Interveniamo
nuovamente, a distanza di qualche settimana, sul tema dell'utilizzo degli
studios cinematografici di Papigno, tema che crediamo di aver contribuito a
riportare al centro del dibattito cittadino visto il proliferare, almeno sulla
stampa, di proposte e di idee di rilancio.
Proposte
e idee che, in alcuni casi, sembrano viaggiare su binari e in direzioni
contrastanti. Sempre dalla stampa leggiamo infatti da un lato la volontà
dell'Amministrazione Comunale di non rinnovare l'accordo in scadenza a fine
anno con Cinecittà Studios. Dall'altro l'assessore regionale Bracco parla
invece di tentativi effettuati (con quali risultati non viene specificato) per
ricucire i rapporti tra Comune e Cinecittà al fine di proseguire su di una
strada che, aggiungiamo noi, ben poco ha prodotto in termini di ricadute per il
territorio. Cui prodest?
Bracco
parla anche, piuttosto genericamente e senza alcun impegno, di investimenti nel
settore degli audiovisivi, ampliando, rendendolo ulteriormente complesso, il
dibattito. A questo proposito chiediamo se e quale ruolo s' intenda far
svolgere a Umbria Film Commission, agenzia regionale la cui attività non sembra
mai essere decollata.
Analogamente
sarebbe opportuno un intervento del Sindaco che chiarisca le intenzioni future
circa i rapporti fra il Comune e Cinecittà Studios.
In
ogni caso la questione è adesso sul tavolo, e la soluzione deve essere
all'altezza degli investimenti fatti finora e dell'importanza del sito.
Altri
soggetti non istituzionali hanno avanzato proposte: museo del Cantamaggio,
dell'energia e dell'archeologia industriale o del motociclismo, parco degli
sport collegati alla cascata e al fiume Nera e altro ancora. Tutte proposte
degne di attenzione. Ma quali progetti di fattibilità e quali piani di
investimento hanno alle spalle? Quali garanzie per un ritorno occupazionale e
turistico sul territorio? Non mettiamo in dubbio l'interesse o la fattibilità
di tali idee, solo ne consideriamo la visione parziale e disorganica.
Per
questo siamo a rilanciare con forza la proposta di un concorso di idee di
respiro europeo garantito da una commissione d'alto profilo sui possibili
scenari d'impiego delle strutture di Papigno che possa ampliare prospettive e
orizzonti e attrarre investimenti e ritorni per il territorio duraturi e,
magari - perché no? -, inglobare e sviluppare anche alcune delle proposte già
emerse.
Circolo SEL Terni
(foto dal Corriere dell'Umbria 16/06/13)