mercoledì 22 febbraio 2012

Noi vogliamo tutta un’altra Europa



Di seguito la trascrizione di parte dell’incontro di Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta’, con la stampa nel primo pomeriggio di oggi,  a margine della direzione nazionale di Sel svoltasi a Roma:
“Credo che innanzitutto occorra  guardare a quello che sta accadendo in Europa, e provare a costruire una reazione politica alla barbarie che si sta mettendo in campo contro il popolo greco. La Grecia oggi e’ la rappresentazione plastica di quanto le politiche rigoriste e liberiste con l’alibi di dover curare la malattia uccidono di fatto l’ammalato. Uccidono il diritto al futuro di intere generazioni, tagliano selvaggiamente il welfare e le tutele sociali, i diritti delle persone. Allora il primo punto della nostra azione e’ dire no a questa idea di Europa, perche’ non e’ Europa, e’ l’Europa della destra, di un’egemonia culturale e politica della destra. E’ l’Europa che ha arricchito porzioni limitate di societa’, ha impoverito gran parte dei ceti medio bassi. E’ un’Europa che chiede ai popoli sacrifici che vengono utilizzati poi per perpetuare quel modello sociale, quel modello liberista che ha portato alla crisi . Allora noi ci sentiamo alleati di tutti coloro che in Europa a partire dai socialisti francesi ai socialdemocratici tedeschi stanno alzando la voce per cambiare la voce e i lsegno politico del vecchio Continente.
Non a caso le parole del candidato socialista francese all’Eliseo Hollande sono parole inequivocabili, che sono di ben altro spartito rispetto a quello che noi sentiamo: non l’Europa delle banche e delle ricette selvagge del club dell’austeria’. Ma l’Europa sociale, quella dei diritti delle persone. L’Europa dei popoli. Credo che ci sia bisogno di recuperare lo spirito fondativo  del progetto, del sogno degli Stati Uniti d’Europa.
Il Partito Democratico ha un popolo che e’ parte integrante  e cruciale del popolo del centrosinistra, il popolo del centrosinistra chiede alle leadership politiche di mettere in campo un chiaro progetto di alternativa di governo ,per liberare l’Italia dall’egemonia berlusconiana, Credo che ogni volta che il popolo del centrosinistra e il popolo del Pd hanno l’opportunita’ di parlare, dicono delle cose precise, alle primarie come nei referendum. Mandano a dire cosa sono i beni comuni  fondativi di un progetto di alternativa”.


Domanda: Serve modificare le regole delle primarie?
“Sono disponibile a discutere di questo,  mi pare pero’ che si cerchi di risolvere per via ingegneristica un problema politico. Il problema politico allude alla natura del centrosinistra. Se ogni qualvolta qualcuno – come faccio io o come fa Sel – su questa scacchiera propone la mossa del cavallo, propone come dicono i vecchi lo “spariglio”, cioe’ propone uno spiazzamento  delle logiche tradizionali della politica. E quello spiazzamento incontra subito l’entusiasmo, la simpatia. Lo abbiamo visto in tutte le elezioni primarie. E’ il popolo che manda a dire al centrosinistra come vorrebbe che fosse l’offerta politica: Meno prigioniera del Palazzo e piu’  capace di dare speranza a questa societa’ in crisi di prospettiva e di futuro.
Sinistra Ecologia Liberta’ sta con il mondo del lavoro, milita contro  l’idea che il lavoro possa tornare ad essere una condizione di solitudine e di silenzio. E che nel mondo del lavoro possano valere soltanto le regole di un mercato selvaggio che mette al centro dell’organizzazione della vita la ricerca del profitto anche a costo di ledere diritti fodnamentali, di devastare  equilibri naturali.
Per questo Sel sta con la difesa del mondo del lavoro e con la richeista di cambiare radicalmente il modello di sviluppo. Oggi il tema fondamentale e’ non soltanto come bisogna organizzare il mercato del lavoro ma come bisogna costruire il lavoro, che rischia di essere il grande buco della nostra societa’, sopratutto di fronte alle nuove generazioni.
Le riforme piu’ importanti, quelle su cui si scatenano  pruriti di ogni genere, sono quelle sopratutto che riguardano il sistema elettorale. Qui se qualcuno immagina di poter costruire, di forzatura in forzatura, un sistema che penalizzi ulteriormente il pluralismo, la vita democratica. Quel fatto che gia’ ha portato a riempire il Parlamento di piccoli notabili di provincia e di svuotarlo di grandi culture politiche. Se qualcuno pensa di fare una riforma elettorale di tipo bipartitico, cioe’ una riforma che salvi il cuore della casta, si sappia che la reazione sara’ molto dura.

