 – Dibattito ospiti
ore 12.40 - Conclusioni
◦ L'Umbria, la pace, la guerra: Luciana Castellina, presidente onoraria Arci Nazionale
ore 13.10/14.30 - Pausa pranzo
ore 14.30 - I nemici dell'Umbria
◦ Tagli: Valentino Rocchigiani
◦ Burocrazia: Fabio Barcaioli
◦ Cemento: Mario Taborchi
◦ Consociativismo e clientelismo: Federica Porfidi
◦ Disoccupazione e lavoro povero: Marco Carniani
◦ Mafie: Ado Alili (da confermare)
◦ Maschilismo e omofobia: Michele Mommi
◦ Povertà: Maria Teresa di Lernia
◦ Privatizzazione del welfare: Giuliano Granocchia
◦ Solitudine: Paolo Tamiazzo
◦ Grandi opere: Andrea Pellegrini
ore 15.15 – Relazione
◦ La sinistra umbra passa al contrattacco: Fausto Gentili, Coordinatore Regionale Sel Umbria
Saluti
Giacomo Leonelli – Segretario Regionale Partito Democratico
Enrico Flamini – Segretario Regionale Rifondazione Comunista
Stefano Vinti – Sinistra per l'Umbria
Maurizio Giacobbe – L'Altra Europa
Cesare Carini – Segretario Provinciale Perugia Partito Socialista Italiano
◦ Un programma di svolta?: Catiuscia Marini, Presidente Regione Umbria
ore 16.20 – Dibattito
ore 17.40 – Conclusioni
◦ Le ragioni di una sinistra rinnovata e innovativa: Nicola Fratoianni, Coordinatore Nazionale Sel
mercoledì 25 febbraio 2015
lunedì 16 febbraio 2015
Regione Umbria, no alla trasformazione in autostrada dell'E45, chiarezza sul CSS
Il circolo Sel di Terni rimane sconcertato di fronte alle
esternazioni della Presidente Marini e dell'Assessore Rometti sul
progetto della trasformazione della E45 in autostrada.
SEL Terni ribadisce la sua netta contrarietà: è una visione arcaica quella di pensare che lo sviluppo di una comunità passi attraverso l'ennesimo attacco a un territorio già deturpato.
L'affermazione dell'Assessore, ribadita anche dalla Presidente Marini, inoltre, che i residenti umbri verranno esentati dal pagamento del pedaggio sfiora la farsa: non è materia regionale e poi non si capisce perché i residenti umbri non dovrebbero pagare e quelli toscani o emiliani sì. Ritorna il vecchio gioco nimby (not in my back yard...), ancora più paradossale considerando che i maggiori fruitori dell'attuale E45 sono proprio gli umbri.
Non ci stancheremo mai di ripetere che i fondi pubblici che il CIPE ha messo a disposizione per l'opera, sotto forma di sgravi fiscali per il soggetto realizzatore, devono essere piuttosto impiegati per la messa in sicurezza dell'attuale tracciato e per mettere in cantiere quelle opere di salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico di cui ci si ricorda solo al verificarsi – chissà perché sempre più frequente – di alluvioni o di altri fenomeni devastanti.
Lo svolgimento del recente Consiglio comunale aperto di Perugia, le 8.500 firme raccolte contro tale progetto, il nascere di comitati nei vari territori che verrebbero coinvolti dai lavori, sono indici importanti di un'idea diversa di sviluppo e di cura del territorio che hanno i cittadini umbri e che la Regione farebbe bene ad ascoltare.
Analoga opera di ascolto e di confronto con i cittadini l'assessore Rometti dovrebbe fare sul tema della produzione di CSS. Anche qui, ci sembra, si stanno imboccando strade poco lineari, non conformi con la tanto sbandierata politica di “Rifiuti zero”.
Si avvicinano le elezioni regionali, SEL Terni crede che questi, fra gli altri, siano argomenti che, necessariamente, dovranno stare sul tavolo di ogni confronto e dibattito, quali che siano le decisioni che i vari soggetti in campo prenderanno.
Circolo SEL Terni
SEL Terni ribadisce la sua netta contrarietà: è una visione arcaica quella di pensare che lo sviluppo di una comunità passi attraverso l'ennesimo attacco a un territorio già deturpato.
