martedì 8 novembre 2011

Ora l’alternativa: primarie ed elezioni




La maggioranza non c’è più. Era vero da tempo, da almeno un anno, però adesso è impossibile nasconderlo. I 308 voti di oggi sono per il governo un risultato peggiore della peggiore aspettativa. Una pietra tombale. Non è escluso che nella sua ormai cieca disperazione Berlusconi provi ancora ad aggrapparsi a scuse, alibi, rinvii e bugie. Sarà inutile. Renderà solo ancora più catastrofica la sua débacle. E’ di qui, da questo nudo dato di realtà che bisogna partire. Da oggi inizia il post berlusconismo: costruirlo sarà una sfida molto più complessa di quanto non sia stato denunciare le mille aberrazioni del berlusconismo.
Ci vorrà più coraggio. Ci vorrà molta più fantasia. Ci vorrà quella partecipazione diretta delle donne e degli uomini in carne e ossa, del popolo, di cui il berlusconismo ha costituito la negazione assoluta. Da stasera la responsabilità del centrosinistra è costruire un’alternativa che costituisca anche la fuoriuscita dal berlusconismo, il superamento di un ventennio che ha visto solo quasi ombre e ha riportato questo paese indietro di decine d’anni. Costruire un’alternativa significa arrivare alle elezioni il prima possibile, e prepararsi a governare e cambiare il paese. E farlo senza perdere un secondo. Da questo stesso istante. E questo centrosinistra deve mettersi in testa di lavorare da subito fuori dai palazzi, all’aria aperta, in rapporto diretto con il popolo.
Questo centrosinistra deve superare ogni indugio e ritrovare la sua capacità di discutere nelle strade, in ogni luogo di lavoro, nelle scuole. Al Partito Democratico, a tutte le opposizioni diciamo: bene, discutiamo insieme su come non fare ricadere lo sfacelo dei conti pubblici, come sempre, sulle spalle dei più deboli. Facendo pagare chi non ha mai pagato.
Primarie ed elezioni dunque. E chiariamo sin da subito che non siamo disponibili a passaggi istituzionali che, nati per affrontare l’emergenza, poi finiscano per rinviare oltre il tempo necessario il momento del voto, dove le cittadine e i cittadini di questo paese possano scegliere quale impronta seguire, dopo anni di attacchi al mondo del lavoro e politiche liberiste.
Il berlusconismo è stato ed è ancora la negazione della partecipazione e della democrazia. Cos’altro dovrebbe essere l’alternativa se non esaltazione metodica proprio della partecipazione e della democrazia diretta?
Francesco Ferrara dal sito www.sinistraeliberta.eu

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