Troppi i segnali dal ciclo precedente che muore, perché si possa non ascoltarli: le ultime elezioni amministrative, la partecipazione ai referendum, lo svuotamento delle sedi di partito, i dati sulla fuga dei cervelli e sull’attivismo politico delle giovani generazioni ci rimandano l’immagine di un Umbria sempre più lontana dal gruppone delle regioni rosse e lontana anche dai luoghi della riscossa, come Milano, Napoli e Cagliari, che hanno battuto l’arroganza di destre vergognosamente incucludenti e ingiuste. E’ proprio il caso di dire che mentre si organizzavano convegni sull’Italia di mezzo ci siamo ritrovati in un’Umbria di mezzo: ultimi delle regioni del centro-nord e primi tra quelle invece del centro-sud, ci dibattiamo in un’identità incompiuta e stanca, avvolta dalla retorica della gloria che fu e da una prospettiva incerta ed indecisa rispetto al modello di sviluppo, alla nostra collocazione della nuova divisione internazionale del lavoro e infine al livello della qualità della vita che pensiamo di poter garantire agli umbri.
mercoledì 28 settembre 2011
Umbria Reloaded per progettare il futuro
Finalmento il dibattito è aperto: si discute in Umbria dell’avvio di un nuovo ciclo politico di cui in tanti da troppo tempo sentiamo il bisogno. Si discute purtroppo perchè costretti a farlo, ma è comunque un passo in avanti per recuperare il tempo perduto.
martedì 27 settembre 2011
Ora tocca noi, tutt@ in piazza il 1 ottobre
Autobus da Terni:
ore 11.30 Terminal Bus Piazzale della Rivoluzione Francese
ore 12.30 concentramento pullman dell'Umbria a Orte - casello autostradale A1
costo euro 10
costo euro 10
per info e prenotazioni Valeria (349/8347382) Andrea (349/4711753)
mercoledì 21 settembre 2011
Diamoci un taglio! Alle spese militari
Parte la campagna di SEL per tagliare le spese militari. Persino Cameron in Gran Bretagna di fronte all’attuale crisi economica e dei conti dello Stato ha deciso tagli sostanziosi alla spesa militare per 4-5 mld di euro. In Italia invece niente: le ultime due manovre, insopportabili dal punto di vista dei tagli alla spesa sociale e ai servizi ai cittadini e profondamente ingiuste per la scelta di far pagare la crisi sempre agli stessi noti, cioè le fasce sociali medio basse e i lavoratori dipendenti, non hanno certamente intaccato le spese militari.
Eppure l’Italia spende più di 25 mld di euro l’anno per la spesa militare, pari a circa l’1,4 del prodotto interno lordo e assolutamente ingiustificabili nell’attuale situazione internazionale. Ma il punto oggi non è solo questo. E’ profondamente immorale continuare per esempio ad acquistare con i soldi pubblici aerei come gli F35 o le costosissime unità navali FREMM e contemporaneamente tagliare servizi essenziali per i cittadini e mettere i tickets per la sanità.
Così come, oltre che sbagliato politicamente, è quanto mai oneroso per il bilancio dello Stato italiano continuare a spendere soldi per missioni militari che durano da anni, periodicamente rinnovate dal Parlamento in automatico, senza che se ne conoscano ormai gli esiti e le finalità – l’Afghanistan in primo luogo – o che nascono in modo improvvisato, con la pratica dei “volenterosi”, come è successo con la Libia.
Tutte buone ragioni per mettere al centro del dibattito politico e del confronto pubblico a tutti i livelli e in tutte le sedi un capitolo così importante per riaprire decisiva partita, importante per indirizzare le scelte verso tagli che fanno bene evitando quelli che fanno male.
Qui trovate la pagina del sito per stampare i materiali e firmare la petizione
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martedì 20 settembre 2011
"Micromondi un successo da ripetere"
“Le oltre cinquemila persone partecipanti alla tre giorni di Micromondi, la rassegna di spettacoli, giochi, musica e arte che ha animato per l’intero weekend le piazze e le strade della città, il Circolo Lavoratori Terni e il Parco Fluviale del Nera, dimostra la validità della manifestazione”, dichiara l’assessore alla Cultura, Simone Guerra.