L'affermazione dell'Assessore, ribadita anche dalla Presidente Marini, inoltre, che i residenti umbri verranno esentati dal pagamento del pedaggio sfiora la farsa: non è materia regionale e poi non si capisce perché i residenti umbri non dovrebbero pagare e quelli toscani o emiliani sì. Ritorna il vecchio gioco nimby (not in my back yard...), ancora più paradossale considerando che i maggiori fruitori dell'attuale E45 sono proprio gli umbri.
Non ci stancheremo mai di ripetere che i fondi pubblici che il CIPE ha messo a disposizione per l'opera, sotto forma di sgravi fiscali per il soggetto realizzatore, devono essere piuttosto impiegati per la messa in sicurezza dell'attuale tracciato e per mettere in cantiere quelle opere di salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico di cui ci si ricorda solo al verificarsi – chissà perché sempre più frequente – di alluvioni o di altri fenomeni devastanti.
Lo svolgimento del recente Consiglio comunale aperto di Perugia, le 8.500 firme raccolte contro tale progetto, il nascere di comitati nei vari territori che verrebbero coinvolti dai lavori, sono indici importanti di un'idea diversa di sviluppo e di cura del territorio che hanno i cittadini umbri e che la Regione farebbe bene ad ascoltare.
Analoga opera di ascolto e di confronto con i cittadini l'assessore Rometti dovrebbe fare sul tema della produzione di CSS. Anche qui, ci sembra, si stanno imboccando strade poco lineari, non conformi con la tanto sbandierata politica di “Rifiuti zero”.
Si avvicinano le elezioni regionali, SEL Terni crede che questi, fra gli altri, siano argomenti che, necessariamente, dovranno stare sul tavolo di ogni confronto e dibattito, quali che siano le decisioni che i vari soggetti in campo prenderanno.
Circolo SEL Terni
venerdì 13 febbraio 2015
"Nuove circoscrizioni", aprirsi al confronto per individuare strumenti partecipativi con la città
Finalmente nel Consiglio Comunale di
Terni si torna a parlare di strumenti di partecipazione, dopo che le
Circoscrizioni sono state cancellate dalla legge finanziaria del 2010
senza una reazione politica adeguata a contrastare una demagogia che
già molti danni ha prodotto.
La proposta che la commissione si
appresta a discutere non ci convince; lo dicemmo già un anno fa.
Pensiamo che la riproposizione dei vecchi consigli di Quartiere degli
anni 70, in un contesto radicalmente diverso, seppur sotto altro nome,
non sia la risposta giusta ad una richiesta di ampia partecipazione al
governo della città.
La proposta che avanzammo
in campagna elettorale prevedeva la costituzione di Consulte tematiche
cittadine, con una Commissione consiliare per la Partecipazione come
punto di riferimento. Accanto a questo un deciso rilancio degli
strumenti di partecipazione diretta quali referendum abrogativi e
propositivi e Proposte Popolari di delibere consiliari.
Il
punto centrale del ragionamento resta a nostro avviso il Bilancio
Partecipativo. Crediamo si debba cominciare da subito a costruire le
proposte di governo cittadino sui grandi temi allargando la
partecipazione diretta della città, affinchè si possa arrivare al più
presto ad avere un vero Bilancio Partecipativo.
Riteniamo
perciò che questo inizio di consiliatura debba essere spesa per aprire
un confronto nella città, per raccogliere idee e proposte da parte di
cittadini singoli ed associazioni per arrivare ad individuare strumenti
di partecipazione innovativi e largamente condivisi.
Solo se
hanno anche questo scopo noi vediamo la possibilità di nominare delle
consulte territoriali con la nomina dei componenti da parte del
Consiglio Comunale. Avvenne già, a Terni, nel 1978 per il primo
insediamento delle Circoscrizioni.
Se questo è l’obiettivo,
allora il criterio deve essere quello del peso proporzionale al
risultato elettorale delle ultime votazioni comunali, senza premi di
maggioranza e con l’idea di un lavoro molto aperto ed inclusivo anche di
altre energie presenti nella città, come i Centri Sociali, i Centri
Giovanili e le Associazioni che operano nei quartieri e nelle periferie.
