giovedì 27 marzo 2014

"La riforma del decentramento va fatta con calma e ascoltando tutti"

COMUNICATO STAMPA

Nelle ultime due sedute il consiglio comunale non è riuscito a votare la proposta per l’istituzione di otto nuove consulte territoriali, una votazione di un atto straordinario che prevede la modifica del Regolamento Comunale e che con molta probabilità sarà approvato con la semplice maggioranza dell’Assemblea di Palazzo Spada nella seduta di lunedì 31 marzo. Le nuove consulte dovrebbero sostituire le attuali tre circoscrizioni che dalla prossima legislatura saranno abolite come previsto dalla Legge di Stabilità.
Ribadiamo la nostra contrarietà alla proposta di far rinascere le vecchie circoscrizioni con minori poteri e senza voci di spesa, anzi, l’unica sarebbe solo per le elezioni che dovrebbero svolgersi in una data differente da quella prevista per il rinnovo del consiglio comunale, con il rischio di una scarsa affluenza alle urne. Elezioni che non saranno a costo zero ma a carico del Comune con una spesa di circa 150.000 euro. Non ci convince la proposta e nemmeno il fatto di arrivare ad approvare un’importante riforma come questa “all’ultimo minuto” senza aprire una discussione nella città e con le forze associative che vivono le realtà dei quartieri e delle periferie ternane tutti i giorni.

Come SEL presentammo ad ottobre la nostra proposta per la riforma del decentramento, iniziando anche una discussione con le forze istituzionali, politiche ed amministrative della città. Noi non pensiamo che un semplice ritorno al passato sia possibile, ripristinando i vecchi consigli di quartiere (o consulte territoriali) che non avrebbero poteri deliberativi, ma solo consultivi e propositivi, in un contesto completamente diverso da quello in cui nacquero negli anni ’70, sulla spinta di una richiesta di partecipazione complessiva della società alla vita politica. Oggi la situazione è completamente diversa, quindi ritornare al passato in un contesto diverso, secondo noi, è molto difficile. Per queste ragioni pensiamo ad una proposta completamente differente, da sperimentare, ovviamente, puntando però al decentramento di alcune funzioni, come quelle dell’anagrafe o della presenza dei vigili urbani nei quartieri. Dall’altro lato, sul fronte della partecipazione, pensiamo di rilanciare alcuni strumenti che sono previsti già nel regolamento, come le consulte tematiche e inoltre pensiamo all’istituzione di un punto di riferimento per le consulte e per il rapporto con i cittadini, nell’aula del consiglio comunale. A nostro avviso, un ruolo importante dovrebbero averlo le associazioni, i circoli convenzionati con il comune, per costruire una nuova rete partecipativa moderna, efficiente e che sappia rispondere la meglio alle esigenze dei territori.
Chiediamo quindi al consiglio comunale di rimandare l’esame delle proposte al prossimo consiglio che sarà eletto a fine maggio, per approfondire il tema senza fretta, coinvolgendo anche la vasta rete di associazioni presenti nel territorio comunale

Terni, 27/03/2014
Circolo SEL Terni

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