“Improbabile”. Nel senso di: quello che non ti aspetti. Questo l’aggettivo che il Washington Post riserva a NichiVendola, governatore della regione Puglia e leader di Sinistra, Ecologia e Libertà, nonchè leader in pectore – secondo la stampa, quantomeno – del centrosinistra italiano che verrà. Una presenza antitetica a Berlusconi, per valori e per storia di vita, che potrebbe davvero costruire l’Italia diversa che è nei suoi programmi, se riuscisse a prevalere.
VENDOLA – Almeno, questo è il giudizio del Washington Post.
All’interno del palazzo di Montecitorio, la camera bassa del Parlamento e la destinazione di Vendola, il primo ministro Silvio Berlusconi ha dovuto affrontare un voto di fiducia a minaccia della sua carriera. Molti degli italiani frustrati che si raccolgono nelle piazze circostanti sperano che questo poeta gay, cattolico ed ex-comunista che i media hanno già ribattezzato – parzialmente a discredito parzialmente ad esaltazione – “l’Obama bianco” possa prendere il posto del premer. Dal nulla, Vendola è così in corsa per essere il prossimo leader dell’Italia. La sua ascesa da governatore regionale a fenomeno nazionale ha coinciso con quel che ormai sembra il declino di Berlusconi. Il magnate dei media è a malapena sopravvissuto al voto di fiducia del 14 dicembre, e nei giorni scorsi ha sofferto per l’erosione della sua coalizione di maggioranza e per l’evaporazione della sua immunità dai processi.
Insomma, in Italia si sale e si scende. Berlusconi, avviato verso un non si sa quanto lungo declino, conclude la sua parabola politica. Nichi Vendola è in ascesa. Riuscirà a conquistarsi le simpatie dell’elettorato italiano?
CE LA PUO’ FARE – Un po’ di sfiducia traspare dalle parole del giornale della capitale americana, ma neanche troppa.
Chiedere le dimissioni di Berlusconi è una tradizione ormai decennale dell’opposizione più o meno di sinistra in Italia. Ma se il suo governo cadesse davvero, Berlusconi molto poco probabilmente se ne andrebbe e basta. Sicuramente il più efficace campaigner in Europa, il miliardario chiederebbe sicuramente le elezioni anticipate, una prospettiva che farebbe crollare la sinistra istituzionale, ma che farebbe accelerare Vendola, l’unico sfidante ad avere il carisma comparabile a quello di Berlusconi. “Siamo nella sala parto”, dice Vendola, con la sua eloquenza barocca. “Lo vedo nel grembo dell’Italia, la creatura alternativa pronta a nascere. E come un ostetrico, la voglio far nascere”.La metafora del racconto nuovo, questa volta, prende le vesti di una scena d’ospedale. Ce la farà, Vendola, a vincere la battaglia per l’Italia. Il Washington Post fa presente le difficoltà, ma tutto può succedere, sembra dire.
Nel mondo paranormale della politica italiana, potrebbe essere proprio uno sfidante così eterodosso come Vendola a battere Berlusconi. Nel 2005, Vendola ha tramortito l’establishment dell’opposizione e poi la classe dirigente della destra quando ha vinto le elezioni nella conservatrice Puglia. A Marzo, ha comodamente vinto per un secondo mandato, e da li ha iniziato a proporsi come figura di importanza nazionale.http://www.giornalettismo.com/archives/110336/washington-post-vendola-berlusconi/
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