Gli
articoli recentemente apparsi sulla stampa che riportano l'intervento
del Sindaco Di Girolamo sulla questione di degli Studios di Papigno
sembrerebbero dimostrare, ancora una volta, la volontà da parte
dell'Amministrazione Comunale di differire la ricerca di una
soluzione concreta per la gestione di quell'area e la perseveranza
nel non riconoscere una gestione pressoché fallimentare dell'attuale
gestore, ossia Cinecittà.
Ventilare
l'ipotesi di una proroga alla scadenza del contratto di gestione
(prevista per il 31 dicembre 2013) senza avere di fronte alcun serio
e realistico piano industriale dell'area è, riteniamo, profondamente
sbagliato. Nella sostanza e nella forma.
Della
sostanza abbiamo appena scritto: perché dare una proroga a chi non
ha, per lunghi anni, ben gestito?
Nella
forma, perché appare, nelle migliore delle ipotesi, come una
ciambella di salvataggio gettata in mare ma non richiesta, poiché
non risulta ad oggi alcuna proposta in tal senso da parte
dell'attuale gestore. Quindi, tale ipotesi appare in realtà più
tesa a salvare dal naufragio proprio l'A.C., completamente incapace
di individuare un'ipotesi di reale rilancio dell'area.
Da
tempo Sinistra Ecologia Libertà ha proposto una discussione sugli
Studios di Papigno, avanzando proposte secondo noi innovative e
trasparenti, come il concorso di idee di alto livello, in grado,
forse, di lanciare l'area in un contesto europeo. E, forse,
rispondenti a quelle “idee alternative” evocate dallo stesso Di
Girolamo nel suo intervento. L'A.C. ha glissato sull'argomento.
Riteniamo che sia dovere dell'amministrazione aprire finalmente un
dibattito pubblico su questo tema (come su altri), non lasciando che
sia troppo tardi per scelte coraggiose e di interesse veramente
pubblico.
Circolo SEL Terni
26/09/2013