Terni, 13/02/2015
CIRCOLO SEL TERNI
mercoledì 11 febbraio 2015
"NO alla manifestazione di casa pound a Terni" SEL scrive a Prefetto, Questore e Sindaco
Terni, 11.02.2015
All’attenzione del Prefetto di Terni,
S.E. Dott. Gianfelice Bellesini
Nonché del Questore Dott. Carmine Belfiore
E del Sindaco On. Dott. Leopoldo Di Girolamo
Apprendiamo con viva preoccupazione l’intenzione manifestata dal movimento fascista CasaPound di organizzare, per la data del 15 febbraio, un corteo che dovrebbe snodarsi per le vie dell’intero centro cittadino. Non è questa la sede per affrontare un dibattito sulla natura e gli scopi di un’organizzazione antidemocratica quale è CPI, ci limitiamo a sottolineare l’assoluta inopportunità ed i possibili rischi legati allo svolgimento di tale manifestazione.
Ricordiamo due anni fa, in un’analoga circostanza, quando nel pomeriggio a sfilare a Terni in testa al corteo c’erano, provenienti da fuori città, gli stessi individui resisi protagonisti al mattino a Civita Castellana della violenta interruzione di una manifestazione elettorale di Sandro Ruotolo; ricordiamo il clima di forte tensione venutosi a creare il 15 febbraio dello scorso anno; ricordiamo soprattutto i gravissimi fatti accaduti il 16 maggio 2014, durante la campagna elettorale, quando, prima di un comizio, un gruppo di esponenti di CPI, anche questa volta spalleggiati da elementi provenienti da fuori città, guidati dallo stesso segretario provinciale del movimento e all’epoca candidato sindaco si sono resi protagonisti di una vera azione squadrista, introducendosi all’interno della Biblioteca Comunale ed aggredendo a freddo un ragazzo.
Questi sono i fatti più eclatanti a livello cittadino, mentre da tutta Italia si susseguono le notizie dei gravi atti di violenza che vedono protagonisti militanti del movimento neofascista (ieri sera a Trento, e poche settimane fa a Cremona). La presenza di CPI rappresenta una vera e propria emergenza di ordine pubblico, trattandosi di un movimento che ripudia apertamente i fondamentali principi democratici, e non disdegna, ed anzi rivendica, una pratica politica fondata sulla violenza squadrista e l’intimidazione.
In questo contesto si colloca l’annunciato corteo del prossimo 15 febbraio. Oltre alle ragioni di sicurezza e di ordine pubblico, si evidenzia inoltre come domenica 15 febbraio rappresenti il cuore degli eventi legati alla celebrazione di San Valentino, per l’occasione è previsto un forte afflusso di visitatori provenienti da fuori città, e nel corso della mattinata si svolgerà la tradizionale maratona: il coincidere di tali manifestazioni con il corteo fascista, le tensioni che ne possono con molta probabilità derivare ed una forte presenza di forze dell’ordine, che finirebbero per “militarizzare” il centro storico, rischiano di provocare anche un forte danno di immagine per la città.
Per le ragioni sin qui citate, come Circolo SEL di Terni, certi di rappresentare la voce di larga parte della cittadinanza democratica ternana, chiediamo che venga valutata con attenzione l’opportunità di permettere lo svolgimento di un corteo dai caratteri profondamente provocatori e strumentali.
Convinti che saprà dare ascolto alle istanze che abbiamo formulato, Le porgiamo i nostri distinti saluti.
Circolo SEL Terni
All’attenzione del Prefetto di Terni,
S.E. Dott. Gianfelice Bellesini
Nonché del Questore Dott. Carmine Belfiore
E del Sindaco On. Dott. Leopoldo Di Girolamo
Apprendiamo con viva preoccupazione l’intenzione manifestata dal movimento fascista CasaPound di organizzare, per la data del 15 febbraio, un corteo che dovrebbe snodarsi per le vie dell’intero centro cittadino. Non è questa la sede per affrontare un dibattito sulla natura e gli scopi di un’organizzazione antidemocratica quale è CPI, ci limitiamo a sottolineare l’assoluta inopportunità ed i possibili rischi legati allo svolgimento di tale manifestazione.
