Comunicato stampa
La
Regione dell'Umbria ritorna sull'incenerimento dei rifiuti urbani a
Terni e vuole modificare il Piano d'Ambito mettendo in discussione le
conquiste ottenute.
Il
Piano d'Ambito dell'ATI4 è in fase di concretizzazione.
Già 22 Comuni l'hanno approvato in Consiglio Comunale. Il Piano
d'Ambito, che ha saputo accogliere le istanze del territorio
rinunciando a pensare che l'unico modo possibile di chiudere il ciclo
dei rifiuti sia l'incenerimento e cercando di puntare a sistemi
innovativi per il recupero e il riciclo dei rifiuti, aspetta solo di
essere attuato.
Noi,
come Sinistra Ecologia e Libertà, abbiamo chiesto insistentemente
che il Piano d'Ambito andasse in questa direzione, abbiamo raccolto
in collaborazione con Rifondazione Comunista e Italia dei Valori
oltre 6500 firme per scongiurare la riattivazione dell'incenerimento
dei rifiuti a Terni, abbiamo promosso incontri e accesi dibattiti e
abbiamo visto i nostri sforzi premiati.
Questo
piano d'ambito scaturisce dalla volontà di portare avanti un
progetto diverso per la gestione dei rifiuti urbani nella provincia
di Terni e dalla disponibilità riscontrata soprattutto da parte del
Sindaco Di Girolamo di accogliere queste proposte e di renderle
concrete.
Ma
qualcuno non vede di buon occhio questa presa di posizione del
territorio ternano e la Regione dell'Umbria con una delibera del 23
ottobre 2012 invita l'ATI4 a modificare il Piano d'Ambito adottato
prevedendo la riattivazione del servizio di trattamento termico della
frazione secca residua e ribadendo, come stabilito dal Piano
Regionale dei rifiuti, che il
trattamento termico deve avere carattere sovra - ATI e deve essere
utilizzato un impianto industriale esistente nel territorio
dell’ATI4. Terni rischia di nuovo quindi di diventare il polo
dell'incenerimento dei rifiuti urbani dell'Umbria anche in
prospettiva della nascita dell'ATI unico regionale.
A
noi questo sembra essere un attacco alle decisioni prese da un
territorio, un attacco al Sindaco Di Girolamo che in qualità di
Presidente dell'ATI4 ha fatto la scelta coraggiosa di provare a
puntare sulla innovazione e di investire su un nuovo tipo di sviluppo
ambientalmente e socialmente sostenibile.
Perché
si vuole continuare a penalizzare il territorio ternano anche quando
cerca di alzare la testa e prova a progettare un futuro sulla strada
dell'innovazione e della tutela ambientale?
Perché
i rappresentanti della Giunta Regionale che dovrebbero rappresentare
il territorio ternano si rendono complici dell'ennesimo attacco alla
nostra autodeterminazione e al nostro ambiente?
Perché
gli stessi partiti politici (PRC e IDV) che hanno condiviso con noi
questo percorso votano il 23 Ottobre per reintrodurre l'inceneritore
nel Piano d'Ambito e manifestano il 27 Ottobre contro la riaccensione
dell'inceneritore di Terni ENA?
Sinistra
Ecologia e Libertà è convinta che la strada che si è scelto di
percorrere sia quella giusta e chiede che l'ATI4 e i Sindaci che ne
fanno parte continuino a portare avanti il cammino intrapreso con
decisione e fermezza. Alla Regione chiediamo invece di sostenere
quanto deciso nel Piano d'Ambito fornendo al territorio gli strumenti
tecnici ed economici necessari per potenziare la raccolta
differenziata e realizzare gli impianti alternativi all'inceneritore
e alla discarica che ci permetterebbero di percorrere la strada della
strategia "rifiuti zero".
Terni,
13/11/2012
SEL TERNI
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