Si torna parlare della discarica
delle scorie dell'Ast e lo si fa nel modo peggiore.
Occorre ricordare innanzitutto che
lo smaltimento delle scorie prodotte dalle lavorazioni dello
stabilimento è un problema che Ast deve affrontare e risolvere.
La possibilità che attraverso un
trattamento possano essere riutilizzate, la parte ferrosa nelle
lavorazioni Ast e l’inerte in manti stradali o altri usi edili,
nasce da un progetto di massima curato dall’Arpa di Terni e
presentato a TKS Ast, Provincia e Comune circa 4 anni fa.
Noi sostenemmo da subito, con
ripetute prese di posizione, tale idea che permetterebbe di
trasformare un problema per l’Ast, produttrice dei rifiuti, e per
l’ambiente ternano in una risorsa economica ed occupazionale,
consentendo alla stessa TKS Ast di fregiarsi dell’immagine di
realtà industriale attenta alle buone pratiche di produzioni sempre
più ambientalmente compatibili.
A seguito di quella idea, i soggetti
interessati tra cui l’Ast, diedero incarico all’Università di
Trieste di mettere a punto un progetto industriale completo,
tecnologicamente ed economicamente sostenibile.
Progetto su cui si sono
successivamente materializzati gli interessamenti di realtà
economiche e produttive locali intenzionate ad investire.
Ora l’Amministratrice Delegata
della TKS Ast rovescia il tavolo e dice che bisogna azzerare tutto.
Questo atteggiamento necessita di
alcune precisazioni:
1) Lo smaltimento delle scorie
residue è che deve affrontare l’Ast che le produce.
2) Lo smaltimento in discarica, come
avvenuto fino ad oggi, non è più sostenibile per i gravi problemi
che provoca e perché la capacità della discarica di Villa Valle è
ormai praticamente esaurita.
Cosa intende fare l’Ast che
utilizza l’attuale discarica con proroghe ormai da 3 anni?
Può, a nostro avviso,impegnarsi in
prima persona, con propri investimenti a realizzare le impiantistiche
elaborate dagli studi di Arpa ed Università di Trieste oppure
utilizzando altre tecnologie, se ci sono. Oppure può partecipare in
maniera attiva al progetto presentato.
L’unica cosa non ammissibile è
questa tattica dilatoria che, contando sull’ennesima proroga
all’utilizzo della discarica, sposta la soluzione del problema per
alcuni mesi.
Anche da queste risposte si capirà
la reale volontà di TKS di rilanciare e sviluppare il sito ternano.
Ed è bene che le istituzioni locali e regionali e l’intera
comunità umbra impegnino il Governo nazionale a riprendere
sollecitamente in mano il confronto con TKS perché si concretizzino
tutti gli impegni assunti nella vertenza dell’anno scorso.
Sinistra Ecologia Libertà Terni
Terni, 14 Maggio 2015
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