“Uno, due tre stelle, “Circo al Circolo” e “Fast kids –prosegue Guerra- ” hanno fatto registrare il tutto esaurito, con i bambini protagonisti assoluti dei laboratori, dei giochi, delle attività motorie, dei racconti, delle fiabe e degli spettacoli circensi con decine di spettacoli e iniziative tutti a ingresso gratuito.
Il successo della prima edizione è stato determinato dalla grande professionalità di tutti gli operatori che sono stati impegnati nelle varie iniziative e soprattutto dalla grande ed attiva partecipazione dei tanti bambini presenti e delle loro famiglie.Nichi Vendola: Ora tocca noi, manifestazione nazionale 1 ottobre
Rivolgo un appello alle donne e agli uomini che non si rassegnano ad assistere impotenti al declino italiano, alla distruzione di vincoli sociali e democratici che rendono unita la comunità nazionale del Paese. A questo siamo ormai giunti con la destra al governo. In un crescendo di diseguaglianze e ingiustizie sociali, di smarrimento di un ruolo e di una funzione dell’Italia dentro l’Europa e nel mondo, di pieno spossessamento dei diritti, nel campo del lavoro, dell’ambiente, del sapere, della sfera soggettiva e individuale delle persone.
lunedì 19 settembre 2011
15 ottobre. Ci saremo e faremo la nostra parte
Il 15 ottobre può essere l’occasione per dare forza e continuità in Italia e in Europa ad un nuovo movimento capace di svelare le ragioni di questa crisi economica e finanziaria, ma soprattutto di indicare una via di uscita alternativa a quella dei governi e della tecnocrazia europea. Per queste ragioni parteciperemo all’assemblea nazionale convocata dai promotori dell’appello per il 24 settembre a Roma convinti che in questa discussione e mobilitazione ognuno debba far prevalere, in un rapporto paritario tra movimenti, associazioni, singoli, forze politiche e sociali, le ragioni che ci uniscono rispetto a quelle che possono dividerci.
mercoledì 14 settembre 2011
Vendola: “A Bersani dico: Tutti insieme in Piazza”
“Il nuovo Ulivo di Bersani? E’ indispensabile partire, dare segnali forti a un Paese smarrito, mettere in campo una proposta di alternativa, rendere visibile la possibile unita’ di un grande centrosinistra che innanzitutto deve convocarsi, presentarsi, darsi un’agenda di lavoro. Possibile che non siamo in grado neppure di organizzare una grande manifestazione unitaria?», dice Nichi Vendola, leader di Sel e governatore della Puglia.
giovedì 1 settembre 2011
Sciopero generale: in piazza per difendere il futuro di tutti
Sinistra Ecologia e Libertà parteciperà attivamente e con convinzione allo sciopero generale proclamato dalla Cgil per il prossimo 6 settembre. Il nostro partito si farà promotore delle ragioni di tale scelta e promuoverà la massima partecipazione avverso una manovra finanziaria che sempre più manifestamente si configura come una macelleria sociale disperata e distruttiva.
Ora tocca noi, tutt@ in piazza il 1 ottobre
L’abbiamo detto, l’abbiamo scritto molte volte: c’è un paese migliore, un’Italia che non si riconosce nei colpi di coda di questo regime e neppure nelle esitazioni di un’opposizione parlamentare che balbetta invece di dire, che esita invece di fare. C’è un paese migliore che non rassomiglia alla cartolina slabbrata e malinconica che Berlusconi propone ogni giorno dell’Italia.
Bene i tagli annunciati dalla Marini ma rimangono dubbi e ambiguità. I 10 punti di Sel per la Riforma dell’Umbria
L’idea della Giunta Regionale di ridurre a due le Asl e di fare una sola azienda ospedaliera e di mettere mano alla soppressione di diversi enti intermedi, non può che essere salutata da noi con soddisfazione. Può essere un inizio positivo di una riforma generale del Governo dell’Umbria, di quel cambiamento generale che il nostro partito aveva indicato in 10 punti.
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