Discarica AST: da problema ad opportunità
Terni e,
con essa, l'Acciaieria stanno vivendo momenti fondamentali per il loro futuro.
Abbiamo
più volte detto che la crisi del settore sconta la totale assenza di un piano
industriale nazionale, aggravata dal ruolo ambiguo delle istituzioni europee, e
dalla preponderanza delle logiche finanziarie su quelle produttive nelle
decisioni dei soggetti economici, in primis le multinazionali.
In realtà,
l'acciaieria di Terni potrebbe essere un modello avanzato a livello mondiale
sia per l'alta qualità dei prodotti che per l'attenzione concreta alle
problematiche ambientali in grado di garantire anche una riduzione in termini
di costi gestionali.
Oltre al
teleriscaldamento dei quartieri limitrofi l'acciaieria (troppe “annunciazioni”
e poche realizzazioni...), si prenda ad esempio la gestione delle scorie
residue delle lavorazioni.
Le scorie
delle acciaierie da grave problema ambientale della conca ternana possono
diventare opportunita’di sviluppo per il sito stesso.
Difatti,
uno studio promosso dall'Arpa e sviluppato dall'Università di Trieste e da un
gruppo di imprenditori ternani, ha permesso la costruzione di un macchinario
prototipo in grado di recuperare materiali ferrosi ed inerti dagli scarti di
lavorazione che attualmente finiscono nella discarica di Pentima, contribuendo
ad alimentare le problematiche connesse.
La parte
ferrosa, infatti, potrebbe essere restituita alla stessa Ast, mentre la parte
inerte potrebbe essere impiegata per la realizzazione di composti per il manto
stradale o altri usi.
Il
progetto c'è, e c'era anche un accordo di massima con la precedente direzione della
Thyssenkrupp, con l'investimento economico sostenuto da una cordata di imprenditori
locali.
Oltre ad
evitare nuovi ingressi nella discarica, in una seconda fase di sviluppo del
progetto si potrebbe intervenire direttamente sui rifiuti giacenti nel sito,
andando a diminuire sensibilmente il problema dell'inquinamento relativo.
Tale piano
può e deve essere inserito nelle trattative che si stanno faticosamente
portando avanti in questi giorni e deve essere sostenuto con forza
dall'Amministrazione Comunale e dalla Regione Umbria anche perché insiste sul
fronte della riduzione dei costi, uno dei punti maggiormente critici in campo.
Questa è
una cartina al tornasole del futuro delle acciaierie di Terni: solo con un
serio piano di investimenti anche da un punto di vista ambientale si può
seriamente credere ad un futuro dell'Acciaio a Terni.