Il tema fondamentale di oggi e’ costruire il centrosinistra.
Perche’ l’intervista di Walter Veltroni apre uno scenario, pone dei problemi e vogliamo capire cosa accade nel Partito Democratico. Io sono assolutamente interessato al colloquio e all’alleanza con il Pd.  Se il Partito Democratico scegliesse la strada  indicata da Veltroni,  quella cioe’  di una contesa tutta sul terreno del liberismo tra due coalizioni identiche sul piano economico e sociale, io lavorerei comunque per una coalizione di governo.
Io lavoro per una coalizione che possa vincere le elezioni per governare  il Paese
Non siamo e non vogliamo essere una sinistra minoritaria.
Siamo nati per essere costruttori di una coalizione di governo, che governi il cambiamento, che metta al centro il lavoro e i suoi diritti. Che sappia coniugare diritti di liberta’ con diritti sociali.
Il PD, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia Liberta’ sono le forze politiche indispensabili, non certo sufficienti, perche’ i partiti non riescono a raccogliere tutta la domanda di buona politica che c’e’ nella societa’. Questa si esprime nei movimenti, nelle competenze ad esempio dei giovani precari. Allora un’alleanza politica deve essere anche un grande patto che raccolta questa domanda di buona politica”.
Come vede Passera candidato del centrosinistra?
“Vedo la cosa abbastanza improbabile, se il PD permane nel progetto del centrosinistra. Credo che le biografie siano evocative  delle propensioni, degli ideali, dei modelli di societa’. Ora, ho tantissimo rispetto per Corrado Passera, dubito fortemente che lui possa essere protagonista di una stagione del centrosinistra”.
Ma a tanto PD piace Passera…
“Questo e’ un problema per quel tanto Pd.  Io so che a tanto popolo del Pd piacerebbe un’alternativa chiara, forte, capace di dare speranza a un’Italia stremata”.
Monti annuncia che dal 2014 ci saranno meno tasse. E che ora e’ tempo della ripresa. 
“Assomiglia un po’ a quello che abbiamo visto nel passato. E’ un refrain  un po’ berlusconiano, quello di annunciare il meglio sempre quando non ci saranno piu’ coloro che attualmente sono al governo. berlusconi annunciava, o spostava i sacrifici o spostava la visione  del futuro sempre al di fuori dell’ambito delle sue immediate responnsabilita’.
Francamente  vorremmo capire in che cosa consiste l’investimento del governo sulla crescita, vorremo  capire da Monti se la crescita e’ una parola che ha bisogno o no di aggettivi . Per esempio se gli viene in mente o meno che forse si deve usare l’aggettivo sostenibile, visto che una crescita ecologicamente insostenibile fa male anche all’economia.
E vorremmo sapere come si uscira’ dalla recessione  in cui siamo precipitati. Era tipico del passato depistare, cambiare argomento, oggi l’argomento all’ordine del giorno della politica e’ : l’Italia sta sprofondando nella recessione. Questo comportera’ una  crescita dell’area delle poverta’, la geografia delle nuove e vecchie poverta’. E accanto ai vecchi poveri dovremo fare i conti con gli impoveriti, con un pezzo di classe media che si impoverisce.
Certo, possiamo parlare di quando nel futuro non ci saranno piu’ le tasse. Forse vale la pena, pero’, di concentrarsi per capire quali sono, qui e ora, le priorita’  concrete e le politiche di contrasto alla depressione economica e alla recessione”.

dal sito di SEL Nazionale

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