giovedì 14 maggio 2015

AST: fra scorie e discarica, fra opportunità e dilazioni

Si torna parlare della discarica delle scorie dell'Ast e lo si fa nel modo peggiore.
Occorre ricordare innanzitutto che lo smaltimento delle scorie prodotte dalle lavorazioni dello stabilimento è un problema che Ast deve affrontare e risolvere.
La possibilità che attraverso un trattamento possano essere riutilizzate, la parte ferrosa nelle lavorazioni Ast e l’inerte in manti stradali o altri usi edili, nasce da un progetto di massima curato dall’Arpa di Terni e presentato a TKS Ast, Provincia e Comune circa 4 anni fa.
Noi sostenemmo da subito, con ripetute prese di posizione, tale idea che permetterebbe di trasformare un problema per l’Ast, produttrice dei rifiuti, e per l’ambiente ternano in una risorsa economica ed occupazionale, consentendo alla stessa TKS Ast di fregiarsi dell’immagine di realtà industriale attenta alle buone pratiche di produzioni sempre più ambientalmente compatibili.
A seguito di quella idea, i soggetti interessati tra cui l’Ast, diedero incarico all’Università di Trieste di mettere a punto un progetto industriale completo, tecnologicamente ed economicamente sostenibile.
Progetto su cui si sono successivamente materializzati gli interessamenti di realtà economiche e produttive locali intenzionate ad investire.
Ora l’Amministratrice Delegata della TKS Ast rovescia il tavolo e dice che bisogna azzerare tutto.
Questo atteggiamento necessita di alcune precisazioni:
1) Lo smaltimento delle scorie residue è che deve affrontare l’Ast che le produce.
2) Lo smaltimento in discarica, come avvenuto fino ad oggi, non è più sostenibile per i gravi problemi che provoca e perché la capacità della discarica di Villa Valle è ormai praticamente esaurita.
Cosa intende fare l’Ast che utilizza l’attuale discarica con proroghe ormai da 3 anni?
Può, a nostro avviso,impegnarsi in prima persona, con propri investimenti a realizzare le impiantistiche elaborate dagli studi di Arpa ed Università di Trieste oppure utilizzando altre tecnologie, se ci sono. Oppure può partecipare in maniera attiva al progetto presentato.
L’unica cosa non ammissibile è questa tattica dilatoria che, contando sull’ennesima proroga all’utilizzo della discarica, sposta la soluzione del problema per alcuni mesi.
Anche da queste risposte si capirà la reale volontà di TKS di rilanciare e sviluppare il sito ternano. Ed è bene che le istituzioni locali e regionali e l’intera comunità umbra impegnino il Governo nazionale a riprendere sollecitamente in mano il confronto con TKS perché si concretizzino tutti gli impegni assunti nella vertenza dell’anno scorso.
Sinistra Ecologia Libertà Terni


Terni, 14 Maggio 2015

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