COMUNICATO STAMPA
di
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’
CIRCOLO di TERNI
Piediluco, lago - e borgo - fantasma?
È palese come il recente rapporto di Legambiente sulla salute del Lago di Piediluco metta in evidenza nodi mai realmente risolti nell’area, che impediscono, di fatto, un vero sviluppo in senso turistico, economico ed ambientale di una delle zone più interessanti dal punto di vista paesaggistico e naturalistico dell’Umbria e del Centro Italia.
A partire dalla balneazione, resa possibile solo per decreto e non per efficaci politiche di contenimento degli agenti inquinanti. Che, occorre ricordare, derivano principalmente da attività produttive extra provinciali e regionali (Rieti). Ma proprio per questo motivo è necessario che ci sia un accordo tra Enti in grado di rappresentare il bacino del lago come corpo unico, in cui ciò che accade in una zona influisce sull’intero ecosistema.
Altro nodo che rimane irrisolto, e sottolineato anche da Legambiente, è la non inclusione del Lago nel Parco Fluviale del Nera, che impedisce un approccio sistemico a problematiche tra loro connesse. L’inserimento del sito all’interno del parco garantirebbe, in primis, la tutela di un paesaggio che è, innanzitutto e anche, memoria storica. Degli abitanti di Piediluco, dei ternani e di tutti coloro che in questi secoli hanno visitato questo splendido lago. Tutela che non impedisce, anzi rafforza, il turismo che non può essere che diffuso e di qualità, proponendo anche progetti a basso impatto ambientale ma efficaci anche da un punto di vista di marketing territoriale (per esempio, perché non immaginare un grande anello ciclopedonale lungo le sponde del lago?). E salvaguardia che favorisce nuove economie, nuove opportunità di lavoro, prendendo spunto anche da esperienze similari (cooperative di pescatori che trasformano - anche - il loro prodotto…).
Tutto questo è compito delle Istituzioni, dei cittadini, degli operatori economici e delle imprese che traggono profitto dalle risorse del territorio. Ma principalmente spetta alla politica rendere possibile un nuovo sviluppo (sostenibile) in grado di garantire insieme tutela ambientale e progresso economico e sociale. E spetta ancora alla politica il compito di costruire scelte strategiche per lo sviluppo di un territorio: nessuna legge o atto amministrativo possono essere efficaci se non prima discusse, condivise attraverso una diffusa partecipazione.
Il Lago di Piediluco, occorre ancora ricordarlo, ha delle potenzialità ambientali, quindi turistiche ed economiche, mai realmente verificate. È ora di un cambiamento perché Terni, l’Umbria hanno bisogno di un lago (di un luogo) avanguardia di un nuovo modello di sviluppo.Terni, 21/07/2011
Fabio Barbini, Responsabile Ambiente SEL Terni - Tommaso Sabatini, Responsabile SEL Velino
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SEL per l'illuminazione della Cascata
"Riaccendiamo la Cascata" FIRMA la Petizione online
"il giornale dell'umbria" 22 luglio 2011 |
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