COMUNICATO STAMPA
Il Consiglio comunale di Terni si
appresta ad approvare il bilancio consuntivo 2011 dell’Azienda
Farmaceutica Municipalizzata.
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Il Giornale dell'Umbria - 04/10/2012 |
L'utile di 12 mila euro del bilancio,
che segue anni di chiusure in perdita, è stato presentato nelle
scorse settimane come il frutto del lavoro del nuovo Consiglio di
Amministrazione, quando, in realtà, nasce da una manovra contabile
figlia di una causa pendente ora risolta a favore dell'ASFM che ha
permesso di registrare un'entrata straordinaria slegata dalla
gestione ordinaria.
Intanto resta assente un vero “piano
industriale” capace di indicare gli interventi strutturali atti ad
aggredire i punti deboli ormai chiari a tutti: locali in affitto per
tutte le farmacie, il disequilibrio nella presenza di personale
amministrativo, localizzazione poco strategica di alcune sedi
farmaceutiche.
Tutto questo sarebbe sufficiente per
esprimere un giudizio negativo sull'operato del C.d.A.
Contestualmente prosegue nelle
Istituzioni comunali la discussione per la trasformazione
dell’Azienda in S.p.A. con conseguente privatizzazione.
C’è da tener presente, che in altre
parti d’Italia, (senza andare lontano, anche a Perugia e Foligno)
la gestione pubblica delle farmacie consente di distribuire agli Enti
proprietari ogni anno utili da reinvestire nei servizi comunali.
Sel ha avuto modo, in due interventi a
marzo e luglio di quest'anno, di sollecitare azioni volte a
rilanciare l'ASFM e di esprimere una contrarietà netta verso
un'operazione che rischia di svendere un patrimonio della città.
Vediamo con piacere che ora dubbi e perplessità crescono anche in
altre forze politiche e sociali.
Riteniamo, perciò, che sia opportuno
fermare l’iter avviato e che si presenti un piano di interventi
complessivo che consenta anche a Terni una gestione pubblica del
servizio farmaceutico efficiente coinvolgendo tutta la città sul
futuro della sua Azienda.
Intanto, però, il Comune, proprietario
dell’ASFM deve difendere e valorizzare il suo patrimonio.
Nei giorni scorsi il C.d.A ha avanzato
una proposta al Comune per spostare la sede di 4 farmacie comunali
per posizionarle in zone più redditizie: vi è stata una risposta
contraria durissima da parte dei farmacisti privati, che hanno di
fatto diffidato il Comune dal procedere.
Noi chiediamo invece al Comune di
andare avanti e di operare quelle scelte strategiche capaci di
rendere maggiormente efficiente la propria rete di farmacie e, al
contempo, di attivare le misure urgenti e necessarie che possano
scongiurare un ritorno dei conti in rosso dell'Azienda già nel 2012.
E anche, con gli strumenti legislativi
e amministrativi a propria disposizione, di monitorare i rapporti
esistenti fra i farmacisti privati e i medici convenzionati i cui
ambulatori gravitano nell'ambito delle stesse farmacie visto che,
come tutti sanno, sono le ricette “rosse” a garantire la quota di
fatturato maggiore. Anche a tutela della tanto invocata concorrenza.
CIRCOLO SEL TERNI, 03/10/2010