Dopo la prima vicenda che, per la gravità dell’accaduto, aveva avuto molto risalto sulla stampa nazionale, in questi ultimi due casi, il dato positivo è rappresentato dal fatto che si è giunti a queste decisioni a seguito dei controlli effettuati da Asl e Comune di Terni.
Crediamo però sia giunto il momento che il Consiglio comunale di Terni e il Consiglio regionale affrontino una discussione sulla qualità dell’assistenza sociale e sanitaria degli anziani autosufficienti e non.
Una riflessione che, noi pensiamo, debba portare al superamento del ricovero cronicizzato come unica risposta.
Occorre puntare invece, ad una rete assistenziale pubblica e convenzionata, che consenta nella maggior parte dei casi, la cura e l’assistenza nelle loro case con, eventualmente, il supporto di strutture di appoggio per alcune ore del giorno.
Questo consentirebbe di non sradicare completamente le persone dal contesto sociale familiare ed evitare il parcheggio in quelli che a volte risultano essere ospizi squalificati e disumanizzanti. Il ricovero permanente andrebbe quindi ridotto alle situazioni altrimenti ingestibili ed in strutture con alti standard di qualità.
Riteniamo perciò inelutibile per le istituzioni locali e le assemblee elettive affrontare il tema di una radicale rimessa in discussione del sistema di assistenza rivolto alle persone anziane.
Luciano Zara
Coordinatore circolo SEL Terni
Terni, 08/04/2014
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