Ricordiamo due anni fa, in un’analoga circostanza, quando nel pomeriggio a sfilare a Terni in testa al corteo c’erano, provenienti da fuori città, gli stessi individui resisi protagonisti al mattino a Civita Castellana della violenta interruzione di una manifestazione elettorale di Sandro Ruotolo; ricordiamo il clima di forte tensione venutosi a creare il 15 febbraio dello scorso anno; ricordiamo soprattutto i gravissimi fatti accaduti il 16 maggio 2014, durante la campagna elettorale, quando, prima di un comizio, un gruppo di esponenti di CPI, anche questa volta spalleggiati da elementi provenienti da fuori città, guidati dallo stesso segretario provinciale del movimento e all’epoca candidato sindaco si sono resi protagonisti di una vera azione squadrista, introducendosi all’interno della Biblioteca Comunale ed aggredendo a freddo un ragazzo.
Questi sono i fatti più eclatanti a livello cittadino, mentre da tutta Italia si susseguono le notizie dei gravi atti di violenza che vedono protagonisti militanti del movimento neofascista (ieri sera a Trento, e poche settimane fa a Cremona). La presenza di CPI rappresenta una vera e propria emergenza di ordine pubblico, trattandosi di un movimento che ripudia apertamente i fondamentali principi democratici, e non disdegna, ed anzi rivendica, una pratica politica fondata sulla violenza squadrista e l’intimidazione.
In questo contesto si colloca l’annunciato corteo del prossimo 15 febbraio. Oltre alle ragioni di sicurezza e di ordine pubblico, si evidenzia inoltre come domenica 15 febbraio rappresenti il cuore degli eventi legati alla celebrazione di San Valentino, per l’occasione è previsto un forte afflusso di visitatori provenienti da fuori città, e nel corso della mattinata si svolgerà la tradizionale maratona: il coincidere di tali manifestazioni con il corteo fascista, le tensioni che ne possono con molta probabilità derivare ed una forte presenza di forze dell’ordine, che finirebbero per “militarizzare” il centro storico, rischiano di provocare anche un forte danno di immagine per la città.
Per le ragioni sin qui citate, come Circolo SEL di Terni, certi di rappresentare la voce di larga parte della cittadinanza democratica ternana, chiediamo che venga valutata con attenzione l’opportunità di permettere lo svolgimento di un corteo dai caratteri profondamente provocatori e strumentali.
Convinti che saprà dare ascolto alle istanze che abbiamo formulato, Le porgiamo i nostri distinti saluti.
Circolo SEL Terni
mercoledì 4 febbraio 2015
Metropolitana di superficie: una riflessione
Forse è arrivato il momento di fermarsi un attimo e di riflettere (anche se non è che si sia proprio corso fin qui...).
La così detta metropolitana di superficie che dovrebbe unire Terni a Cesi è già costata oltre 10 milioni, con la prima parte dei lavori terminata nel 2009 (con sette anni di ritardo rispetto a quanto previsto inizialmente, il 2002). Il CIPE ha già reso disponibili altri 5,5 milioni per completare l'opera. Questo dovrebbe avvenire, stando alle parole dell'Assessore Bucari, non prima del 2018. Se anche tale data venisse rispettata, nonostante i tempi previsti per espropri, variazioni del PRG, svolgimento della gara e assegnazione dell'appalto, esecuzione dei nuovi lavori e manutenzione delle fermate già realizzate, saremmo comunque di fronte a una realizzazione pensata più di vent'anni fa.
Ci si dovrebbe, laicamente, chiedere: serve ancora? L'utenza prevista ne renderà economicamente sostenibile l'esercizio? Veramente 3 anni e i fondi già stanziati saranno sufficienti? L'inizialmente previsto sviluppo fino a Piediluco, sulla tratta che porta fino a Sulmona, è ancora in gioco? Non si potrebbe valutare la possibilità di utilizzare almeno parte di quei fondi, con maggiore e immediato beneficio per gli utenti e per l'ambiente, per rafforzare il servizio pubblico, anche sostituendo i mezzi più vecchi e inquinanti? Non si potrebbe, vista l'area interessata, realizzare intanto un collegamento ciclabile che da Borgo Rivo raggiunga il centro città?
Il giocatore dilettante che al tavolo verde perde e continua a giocare per rifarsi, di norma, continua a perdere sempre di più. I professionisti sanno invece quando fermarsi.
Circolo SEL Terni
Terni, 04/02/2015
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